Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest-3: differenze tra le versioni

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I sensori sono il radar TRS-3D/16 da 200 km di portata, un tipo specifico per queste corvette (banda C, peso 842 kg, antenna con 16x46 elementi, dimensioni 2,5 x 1,98 m). È un sistema parte di una famiglia che è in servizio in una cinquantina di esemplari in sette marine, USN inclusa. I componenti sottocoperta del radar pesano 2.375 kg. Le modalità di funzionamento sono sei, e vanno da quella apposita per la scoperta a bassa quota, a quelle per le portate maggiori su aerei ad alta quota, fino alla correzione del tiro delle artiglierie con l'identificazione dei punti d'impatto sul mare. HA anche un IFF in banda S e può identificare, malgrado sia un apparato di medio raggio, fino a 400 oggetti aerei e navali, ma è particolarmente utile per la scoperta di minacce a bassa quota. È l'unico radar importante, per il resto vi sono i due radar di navigazione e scoperta in superficie di cui sopra, e non vi sono sistemi radar di controllo del tiro. Per il resto vi sono apparati passivi, come i due sistemi Thales MIRADOR MSP 500, uno per albero, con camere TV, termiche e laser. Nell'IR basso, da 3-5 micron, hanno campo di 2 x 1,5 gradi al massimo ingrandimento, 7,2 x 5,4 con quello minimo; nel settore IR a 8-12 micron hanno campo di 3-9 x 2,25-6,75 gradi. La camera TV è capace di un campo di 4,4 x 3,3 gradi e con uno zoom da 18x; l'LLTV ha 10 ingrandimenti e 5 x3,7 gradi di visuale; un tipo diurno per l'inseguimento, di tipo monocromatico, ha 2x1,5 gradi di visuale e mira stabilizzata. Infine il laser ha portata di 40 km e precisione di 5 metri. Il tutto è sistemato in una torretta pesante 375 kg con elevazione tra -30 e +120 gradi, elevazione di 4 rad/s e accelerazione di 8 rad/s (quindi molto superiori a qualunque esigenza pratica, un rad è circa 57 gradi), con una portata tipica contro un caccia di 25 km e tempo di reazione di 4 secondi tra scoperta e inizio dell'azione di fuoco. Per gli UAV, capaci di scoprire bersagli oltre-orizzonte, al momento attuale non si è ancora deciso, ma vi sono sistemi come il Camcopter S-100 collaudati a bordo delle navi, si tratta di UAV a forma di minuscolo elicottero. L'anticonvenzionale SEAMOS era stato pensato appositamente per le K-130, ma è stato cancellato.
 
Quanto ai sistemi d'arma, c'è il solito 76 mm, ottenuto dalle vecchie navi radiate, e aggiornato con il kit da 100 c.min, il che presuppone l'idea di usarlo anche per compiti antiaerei, altrimenti a che pro quest'aumento, per un'arma che già arriva a 85? Ufficialmente serve solo per bersagli di superficie. Più innovativo è senz'altro l'RBS-15 Mk.3, sono 4 contenitori-lanciatori a centro nave. Quest'arma, che entrò in servizio con la marina svedese nel 1983, si è evoluta con l'Mk 2 nel 1999 e adesso ha un' ulteriore aumento delle prestazioni. Grazie all'elettronica miniaturizzata e a un maggior quantitativo di carburante, può recapitare la testata da 200 kg ad oltre 200 km di distanza, grossomodo al livello dell'OTOMAT e superiore ai tipici Harpoon e persino all'Exocet Block 2. Tra le altre caratteristiche un autopilota digitale, un computer di missione riprogrammabile, tecniche di penetrazione più efficaci e maggiore velocità nel momento dell'attacco finale, nonché un radar-altimetro con modalità adattativa allo stato del mare, per finire poi con la cellula, ora più agile e con una certa cura della stealthness, nonostante l'aspetto tozzo che contraddistingue questo missile. Esso è anche utilizzabile per attaccare bersagli di terra, un po' come tutti i missili antinave moderni, attualmente piuttosto a corto di bersagli navali potenziali. La velocità è di mach 0,9 grazie al solito reattore Microturbo TRI-60. Per il resto, da segnalare il radar d'attacco in banda Ku e varie modalità, e in futuro vi è l'idea di un sistema duale con un radar LPI e un apparato IIR, quest'ultimo indispensabile per un attacco efficace contro bersagli terrestri. In ogni caso, l'arma è capace di volare con un sofisticato INS/GPS e la possibilità di programmare ‘waypoints’ e coordinare l'attacco in simultanea, anche con traiettorie e quote diverse. Questo missile è quindi altamente flessibile nell'impiego e decisamente pericoloso per qualunque bersaglio. Inoltre, essendo un'arma a lungo raggio è possibile usarla anche con designazione oltre-orizzonte, in genere sistemi ESM della nave o sensori di operatori esterni. In teoria, una salva di 4 missili potrebbe benissimo essere scagliata oltre orizzonte, e tutte le armi sarebbero sul bersaglio apparendo da traiettorie del tutto diverse e con profili d'attacco differenti.
 
