Esistenzialismo shakespeariano/Conclusione: differenze tra le versioni

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Parte dello scopo di questa tesi è stato quello di sfatare il mito popolare secondo cui l'esistenzialismo sposa una visione assurda e nichilista del mondo e dell'esistenza umana. Al contrario, gli esistenzialisti insistono sul fatto che gli individui non devono abbandonarsi alla disperazione perché il mondo è intrinsecamente privo di significato e futile, poiché questo è ciò che rende possibile una vita umana significativa. Invece, questo fatto rende possibile la vita umana. Come dice succintamente Christopher C. Robinson: "Absurdity is expressed as a starting point and not a terminus."<ref>Christopher C. Robinson, ‘Theorizing Politics After Camus’, ''Human Studies'', 32:1 (2009), p. 8.</ref> In ''The Ethics of Ambiguity'', Simone de Beauvoir scrive: "Men do not like to feel themselves in danger. Yet, it is because there are real dangers, real failures and real earthly damnation that words like victory, wisdom, or joy have meaning. Nothing is decided in advance, and it is because man has something to lose and because he can lose that he can also win."<ref>Simone de Beauvoir, ''The Ethics of Ambiguity'', trad. {{en}} Bernard Frechtman (New York: Citadel Press, 1976), p. 34.</ref> Ulteriore scopo di questo studio è stato quello di offrire una nuova visione della soggettività esistenziale. Ha rivelato il sé esistenziale non come splendidamente isolato e autonomo, ma come completamente immerso e implicato nella storia. Inoltre, ha rivalutato e sottolineato l'enfasi dell'esistenzialismo sulla relazione etica tra sé e l'altro. Far rivivere questi aspetti spesso trascurati dell'esistenzialismo è stato un obiettivo importante di questo wikilibro, perché così facendo ha fornito un senso più forte e più pieno della visione dell'esistenzialismo del soggetto umano. Nonostante la diffusa tendenza della filosofia occidentale negli ultimi quarant'anni a denigrare qualsiasi indagine filosofica incentrata sull'idea di "soggetto", l'esistenzialismo ha avuto e continua ad avere un ruolo importante nella riabilitazione filosofica del soggetto. Si prenda, ad esempio, l'affermazione esistenzialista secondo cui è impossibile affrontare problemi politici reali senza prima affrontare le questioni ontologiche ed etiche che sono alla base di tali problemi. Questo argomento semplice ma potente continua a esercitare forza sull'attuale filosofia politica. In ''The Ticklish Subject: The Absent Center of Political Ontology'', [[w:Slavoj Žižek|Slavoj Žižek]] afferma che "a spectre is haunting Western Academia . . . the spectre of the Cartesian subject."<ref>Slavoj Žižek, ''The Ticklish Subject: The Absent Centre of Political Ontology'' (Londra: Verso, 1999), p. 1.</ref> Egli argomenta che l'idea di un autentico progetto politico che miri a migliorare le condizioni politiche esistenti richiede una solida comprensione del soggetto umano. Žižek ci dice che la sua intenzione "is not to return to the ''cogito'' in the guise in which this notion has dominated thought (the self-transparent thinking subject), but to bring to light its forgotten obverse, the excessive unacknowledged kernel of the ''cogito'', which is far from the pacifying image of the transparent self."<ref>''Ibid.'', p. 2.</ref> Lo studio di Žižek ha radici esistenzialiste e mostra alcuni dei modi in cui l'esistenzialismo ha aperto la strada ad altri pensatori e progetti filosofici. L'esistenzialismo non è una filosofia morta del passato; continua a informare sia la letteratura che la critica, sia la teoria che il pensiero politico.
 
Questo mio studio ha indagato alcune delle preoccupazioni ontologiche, etiche e politiche nel dramma di Shakespeare da una prospettiva esplicitamente esistenzialista. Lo scopo principale di tale indagine è stato quello di fornire un nuovo resoconto del processo della soggettività nella tragedia shakespeariana. Nell’''Hamlet'' abbiamo visto che Shakespeare è profondamente interessato alle questioni fondamentali sulla natura dell'essere. Attraverso le profonde riflessioni di Hamlet, Shakespeare interroga le contraddizioni interne, le ambiguità e le tensioni della coscienza umana. In ''Coriolanus'', abbiamo visto l'emergere di un'etica esistenzialista fondata sul valore del riconoscimento reciproco e una profonda comprensione degli obblighi dell'individuo nei confronti degli altri. Mostrando al suo pubblico una forma di autenticità legata non all'autoaffermazione individuale ma al rispetto e al riconoscimento degli altri, Shakespeare si basa sulla nozione del sé come entità fluida, non fissata e vulnerabile. L'autorivelazione e la rivelazione degli altri sono le facce della stessa medaglia nel dramma shakespeariano. Questo collegamento tra etica e soggettività rende possibile una comprensione esistenzialmente potente della politica umana. La politica delle opere di Shakespeare richiede molto di più dal pubblico che collocarle nel contesto della prima teoria politica moderna. Ci permettono di vedere la possibilità di trasfigurare la nostra stessa sfera politica. Come suggerisce David Ruiter: "Individual identity is more complex than the ‘is’ and ‘was’ of existence. It entails the hope of what ‘could be’ and even the wish to live up to what we ‘should be’."<ref>David Ruiter, ‘Harry’s (In)human Face’, in ''Spiritual Shakespeares'', cur. Ewan Fernie (Londra e New York: Routledge, 2005), p. 51.</ref> Questo riflette il modo in cui l'esistenzialismo incoraggia un impegno più ponderato e attivo con il mondo. Nathan Oaklander scrive: "What existentialists say about the structure of existence is existentially relevant only if we choose to see it in relation to our own life, incorporate it into our life, and become involved in an intensely personal act of self-transformation as a consequence of it."<ref>Nathan Oaklander, ''Existentialist Philosophy: An Introduction'' (Englewood Cliffs, New Jersey: Prentice Hall, 1992), p. 9.</ref> Nello spirito dell'esistenzialismo, le opere di Shakespeare ci forniscono la speranza di trasformare in meglio noi stessi e il nostro mondo.
[[File:David Garrick unveiling a herm of Shakespeare and the Ephesian Diana (Howes after Cipriani, 1777).jpg|550px|center|Honorary Medal presented to David Garrick Esq by the Incorporated Actors of Drury Lane Theatre painted in enamel, from a drawing by Mr Giovanni Battista Cipriani, 1777]]
== Note ==
{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie dei sentimenti|Serie letteratura moderna}}
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[[Categoria:Esistenzialismo shakespeariano|Conclusione]]