Ascoltare l'anima/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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La principale accusa di Tormey contro E-T è che non riesce a distinguere tra essere una "expression of φ" ed essere una "expression φ". Pensa che E-T tratti l'espressione artistica come l'espressione di φ, dove φ sta per uno stato psicologico nell'artista, poeta o compositore, mentre dovrebbe essere trattata semplicemente come un'espressione φ o il possesso di proprietà espressive come "gloomy" o "nostalgic". Proprio come l'espressione cupa di Fred non deve necessariamente essere l'espressione di una qualche tristezza in Fred, così un'opera d'arte – una poesia, una sinfonia o un dipinto – può essere un’''espressione'' cupa, rassegnata, gioiosa o disperata senza essere un’''espressione di'' tristezza, rassegnazione, gioia o disperazione nel creatore dell'opera. Tormey sostiene che se affermiamo che un brano musicale è espressivo di φ o un'espressione di φ, questa proposizione dovrebbe essere intesa come "containing ‘expression’ or ‘expressive’ as syntactic parts of a one‐place predicate denoting some perceptible quality, aspect, or ''gestalt'' of the work itself".<ref>Tormey, ''The Concept of Expression'', 121.</ref> In altre parole, dire che la musica è espressiva di φ significa semplicemente dire che la musica ha determinate qualità espressive; non implica nulla sugli stati interiori del compositore.
 
Quindi quali sono le "expressive qualities"? Tormey propone che "expressive properties are those properties of artworks (or natural objects) whose names also designate intentional states of persons. Thus ‘tenderness’, ‘sadness’, ‘anguish’, and ‘nostalgia’ may denote states of persons that are intentional, and thus expressible in the fullest and clearest sense."<ref>''Ibid.'' 128.</ref> Riconosce che questa stipulazione limita ciò che può essere considerata una proprietà espressiva, poiché ne consegue che le opere d'arte non possono esprimere potenza o peso o le idee del socialismo, ma vuole preservare l'idea che ciò che si può dire correttamente che le opere d'arte esprimano siano proprietà fondamentalmente psicologiche. Le qualità espressive sono "costituite" dalle proprietà non espressive di un'opera d'arte, così che, ad esempio, la tristezza in una melodia è costituita dalla sequenza di toni, [[w:chiave (musica)|chiavi]], dinamiche, progressioni armoniche, ritmo, timbro degli strumenti e così via.<ref>In effetti, Tormey dice che "non‐expressive qualities ambiguously constitute expressive qualities, since a given set of nonexpressive properties may be compatible with, or constitutive of, any one of a range of expressive properties", ''ibid.'' 132–3.</ref> Non ha nulla a che vedere con gli stati interni del compositore.
 
Inoltre, Tormey pensa che E-T abbia confuso due modi diversi di usare il termine "expressive". Sottolinea che può essere usato "transitively", come quando diciamo che un volto o un brano musicale esprime una certa qualità come la tristezza. In questo uso "to be expressive of" equivale a "being an expression of", e quindi implica che il proprietario del viso o il creatore della musica sia davvero triste. Oppure "expressive" può essere usato "intransitively", come quando diciamo che una faccia o un brano musicale è semplicemente "expressive", senza per questo fare alcuna inferenza sui particolari stati psicologici che il proprietario della faccia o l'autore della musica potrebbe o meno provare. In musica, ad esempio, l'uso intransitivo del termine "expressive" o ''[[:en:w:Glossary of music terminology#E|espressivo]]'' ha un significato quasi tecnico: è "an adverbial characterization of a manner of performance"<ref>''Ibid.'' 111.</ref> e non ha alcuna implicazione per gli stati interiori dell'esecutore (o del compositore). Tormey, tuttavia, presume che, secondo E-T, chiamare un pezzo o un'esecuzione "espressiva" debba significare attribuire al compositore o all'esecutore un particolare stato mentale che viene espresso. "It would follow from the E‐T that we might always be mistaken in thinking that a performer had played a phrase expressively, since the correctness of this belief would depend on the truth of some psychological statement about the performer's inner states".<ref>''Ibid.''</ref>
 
Infine, Tormey discute se un brano musicale possa mai essere una "expression of φ" nel senso corretto che le inferenze sono garantite allo stato mentale di qualche "expresser". Riconosce che la musica che scrivo – come ogni altra cosa che faccio – può davvero esprimere qualcosa di me, come la mia personalità, il mio carattere o i miei tratti emotivi, ma pensa che questo fatto "does nothing to support E‐T, and further, that it does nothing to distinguish art from any other product of human activity".<ref>''Ibid.'' 118.</ref> Pertanto, secondo Tormey, la [[w:Sinfonia n. 6 (Nielsen)|Sinfonia Numero 6, Secondo Movimento]], di [[w:Carl Nielsen|Nielsen]], è un'espressione dell'esasperazione, dell'amarezza e del disappunto di Nielsen (dovuto, tra l'altro, a la sua apparente incapacità di ottenere un pubblico internazionale), ma Tormey pensa che questo sia irrilevante per ciò che la musica stessa esprime. Afferma che E-T richiede che l'artista creativo "imparts a quality to an artwork which is ''‘descriptively analogous’'' to the feeling state expressed by him (sadness—‘sadness’) and so should be recognizable as such without any extra‐perceptual sources of knowledge". Tuttavia, secondo Tormey, mentre il movimento Nielsen esprime l'esasperazione e l'amarezza del compositore, la musica stessa suona ''umoristica'': "the prevailing impression left by the music itself is that of light‐hearted buffoonery".<ref>''Ibid.'' 118–19.</ref> Il problema per E-T è che "the qualities of the music here are not, and ''cannot'' be analogues of the intentional state of the composer. The music is humorous, the composer is disappointed."<ref>''Ibid.'' 120.</ref> Pertanto, non possiamo "warrantably infer from the expressive character of the music to the intentional states of the composer. There is no direct, non‐contingent relation between qualities of the work and states of the artist as the E‐T supposes: Nielsen's music can only be heard as an expression of bitterness once we know something about his private life; we cannot infer the bitterness just from the expressive qualities of the music alone."<ref>''Ibid.''</ref>
 
Tormey conclude che gli artisti "do not ‘express’ themselves in their work in any sense that is intelligible, consistent, and aesthetically relevant".<ref>Ibid. 122.</ref> La teoria secondo cui l'arte è l'espressione di emozioni è o banale (poiché tutti i prodotti umani possono in un certo senso essere espressioni dei loro artefici) o falsa (poiché non si può da ciò che si esprime dedurre gli stati interiori dell'artista). L'unico "residue of truth" in E-T è che le opere d'arte hanno spesso qualità espressive.<ref>"The only ‘residue of truth’ in E‐T is that works of art often have expressive qualities", ''ibid.'' 124.</ref>
 
=== Difesa della teoria classica dell'espressione ===