Yeshua e i Goyim/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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I doppi detti riguardanti la [[w:Regina di Saba|Regina del Sud]] e i [[w:Ninive|Niniviti]] derivano dalla ''[[w:Fonte Q|Fonte Q]]''.<ref>Davies & Allison, 1991, 351. Hagner, 1993, 352–353. Meier, 2001, 440. Fitzmyer, 1985, 930–931.</ref> Questa conclusione è suggerita dalle somiglianze verbali, sebbene sia nella versione di Matteo che in quella di Luca i detti siano in ordine diverso. In Luca la Regina del Sud (11:31) precede la frase dei Niniviti esemplari (11:32). In Matteo i Niniviti esemplari (12:41) sono menzionati prima della Regina del Sud (12:42). {{passo biblico2|Marco|8:11-12}} afferma che i farisei vennero a chiedere un segno a Gesù e Gesù rifiutò: Τί ἡ γενεὰ αὕτη ζητεῖ σημεῖον; ἀμὴν λέγω ὑμῖν, εἰ δοθήσεται τῇ γενεᾷ ταύτῃ σημεῖον. ''Q'' cita il segno di [[w:Giona (profeta)|Giona]] (Mt 12:39/Lc 11:29-30).<ref>Il segno di giona appare anche in {{passo biblico2|Matteo|16:4}}.</ref> Matteo (12:40) è l'unico che riferisce che Gesù spiegò il segno di Giona riferendosi ai tre giorni in cui il Figlio dell'Uomo sarebbe stato nel cuore della terra (ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς). Questa spiegazione si riferisce ai tre giorni e alle tre notti che Giona trascorse nel ventre del mostro marino (ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους). La spiegazione, poiché si trova solo da Matteo, e poiché spiega il segno poco chiaro di Giona, è il più delle volte attribuita a Matteo e non al Gesù storico.<ref>Davies & Allison, 1991, 352.</ref>
 
La maggior parte degli studiosi sostiene che la richiesta di un segno (Mt 12:38-39/16:1/Mc 8:11) non andasse originariamente insieme al detto sulla Regina del Sud e i Niniviti (Mt 12:41-42/Luca 11:31-32). Questo mi suona ragionevole. Sembra che Matteo abbia collocato il detto della Regina del Sud e dei Niniviti nel contesto di {{passo biblico2|Marco|8:11}}, dove i farisei chiedono un segno a Gesù. Questo contesto dei farisei che chiedono e incalzano Gesù, è assente dalla versione lucana del ''[[w:logia|logion]]''.<ref>Davies & Allison, 1991, 351. Theissen, 1991, 44.</ref>
 
All'inizio del I secolo e.v. i personaggi biblici di Giona e Salomone, così come i Niniviti e la Regina del Sud, erano tutti ben noti agli ebrei. Salomone in particolare fu glorificato per la sua saggezza. Alla sua persona erano stati attribuiti diversi salmi e proverbi, cure contro le malattie e incantesimi contro i demoni, come chiarisce Flavio Giuseppe in ''Ant.'' 8:42-49. Flavio Giuseppe afferma che Salomone superò tutti i saggi, anche gli antichi saggi d'Egitto, in comprensione e saggezza, ''Ant.'' 8:42-44. Questa fama di saggezza è chiaramente collegata a Salomone negli scritti ebraici, dall'AT agli scritti del periodo del Secondo Tempio.<ref>Cfr. Catchpole, 1993, 242. 1 Re 5:12; Sap. 6:1–11; 11:23; 12:10, 19; Sir. 17:24; 44:16; 48:15.</ref> Alle orecchie degli ascoltatori ebrei "la sapienza di Salomone" (τὴν σοφίαν Σολομῶνος, Lc 11:31/Mt 12:42) avrebbe richiamato la fama del più grande simbolo di saggezza ebraica.<ref>Lövestam, 1995, 33–34.</ref> Il La "sapienza di Salomone" è menzionata con timore reverenziale in ''Ant.'' 8:49, 168 e 182. Si nota in ''Ant.'' 8:165-168 che la "Regina d'Egitto e d'Etiopia" venne a vedere Salomone e rimase stupita dalla sua saggezza (8:168). Flavio Giuseppe afferma inoltre che "c'era una grande fama in tutti i paesi vicini, che proclamava la virtù e la ''saggezza di Salomone'', tanto che tutti i re ''desideravano vederlo''", ''Ant.'' 8:182. "Salomone aveva in ogni cosa una sapienza divina" (''Ant.'' 8:187).
 
