Estetica contestuale: differenze tra le versioni

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Con '''[[w:Aristotele|Aristotele]]''' tocca limiti oltre i quali ancora oggi poco ci si è inoltrati.
 
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== Scrittura mediata e scrittura immediata ==
 
 
Se il primo, Socrate, rielabora e presenta le teorie del primo, divenendo a sua volte fonte e punto di riferimento, specie in absentia auctoris, ossia una volta persa la voce stessa dell’autore, allora il secondo, Platone, diviene in pratica un autore che contenga anche il primo: un '''metautore'''.
Se il primo, '''[[Socrate|Socrate]]''', rielabora e presenta le teorie del primo, divenendo a sua volta fonte e punto di riferimento, specie in absentia auctoris, ossia una volta persa la voce stessa dell’autore, allora il secondo, Platone, diviene in pratica un autore che contenga anche il primo: un '''metautore'''.
 
Quando poi si conservi l’originale, come in larga parte della poesia epica, o in parte della poesia comica, si tratta non di sostituzione d’una voce ad un’altra, come fra maestri e discepoli, ma di emulazione in sede tematica e stilistica.
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Ma una relazione scolastica non è solo avvertire le ‘corrispondenze’ che [[w:Foscolo|Foscolo]] o [[w:Baudelaire|Baudelaire]] coglievano fra gli elementi dell’universo.
 
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== Relazione o commento ==
 
 
Occorre, per redigere un commento, una relazione su una poesia, un brano di letteratura, un’opera più ampia come una tragedia, una commedia, un poema, leggere molto attentamente l’opera, cercando di cogliere i vari piani del racconto, per comprendere quale sia il livello dei fatti e quello delle idee.
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Naturalmente.
 
 
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== Qui studet optatam cursu contingere metam...==
 
'''qui studet optatam cursu contingere metam, multa tulit fecitque puer, sudavit et alsit...'''
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Le osservazioni sullo stile possono essere relative a brani scelti dal lettore.
Leggendo, si annoteranno figure retoriche interessanti.
 
 
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== Strutture paratattiche, ipotattiche e Funzioni linguistiche ==
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Indicazioni sulle modalità dello stile e loro corrispondenza con argo/menti, temi e idee: po/ètica
 
 
tendenze paratattiche e ipotattiche
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== tendenze paratattiche e ipotattiche ==
 
 
funzioni linguistiche determinate dalle finalità intenzionali dei personaggi e dalla loro posizione di accettazione o rinuncia di una o delle / realtà, ovvero di rinuncia e cambiamento o di accettazione impegnata o evasiva.
 
Uso della figura retorica e del tòpos...ovvero del leit motiv.
 
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== Platone ==
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Il mito trasformava quel dio\eroe\situazione in un monito, un didàskalos èpos, un raccontare edificante ed educativo, tanto che con il tempo diveniva indipendente ed autonomo rispetto ad esso.
 
 
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== La parola ==
 
 
'''Epos, mythos e lògos'''.
 
Ma siamo proprio sicuri che la parola sia un attributo assolutamente 'umano'?
 
Nella [[Bibbia|Bibbia]], intesa come uno dei più antichi documenti riguardanti le vicende umane, un '''serpente''' parla ad Eva.
Ma siamo proprio sicuri che sia un attributo assolutamente 'umano'?
 
Ed Eva gli risponde, a dire il vero con qualche rischio, persino.
Nella [[Bibbia|Bibbia]] un serpente parla ad Eva.
Ed Eva gli risponde.
 
Come poteva mai, sia pure nella finctio phàbulae, nella finzione del racconto fantastico, la prima donna già parlare e addirittura fare la stessa cosa un rettile?
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In effetti, tutte le cose, gli animali, le piante 'parlano', hanno un proprio linguaggio, diverso, lontano nella tecnica e nella forma, ma pur sempre un linguaggio.
 
Parlare vuol dire '''esprimere un'emozione, un'idea, un concetto non necessariamente con un sistema complesso e strutturato come quello linguistico''' che [[w:Sausurre|Sausurre]] ci va spiegando con le sue teorie linguistichesu langue e parole.
 
Per questo motivo, potremmo sospettare che il [[w:linguaggio|linguaggio]] sia in effetti sempre esistito, il '''linguaggio universale''', visto che la memoria umana di per sé applica alla conoscenza le tecniche del linguaggio ordinario, '''trasformando un oggetto, una persona, un'idea''' in '''un'entità impalpabile grafica e fonica paragonabile ad un nucleo simbolico astratto'''.
 
Quando è nato il '''linguaggio''' come noi lo intendiamo, con suoni e parole, successivamente ordinati grammaticalmente e sintatticamente, è stato perché qualcuno ha intenzionalmente legato dei suoni a certi significati ed ha convinto altri a fare altrettanto rispettando suoni omologhi corrispondenti a significati analoghi.
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Se non esistesse una capacità universale di comunicare, come farebbe il neonato a far capire così bene certe sue esigenze, e le piante a comunicarci sensazioni ed emozioni, ed il Sole a renderci note certe transitorie atmosfere della giornata?
 
'''Ma poi un giorno alcuni mercanti della [[w:Mesopotamia|Mesopotamia]] che avevano l'esigenza di controllare le merci escogitano un gruppo di segni dei quali si serviranno per catalogare i pezzi e le unità di derrata.'''
 
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E da quell'espediente è nato l'[[w:alfabeto|alfabeto]] greco, figlio del fenicio, e quello cumano, etrusco, osco, romano, cirillico ...
 
