Antologia ebraica/Dalle Profondità: differenze tra le versioni

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Gli '''[[w:Oracoli sibillini|Oracoli sibillini]]''' (latino: ''Oracula Sibyllina''), talvolta detti '''Pseudo-sibillini''', sono 12 libri<ref>Numerati I-VIII e XI-XIV.</ref> in [[w:lingua greca antica|greco]] di contenuto assai eterogeneo, scritti in [[w:esametri|esametri]] e contenenti varie [[w:profezia|profezie]] circa eventi storici futuri; prendono il nome dai [[w:Libri sibillini|Libri sibillini]].
 
Generalmente catalogati tra gli [[w:apocrifi dell'Antico Testamento|apocrifi dell'Antico Testamento]], sono suddivisibili in due parti in base al loro contenuto: giudaico-ellenistico quello più antico, giudaico-cristiano quello più recente. Il loro nucleo originario (libri 3-5) fu composto tra il II e il I secolo [[w:p.e.v.|p.e.v.]], ed è da mettere probabilmente in relazione con le comunità della [[w:diaspora|diaspora]] ebraica in Egitto; il testo originario fu poi rielaborato e ampliato in ambiente cristiano, tra il I e il VI secolo,<ref>Liliana Rosso Ubigli, ''Oracoli sibillini libro III'', in Paolo Sacchi (a cura di), ''Apocrifi dell'Antico Testamento'', vol. 3, Brescia, Paideia, 1999, p. 390.</ref> con evidente scopo apologetico. La traduzione qui riportata è estratta e redatta dal testo di [[w:Alberto Pincherle (storico)|Alberto Pincherle]] (1922).
 
;Composizione<nowiki>:</nowiki>
Il contenuto degli ''Oracoli'' è stato definito «una straordinaria miscellanea il cui contenuto rispecchia una varietà di dottrine, assimilando le caratteristiche della letteratura profetica orientale e della cultura ellenistica».<ref>{{cita|Monaca|p. 5}}.</ref>
 
Il nucleo più antico è infatti il risultato della rielaborazione delle collezioni di oracoli attribuiti alle [[w:Sibille|Sibille]], che tanta fortuna avevano presso il mondo ellenistico-romano; gli oracoli furono prodotti a scopo propagandistico, in modo che ne fosse esaltato il senso apocalittico e che potessero convogliare un messaggio monoteistico e messianico. Questo nucleo, infatti, è riconducibile al mondo culturale ebraico di [[w:Alessandria d'Egitto|Alessandria d'Egitto]], dove gli Ebrei della diaspora vissero a contatto con la cultura ellenistica, a partire dal III secolo p.e.v. o dalla prima metà del II secolo p.e.v.<ref>H.R. Drobner, ''Patrologia'', Piemme, 1998, p. 95.</ref>
 
Successivamente il materiale fu rielaborato in ambiente cristiano, adattando le profezie giudaiche (profezie apocrife) in modo che prefigurassero l'avvento del Cristianesimo (come avvenuto nel caso della reinterpretazioni delle profezie dell'Antico Testamento all'interno dei vangeli canonici). La Sibilla, in particolare la [[w:Sibilla Eritrea|Sibilla Eritrea]], diventa dunque un'occasionale ''medium'' per la trasmissione delle profezie ispirate da Dio.
 
I primi otto libri furono raccolti insieme da un autore anonimo, che compose anche il ''Prologo'', il cui intervento si fa risalire al VI secolo.<ref name=Mon19>{{cita|Monaca|p. 19}}.</ref>
 
I libri più antichi sono quelli attualmente numerati come III, IV e XI; successivamente furono composti i libri I e II, collocati prima dei precedenti in quanto fanno riferimento alle fasi della creazione del mondo. Un gruppo a parte è costituito dai libri XI-XIV, nei quali si nota una fusione di temi escatologici-apocalittici con un carattere prevalentemente storico. A partire dall'antichità fino all'epoca romana, gli oracoli riportano eventi, storici o inventati, riconducibili a eventi luttuosi che colpiscono coloro che si oppongono al popolo scelto da Dio; in particolare sono evidenziate le difficoltà incontrate dai Romani, di cui viene sottolineata l'ostilità nei confronti degli Ebrei e la contrapposizione tra il loro dominio e il Regno del Figlio di Dio.<ref name=Mon19 />
La data e il luogo di composizione dei libri che compongono gli ''Oracoli'' sono i seguenti:<ref>Mariangela Monaca, ''Oracoli sibillini'', Città Nuova, 2008, p. 30.</ref>
 
{| class="wikitable sortable" style="text-align:center"
|-
!Libro!!Ambiente di composizione!!Data
|-
| I e II
| giudaico e cristiano
| tra il 50 [[w:p.e.v.|p.e.v.]] e il 70 [[w:e.v.|e.v.]]
|-
| '''III'''
| giudaico (cfr. testo di seguito)
| 163-140 p.e.v. (nucleo originario)<br />dopo il 31 p.e.v. (seconda fase)<br />I secolo e.v. (terza fase)
|-
| '''[[Antologia ebraica/Davanti a Dio|IV]]'''
| giudaico (cfr. [[Antologia ebraica/Davanti a Dio|testo Cap. 8]])
| dopo l'80 e.v.
|-
| '''[[Antologia ebraica/Genitori e Figli|V]]'''
| giudaico, con interpolazioni cristiane (cfr. [[Antologia ebraica/Genitori e Figli|testo Cap. 9]])
| I/II secolo e.v. (nucleo originario)<br />epoca adrianea o [[w:Marco Aurelio|aureliana]] (interpolazioni)
|-
| VI e VII
| cristiano
| II-III secolo e.v.
|-
| VIII
| giudaico/cristiano
| tra l'epoca aureliana e il III secolo
|-
| XI
| giudaico
| dopo il 19 p.e.v.
|-
| XII
| giudaico
| epoca di [[w:Massimino il Trace|Massimino il Trace]] (235-238)
|-
| XIII
| giudaico
| epoca di [[w:Gallieno|Gallieno]] (253-268)
|-
| XIV
| giudaico
| rielaborato prima della conquista araba di Alessandria (646)
|-
|}
 
== Libro III ==