Flauto barocco/Cura e manutenzione: differenze tra le versioni

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A supporto della sua idea, Polak fa un esempio immaginando l'ipotetica reazione di un famoso flautista possessore di un noto strumento originale del XVIII secolo alla proposta di rialesare il proprio strumento con utensili di cui esiste la prova che sono quelli originali utilizzati per quel flauto. È molto probabile che il flautista in questione, avendo trovato uno strumento con il quale si sente a proprio agio, rifiuti categoricamente questo tipo di operazione. Dato che pochi flautisti possiedono rari strumenti come questo, ciò può fornire uno spunto di riflessione agli altri flautisti quando sono messi di fronte alla scelta di rettificare o non rettificare.
 
Il messaggio di fondo di Polak è che la rettificazione dovrebbe essere fatta solo se inequivocabilmente necessaria e non come manutenzione standard; sarebbe perciò un'eccezione per molti flauti. In questo, cita Rachel Brown in ''The Early Flute'': "Molti costruttori vogliono comprensibilmente rialesare lo strumento [...] ovviamente è una questione molto personale. [...] È mia modesta opinione che la cameratura cambi in base a come il flauto viene suonato e, se lo strumento funziona a dovere, è preferibile non manometterloalterarlo".
 
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