 
== Ideogrammi della Mesopotamia ==
 
 
'''Ma poi un giorno alcuni mercanti della [[w:Mesopotamia|Mesopotamia]] che avevano l'esigenza di controllare le merci escogitano un '''gruppo di segni''' dei quali si serviranno per catalogare i pezzi e le unità di derrata.'''
 
'''E da quell'espediente è nato l'[[w:alfabeto|alfabeto]] greco, figlio del fenicio, e quello cumano, etrusco, osco, romano, cirillico...'''
 
 
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== La Legge della Casa - Oikos nomos ==
 
 
[[w:Economia|Economia]].
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'Ma Platone dice altro nella Repubblica, a proposito dell'Arte, della Poesia.
 
'''E' inutile nella pòlis il poeta frivolo, quello che nelle sue opere non insegna, non mostra, non ammonisce.'''
 
Ecco farsi avanti nel pensatore greco l'aspetto, se non proprio commerciale, in buona parte 'politico', civile, utilitaristico ed utilitaristico della cultura, dell'arte.
 
Si direbbe anticipato il concetto gramsciano di calligrafismo e contenutismo e la distinzione fra
un intellettuale figlio della sua classe sociale, organico, al suo servizio, ed uno invece tradizionale, disimpegnato o meno, a seconda delle opportune convenienze.
 
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E' divenuto famoso il termine 'crociano' per indicare l'atteggiamento dell'intellettuale per nulla compromesso con aspetti e problemi di struttura, pratici, materiali, in quanto per [[w:Benedetto Croce|Benedetto Croce]] la Poesia, l'Arte, non si deve confondere con il pratico, ma deve seguire il senso dell'intuizione e della contemplazione estetica.
 
== Arte e Pòlis da Platone a Gramsci ==
Poesia e struttura, appunto, sono i binari dell'arte\poesia.
 
 
Si direbbe anticipato il '''concetto gramsciano di calligrafismo e contenutismo''' e la distinzione fra un '''intellettuale''' figlio della sua classe sociale, al suo servizio, '''organico''', ed uno invece tradizionale, disimpegnato o meno, a seconda delle opportune convenienze.
 
E' divenuto famoso il termine 'crociano' per indicare l'atteggiamento dell'intellettuale per nulla compromesso con aspetti e problemi di struttura, pratici, materiali, in quanto per '''[[w:Benedetto Croce|Benedetto Croce]]''' la Poesia, l'Arte, non si deve confondere con il pratico, ma deve seguire il senso dell'intuizione e della contemplazione estetica.
 
'''Poesia e struttura''', appunto, sono i binari dell'arte\poesia.
 
E' struttura tutto quanto si versa nel mare della materia: economia, storia.
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All'interno della poesia stessa è possibile vedere in opera questa dicotomia.
 
La teoria platonica della '''utilità dell'arte''' fu ripresa e sviluppata da un suo allievo: '''[[w:Aristotele|Aristotele]]'''.
 
Nella '''Poetica''' questo grande studioso formula la teoria suggestiva della natura terapeutica dell'arte in generale, del teatro e più specificatamente tragico in particolare.
 
 
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== Càtharsis ==
 
Nella Poetica questo grande studioso formula la teoria suggestiva della natura terapeutica dell'arte in generale, del teatro e più specificatamente tragico in particolare.
 
Assistendo allo spettacolo tragico lo spettatoreche sia incline alla commozione viene spinto a rinunciare agli eventuali atteggiamenti pericolosamente irrazionali e passionali della vita sua precedente ed a intraprendere un itinerario di vita più retto e cònsono alle convenzioni della pòlis, al '''contesto''' ambiente.
 
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E' la teoria della natura catartica del[[w:teatro|teatro]] tragico e dell' [[w:Arte|Arte]] in generale.
 
E' la teoria della '''natura catartica del[[w:teatro|teatro]] tragico e dell' [[w:Arte|Arte]] in generale'''.
 
L'arte quindi, la [[w:Poesia|Poesia]], non sarebbero attività in sé e per sé, ludiche in senso limitato e restrittivo, edonistiche, capaci solo di distrarre dai problemi, ma assumerebbero un vero '''ruolo politico e sociale''' quali '''fattori catastematici''', ossia '''rasserenatori''', come sarebbero stati definiti successivamente dagli epicurei i piaceri non dannosi, o '''catartici''', purificatori delle coscienze e capaci di migliorare i comportamenti sociali.
 
 
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== La metriòtes e il piacere catastematico ==
 
L'arte quindi, la [[w:Poesia|Poesia]], non sarebbero attività in sé e per sé, ludiche in senso restrittivo, edonistiche, capaci solo di distrarre dai problemi, ma assumerebbero un vero ruolo politico e sociale quali '''fattori catastematici''', ossia '''rasserenatori''', come sarebbero stati definiti successivamente dagli epicurei i piaceri non dannosi.
 
La '''metriòtes''', la misura, la temperanza, il 'modus in rebus' di [[w:Quinto Orazio Flacco|Quinto Orazio Flacco]] e degli [[w:Epicurei|Epicurei]], epicurea, era la virtù precipua per Aristotele, e lo sarà per gli allievi di [[w:Epicuro|Epicuro]].
 
Attraverso la moderazione, da cui l'est modus in rebus di Orazio, appunto, si ottiene quella vita serena, priva di eccessi e dei fastidi anche gravi che ne conseguono, praticando appunto quelle attività gradevoli ed utili che sono definibili come '''catastematiche''', ossia capaci di rasserenare.
 
Il piacere deve essere appunto 'catastematico' se non vogliamo che da esso scaturiscano complicazioni anche dolorose.
 
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Continua in '''[[Estetica contestuale 2|Estetica contestuale 2]]'''.
 
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