Questo sofisticato missile è nato da una joint-venture tra SAAB e Diehl BGT, per dare un sostituto ai missili antinave della Marina tedesca, oramai piuttosto superati. Venne scelto dopo la competizione serrata con il norvegese NSM e l'Harpoon Block II. Era il 2004 e nel marzo di quell'anno venne firmato un contratto per 120 mln di corone svedesi (15,9 mln di $) per l'integrazione del sistema sulle K-130, e nel 2006 seguì un contratto per i missili veri e propri. Tuttavia, malgrado le sue qualità, quest'arma non sarà per ora applicata ad altre navi tedesche, perché le F-125 saranno dotate dell'Harpoon. Mentre i missili antinave sono piuttosto eterogenei nella Bundesmarine, quelli SAM sono standardizzati dato che esistono anche qui i lanciatori Mk-49 dei RAM, ciascuno con 21 armi pronte al lancio, nelle versioni più recenti RIM-116 B1A. Essi hanno sistema IR e radar passivo, con il software HAS (elicotteri, aerei e bersagli di superficie). Un altro sistema interessante è senz'altro l'MGL-27, che è l'unica concretizzazione dell'idea di impiegare l'eccellente BK-27 (quello dei Tornado) come artiglieria CIWS. Ad un certo punto si pensava ad un sistema a 4 canne, capace in teoria anche di 6.800 c.min e quindi all'altezza di sistemi come il Myriad (10.000 c.min, ma da 25 mm). Attualmente, per sostituire le valide ma un po' invecchiate Rh-202 da 20 mm, è stato scelto questo sistema, molto sofisticato. I cannoni Mauser (ora Rheinmetall) sono armi revolver da 27 x 145 mm, e sono controllabili a distanza con un monitor TV e un apparato elettro-ottico sull'affusto. Questo ha una camera termica raffreddata ad appena 77 K (ovvero circa -196 centigradi), che funziona nell'infrarosso alto, 7,5-10,5 micron, con campo 3,3-11,5 x 4,4-15 gradi; vi è anche una camera TV di tipo CCD da 752 x 582 pixel, e infine un telemetro laser classe 3A da 1,543 micron, 40 km di portata strumentale e precisione di 5 metri. Si tratta dunque di un'arma molto sofisticata, il cui unico neo è il fatto di avere solo 90 colpi pronti nell'affusto, sebbene si possano incrementare del 50% (135) in opzione. Questo significa, a 1.000 c.min, solo 6 secondi di fuoco, poco più di 3 al massimo valore (sempre che sia applicabile in quest'installazione). Interessante anche descrivere il sistema difensivo Rheinmetall MASS (MUlti Ammunition Softkill System) che ha due lanciatori gestiti da computer e in fibra di carbonio, mobili sui due piani e con 32 tubi l'uno. Essi lanciano razzi con spoletta programmabile per induzione magnetica (all'uscita del tubo) del tipo OMNI TRAP, utilizzabili per coprire la nave nel settore del visibile, IR tra 2-14 micron, radar tra 8 e 18 GHz e IR vicino (0,5-1,9 micron), con modalità di confusione, dissimulazione ecc. ecc. Il tempo di reazione è di appena due secondi persino contro missili supersonici. Per il resto vi è un ESM EADS UL 5000K da 2-18 GHz, e un disturbatore EADS KJS-N-5000.