Chimica per il liceo/I legami: differenze tra le versioni

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Per quanto il numero di possibili combinazioni fra gli atomi sia virtualmente infinito, non sempre è possibile che si instaurino legami fra essi: condizione essenziale è che l’energia potenziale dell’associazione atomica che si viene a formare sia minore di quella dei singoli atomi separati, come mostrato in figura 2.
 
{{Colore di sfondo|#feffaa|'''Il composto che si ottiene, in seguito all'instaurarsi di legami chimici, ha pertanto una maggior stabilità rispetto ai singoli atomi che lo costituiscono''}}, proprio perché il suo contenuto energetico è minore rispetto a quello degli atomi separati. Con il termine '''energia di legame''' si indica la quantità di energia che deve essere fornita per rompere un legame chimico. La distanza tra i nuclei dei due atomi coinvolti in un legame chimico è invece definita '''lunghezza di legame'''.
 
=== Gli elettroni di legame ===
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In linea generale, si può osservare che gli elementi dei primi gruppi, che si trovano nella parte sinistra della Tavola periodica, sono portati a cedere elettroni per raggiungere la stessa configurazione elettronica del gas nobile che li precede, mentre gli elementi dei gruppi più a destra della Tavola periodica sono portati ad acquistare elettroni per raggiungere la stessa configurazione elettronica del gas nobile che li segue. In alternativa, molti elementi possono condividere i propri elettroni con altri elementi, sempre al fine di raggiungere l’ottetto. Si vuole osservare infine che l’idrogeno (con un solo elettrone), il litio (con tre elettroni) e il berillio (con quattro elettroni) tendono ad assumere la configurazione elettronica dell’elio e raggiungono pertanto la stabilità quando hanno due elettroni, nello strato più esterno.
 
 
== Il legame covalente ==