Ascoltare l'anima/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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La nozione centrale di espressione nelle arti deriva dagli artisti romantici – principalmente poeti, compositori e pittori – che pensavano a se stessi come esternatori dei propri sentimenti ed emozioni nelle opere d'arte che producevano. Il poeta [[w:William Wordsworth|Wordsworth]] nella sua prefazione del 1802 alle ''[[w:Ballate liriche|Lyrical Ballads]]'', un'opera rivoluzionaria ai suoi tempi, scrisse che la poesia è "the spontaneous overflow of powerful feelings", che sono "recollected in tranquillity".<ref>David H. Richter (cur.), ''The Critical Tradition: Classic Texts and Contemporary Trends'' (New York: St Martin's, 1989), 295.</ref> [[w:Caspar David Friedrich|Caspar David Friedrich]] pronunciò: "The painter should not just paint what he sees before him, but also what he sees inside himself."<ref>Elizabeth Gilmore Holt (cur.), ''From the Classicists to the Impressionists: Art and Architecture in the 19th Century'', II ediz. (New Haven: Yale University Press, 1986), 84.</ref> Le sue opere dovevano esprimere i movimenti del suo cuore: "The heart is the only true source of art, the language of a pure, child‐like soul. Any creation not sprung from this origin can only be artifice. Every true work of art is conceived in a hallowed hour and born in a happy one, from an impulse in the artist's heart, often without his knowledge."<ref>Lorenz Eisner (cur.), ''Neoclassicism and Romanticism 1750–1850: Sources and Documents'', 2 voll. (Englewoods Cliffs, NJ: Prentice‐Hall, 1970), ii. 54.</ref> E [[w:Ludwig van Beethoven|Beethoven]] in una conversazione con [[:en:w:Louis Schlösser|Louis Schlösser]] pare abbia detto: "Stimulated by those moods which poets turn into words, I turn my ideas into tones which resound, roar and rage until at last they stand before me in the form of notes."<ref>Sam Morgenstern (cur.), ''Composers on Music: An Anthology of Composers’ Writings from Palestrina to Copland'' (New York: Random House (Pantheon Books), 1956), 87.</ref>
 
Il movimento romantico aumentò notevolmente lo status dell'artista. Non più solo un abile artigiano in grado di rappresentare la realtà con colori, parole o toni, l'artista era un ''genio'', una persona speciale con una visione speciale della natura della realtà. [[w:Immanuel Kant|Kant]] sottolineò l'importanza dell'immaginazione nell'arte: un genio era colui che attraverso la sua immaginazione era in grado di elaborare "idee estetiche", metafore o immagini pittoriche che suggeriscono un'"idea razionale" (un'idea per la quale non possiamo formare buone rappresentazioni fisiche) come Dio, gli angeli, il Cielo e l'immortalità. [[w:Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] sviluppò il pensiero di Kant identificando l'arte come quella particolare modalità di coscienza per cui le idee sono presentate in forma sensibile piuttosto che attraverso il mito o la teologia (religione) o attraverso il pensiero concettuale (filosofia). Come [[w:Friedrich Schelling|Schelling]] e i Romantici, Hegel sostenne con forza che l'arte non è la mera imitazione di una natura inerte, ma un mezzo per un tipo speciale di comprensione: "l'opera d'arte si trova nel mezzo tra la sensualità immediata e il pensiero ideale".<ref>G. W. F. Hegel, ''Aesthetics: Lectures on Fine Art'', trad. T. M. Knox, 2 voll. (Oxford: Clarendon, 1975), i. 38.</ref> La formulazione di Hegel sottolinea che l'artista è una fonte di conoscenza e che la conoscenza veicolata da un'opera d'arte non può essere astratta da come viene veicolata. La separazione di un'opera d'arte in ciò che è rappresentato (contenuto) e come è rappresentato (forma o stile) è ormai respinta. L'artista non è più solo un abile artigiano che ha imparato il suo mestiere e può insegnarlo ad altri. Il vero artista è colui che va oltre le regole dell'arte. Come scrisse [[w:Eugène Delacroix|Delacroix]] nel 1824, "le regole sono solo per le persone che hanno semplicemente talento, che può essere acquisito. La prova è che il genio non può essere trasmesso."<ref>Eugene Delacroix, ''The Journal of Eugène Delacroix'', trad. Lucy Norton, III ediz. (Londra: Phaidon, 1995), 36.</ref>
 
 
 
=== Teoria classica dell'espressione: i principi di Collingwood ===
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[[Categoria:Ascoltare l'anima|Capitolo 8]]