Yeshua e i Goyim/Capitolo 7: differenze tra le versioni

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=== Il Grande Banchetto in contesto di realizzazione escatologica ===
A prima vista sembra che la parabola del grande banchetto non si riferisca ai gentili, ma a tutto Israele, anche ai suoi membri non privilegiati, ai poveri e agli handicappati. Luca 14:21-23 e Matteo 22:9 non affermano esplicitamente che gli ospiti potrebbero essere gentili. Recentemente Bird ha affermato che la parabola – come raccontata e intesa da Gesù – può essere interpretata in un modo che rende possibile il riferimento ai gentili.<ref>Bird, 2006, 82–83.</ref> È pur vero che nel contesto dei Vangeli sia Luca 14:23 che Matteo 22:9 possono essere compresi come implicitamente riferito ai gentili.<ref>Bird, 2006, 80. Perrin, 1967, 112.</ref> Ma una tale lettura del Vangelo, che risente della composizione teologica dell'evangelista, non rivela necessariamente le vedute del Gesù storico. L'affermazione che Gesù in realtà si riferisse implicitamente ai gentili in questa parabola (Luca 14:15-24/Matteo 22:1-10) si basa su interpretazioni e supposizioni, che dipendono dalle opinioni dello studioso riguardo alla missione di Gesù. L'affermazione dipende dall'argomentazione secondo cui Gesù vedeva che la consumazione escatologica era in uno stato di realizzazione tramite la sua missione e persona.
 
È chiaro che in Luca 14:16-24 la prima e la seconda chiamata sono per gli ebrei: prima per i privilegiati, poi per i non privilegiati. La terza chiamata è praticata fuori città, e poiché i destinatari non sono specificati in alcun modo, è stato affermato che potrebbero essere stati anche dei gentili. Jeremias afferma che Luca avrebbe inteso la terza chiamata come una chiamata per i gentili. Afferma che la Chiesa paleocristiana prese con entusiasmo questa interpretazione come supporto per la sua missione gentile. Jeremias insiste sul fatto che questa non era, tuttavia, l'intenzione di Gesù. Secondo Jeremias, Gesù non predisse né avviò una missione ai gentili, ma piuttosto attendeva con impazienza il pellegrinaggio dei gentili al regno nell'ora escatologica (Mt 8:11).<ref>Jeremias, 2003, 64–65.</ref> Bird sostiene che la parabola del grande banchetto tratta del temi della restaurazione di Israele, della missione e dei gentili.<ref>Bird, 2006, 83.</ref> Bird asserisce che la parabola, giustamente in quanto parabola della restaurazione, apre la possibilità che i terzi ad essere invitati (Lc 14:23) siano dei gentili. Questa idea trova supporto nella motivazione della terza chiamata che è dovuta al desiderio persistente dell'ospite di riempire la casa di ospiti. Sono d'accordo con Bird sulla questione che "la Casa" (ὁ οἶκος) è un nome usato frequentemente per il Tempio di Gerusalemme.<ref>Bird, 2006, 81. See: 1 Sam. 1:7; Esdra 1:2-7; 2:68; 3:8-9; 11-12; 4:3, 24; Neem. 10:32-39; Salmi 26:8; 42:4; 65:4; 66:13; Isaia 2-3; 5-6; 56; 66:20; Ger. 7; 19:14; Mich. 4:1.</ref> Così è anche nel capitolo precedente, {{passo biblico2|Lc|13:35}}/{{passo biblico2|Mt|23:38}}: ἰδοὺ ἀφίεται ὑμῖν ὁ οἶκος ὑμῶν. Nel contesto del compimento escatologico, la missione di riempire la Casa può certamente essere intesa come riferita a ebrei e gentili che vengono alla Casa del Signore.<ref>Bird, 2006, 82. Cfr. Isa. 2:2–4; 56:3-8; 1 Re 8:41-43; 2 Cron. 6:32; Mich. 4:1-4; ''C. Ap.'' 2:193; ''Or. Sib.'' 3:565-569, 616-634, 715-720; ''1 En.'' 90:32-33; ''2 Bar.'' 68:5-8; ''T. Ben.'' 9:2.</ref> Il possibile riferimento gentile in questa parabola è, come abbiamo notato, dipendente dal presupposto che Gesù pensava che fosse arrivato il regno di Dio, cioè il compimento escatologico. Nel [[Yeshua e i Goyim/Capitolo 4#Gesù e l'idea dell'escatologia realizzata|Capitolo 4.4]] abbiamo notato che le tradizioni suggeriscono, credibilmente, che Gesù considerava che il regno di Dio fosse arrivato in qualche modo, misticamente o parzialmente.Affermando questa premessa dell'escatologia realizzata, il riferimento ai gentili diventa possibile.
 
=== Il Grande Banchetto in contesto di inversione escatologica ===