Le Ferrovie dello Stato italiane e il trasporto delle merci dal 1970 a oggi/Controllo centralizzato rotabili: differenze tra le versioni

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[[Categoria:Le Ferrovie dello Stato italiane e il trasporto delle merci|Controllo centralizzato rotabili]]
 
'''Testo in grassetto'''
PREMESSA
 
Nell'anno 1965 le FS intrapresero la marcatura uniforme UIC dei propri carri, inserendo, accanto alla sigla letterale, quella numerica univoca decimale; seguirono modifiche negli anni 1974, 1979[]1 ed infine 1991. La numerazione duale ottenibile fu il presupposto per l'utilizzo dell'elaboratore nell'ambito del sistema Controllo Centralizzato Rotabili.
 
'''Testo in grassetto'''
PRIMA APPLICAZIONE DEL C.C.R.
 
Nell'anno 1970, in ambito F.S. fu previsto un bilancio economico del costituendo sistema CCR con una spesa annua calcolata in 5 milioni, meno 7,5 milioni di economie. Nelle industrie italiane nel 1970 erano già iniziati ad essere utilizzati gli elaboratori di processo.2 già nel 1973 l'occorrenza del materiale da viaggiatori era calcolata mediante elaboratore elettronico.3 L'operazione fu abbastanza semplice in quanto si trattò di inserire nelle schede di input all'elaboratore i dati copiati nei libretti composizione treni. Per i carri merci, essendo la soluzione del problema molto più complessa, bisognò aspettare il maggio 1974 perché si avviasse la prima fase del sistema CCR, il cui compimento si ebbe nel 1979 dopo la realizzazione di ben 7 fasi, conclusasi con la istruzione e l'addestramento di 3000 dipendenti per l'inserimento dati ai terminali mediante perforazione schede.
 
 
'''Testo in grassetto'''
CONTESTO OPERATIVO DEL C.C.R.
 
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'''Testo in grassetto'''
UN'OPPORTUNITA' MANCATA
L’applicazione del sistema CCR non venne coinvolto ma in pratica venne travolto in questa caotica situazione. Ci si chiede se Il sistema CCR, viceversa , avrebbe potuto gestire queste economie?. Ora per allora non si è in grado di giudicare se la struttura organizzativa del C.C.R., hardware o software, fosse stata in grado di seguire delle direttive schizofreniche senza valutare sia singolarmente sia globalmente le conseguenze sul traffico merci. Gli Uffici Movimento compartimentali avevano collegamenti al C.C.R. rimarrebbe da considerare quanto tempo prima dovevano essere date al C.C.R. per apportare modifiche al programma con il sistema delle schede forate? Probabilmente le rimanenze dei carri da inoltrare ogni giorno, circa 2000 nel Compartimento di Firenze, erano il risultato delle diseconomie che il CCR avrebbe potuto se non risolvere, attenuare, avendone potuto gestirne il coordinamento? Quindi negli anni 1974 -1979 non fu colta l'opportunità dell'utilizzo di questa innovazione per cambiare quelle disposizioni modificabili alle Condizioni e Tariffe. Chi comprese questo fu l'Ingegner Salvatore Ciancio il quale istituì ed organizzò una equipe tecnica per valutare i risultati che si stavano ottenendo e quelli che si sarebbero potuti ottenere cercando di individuare le cause delle diversità tra gli aspetti teorici e quelli effettivamente realizzati nei luoghi di lavoro. Purtroppo, fu in occasione del ritorno a Roma dell'intera equipe Dirigente che avvenne il gravissimo incidente ferroviario del 15 aprile 1978 a Murazze di Vado (Cfr.: Wikipedia) ove morirono tutti.
 
 
 
'''Testo in grassetto'''
UNA PAUSA NELLO SVILUPPO DEL C.C.R.
La loro scomparsa provocò qualche ritardo ma diede nuova linfa alla continuazione del progetto ed i nuovi Responsabili apportarono quelle modifiche, aggiornamenti e controlli che l'equipe dell'Ingegner Ciancio aveva individuato. 5 Per quanto riguarda la realizzazione pratica del servizio non servì più solo per ricercare i carri. Lo sviluppo iniziale degli anni 70 -80 del sistema inizialmente non apportò particolari innovazioni al servizio anonimo, rivolto ad altrettanto utenza anonima. Solo più tardi incominciò ad essere realizzato un trasporto personalizzato e sempre più rivolto a soddisfare le esigenze del cliente. Anche se la soluzione alle problematiche dei trasporti ferroviari iniziò a prendere spunto dalla ricerca operativa non raggiunse quei miglioramenti al trasporto ferroviario dei carri che si sarebbero potuti ottenere già allora.