Yeshua e i Goyim/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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== Autenticità dei rimproveri galilei ==
Come abbiamo visto, non ci sono prove esplicite di una missione cristiana nei tre villaggi di Cafarnao, Betsaida e Corazin. Nonostante ciò, è presumibile che i primi cristiani predicassero il Vangelo in Galilea (Mc 14:28; 16:7; Mt 26:32; 28:7-10, 16; Gv 21:1). È interessante notare che la devastante storia della [[w:Prima guerra giudaica|guerra giudaica]] in Galilea non sottolinea la distruzione di questi tre villaggi: non erano roccaforti centrali come [[w:Gamala|Gamla]] e [[:en:w:Yodfat|Yotapata]]. La questione sul perché la sconfitta di Gamla da parte dei romani non sia in alcun modo evidente nei Vangeli è rivelatrice. La città ebraica di Gamla, abbracciata da un'etica nazionalista e religiosa, si unì alla guerra giudaica, e fu attaccata e distrutta dalle legioni romane all'inizio della guerra, nel 67 e.v. (''Bell.'' 4:1–83).<ref>Chancey, 2002, 129–130.</ref> La sconfitta fu schiacciante: morirono 10.000 ebrei. Questa caduta di Gamla, città ebraica strategicamente cruciale, non si riflesse sulla bocca di Gesù con una condanna profetica. Nessun profeta cristiano ricorda le "parole del Signore" nei Vangeli riguardo a questa città, la cui condanna sembrerebbe forse altrettanto naturale della condanna di Corazin, Betsaida e Cafarnao. Vale anche la pena notare che a Gesù non viene esplicitamente detto di visitare Gamla, o altre città o paesi molto importanti della guerra giudaica: Yotapata ([[:en:w:Yodfat|Yodfat]]), [[:en:w:Arbel|Arbel]] e [[:en:w:Kfar Hananya|Kfar Hananya]]. I Vangeli non affermano esplicitamente che Gesù avrebbe predicato il Vangelo del regno di Dio in queste città cruciali. Sia Yotapata che Gamla erano importanti città ebraiche ed entrambe furono distrutte dai romani all'inizio della guerra (67 e.v.). La devastazione di queste città non è nota – per quanto ne sappiamo – nella letteratura paleocristiana e nel NT.
 
I rimproveri galilei (Mt 11:20-24/parall.) minacciano la città galilea di Cafarnao con un destino più duro di quello di Sodoma. Come notato in precedenza, nel contesto veterotestamentario e degli scritti del periodo del Secondo Tempio (''Salmi Sal.'' 1), la durezza di Gesù non è del tutto eccezionale e non è incompatibile con il suo contesto religioso ebraico. Inoltre i problemi galilei riguardano città che più plausibilmente, alla luce dell'esplicita testimonianza nei Vangeli, sono legate a Gesù, e non alla missione dei primi cristiani. Ritengo che Gesù abbia esortato un pentimento urgente e che anche la condanna e il giudizio facevano parte del suo messaggio. Concordo con studiosi come Meier, Bird, Jeremias e Witherington, che sostengono l'autenticità dei rimproveri galilei.<ref>Bird, 2006, 62. Meier, 2001, 439. Jeremias, 1971, 16. Witherington, 1990, 166.</ref> Credo che la conclusione più probabile sia che le dure parole di ''Q'' ricordano le parole e la frustrazione di Gesù riguardo alle città della sua missione galilea.
 
== "Questa generazione" a confronto con la Regina di Saba e con il popolo di Ninive: Luca 11:29-32 e Matteo 12:41-42 ==