In questo doppio detto incontriamo due volte l'epiteto "questa generazione". Nel Giorno del Giudizio i gentili esemplari della storia di Israele saranno nella posizione di giudicare "questa generazione". L'epiteto Ἡ γενεὰ αὕτη appare più volte nei sinottici, nella bocca di Gesù, ma altrove nel NT è appena menzionato. Si ricorda che Gesù criticò severamente "questa generazione" (Mc 9:19). "Questa generazione" rifiuterà il Figlio dell'Uomo (Luca 17:25-26/Matteo 24:34-35). "Questa generazione" non ha fede in Gesù (Mt 11:16-17/Lc 7:31-32) e chiede un segno, che non le sarà dato (Mc 8:12). "Questa generazione" sarà condannata ferocemente: Matteo 12:41-42/Luca 11:30-32 e Matteo 23:36/Luca 11:50-51.<ref>Lövestam, 1995, 18–20. Davies & Allison, 1991, 260. Al di fuori dei sinottici "questa generazione" si trova solo due volte: Atti 2:40 aed Ebrei 3:10. Cfr. Phil 2:15.</ref> Nei sinottici "questa generazione" funziona chiaramente come un epiteto. L'epiteto "questa generazione" si riferisce quasi certamente ai galilei e giudei contemporanei di Gesù – cioè alla generazione di Gesù – e non al popolo ebraico o all'umanità nel suo insieme.<ref>Davies & Allison, 1991, 260–261.</ref> Il termine ha le sue radici nell'AT: Genesi 7:1; Det. 1:35; 32:5, 20. In tali passi, "questa generazione" si riferisce alle generazioni vissute durante il Diluvio e l'Esodo.<ref>Bryan, 2002, 81–82.</ref> Come termine, ''questa generazione'' (הדור הזה) compare nella Mishnah e in altri scritti rabbinici. È interessante notare che nell'Antico Testamento e nella Mishnah, così come nei sinottici, "questa generazione" è collegata alla malvagità e alle persone peccaminose. Più in particolare, in tutte queste tre fonti "questa generazione" è associata alla generazione del Diluvio (Gen. 7:1; ''m. Sanh.'' 10,3; Lc 17:25-26). Apparentemente in ''Q'', "questa generazione" e i rappresentanti impenitenti di Israele sono paragonati ai gentili del passato (Luca 11:30-32) e del futuro (Luca 10:11-15, 13:28-30). Tale paragone è fatto a vantaggio dei gentili, per far vergognare "questa generazione" e gli ebrei impenitenti della loro durezza di cuore. Kloppenborg ha studiato come funzionano i detti di "questa generazione" all'interno di ''Q''. Afferma quanto segue:
{{citazione|The rhetorical strategy at work is shaming. In an agonistic culture such as that of ancient Palestine, to point out the exemplary faith of a non-Israelite is a way of shaming Israelites.|Kloppenborg Verbin, 2000, 191-193}}
 
 
== L'autenticità del doppio detto ==
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|+ ''CONFRONTO'' {{Lingue|it}}
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<sup>39</sup> Ma egli rispose loro: "Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona.<br/> <sup>40</sup> Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.<br/> <sup>41</sup> I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona!<br/> <sup>42</sup> La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è più che Salomone!"<ref>Versioni della ''[[w:Nuova Riveduta|Nuova Riveduta]]''.</ref>
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== L'autenticità del doppio detto ==