Antologia ebraica/Genitori e Figli: differenze tra le versioni
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Sono affranta, io, la tre volte sventurata, di contenere
nell'animo una profezia crudele, e l'inno ispirato degli
oracoli; io, la sorella d'
alla base del tuo tempio molto compianto si precipiteranno
le
allor quando il Nilo percorrerà tutta la terra d'Egitto,
fino a sedici cubiti, così da bagnare coi flutti e inafifìare
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così che anch'Egli lo stesso amatore del fulmine ti
chiamerà dall'alto del cielo a gran voce: O potente
mortali, [tu piangerai moltissimo, superba e sfortunata,
così che ti oda l'Eterno Dio Immortale tra le nuvole].
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Un grand'uomo di fra gli Etiopi distruggerà Siene. Gli
tu piangerai; un uomo di grande potenza ti abbatterà.
E chi esporrà i tuoi destini, o Libia miserabile?
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abitato.
E allora irato Dio immortale abitante nell'etere dal
vece d' inverno vi sarà estate in quel tempo ; e allora▼
cielo manderà l'uragano contro la sommità impura. Invece
i mortali avranno un gran panico. Il Tonante dall'alto
distruggerà tutti gli svergognati, con tuoni e con
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E tu Ierapoli, sola terra sposata a Plutone, avrai quel che
desiderasti di avere, un luogo di molte lagrime, tu,
seppellita nella terra presso la corrente del
Tripoli cresciuta sulla roccia presso le acque del Meandro,
assegnata dalla sorte alle onde notturne sotto
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Che io non voglia prendere la terra vicina di Febo;
un uragano dall'alto distruggerà la effemminata Mileto,
perchè essa prese il perfido canto di Febo
studio degli uomini e la sapiente volontà
Padre di tutte le cose, alla delicata fruttifera
terra, la grande Giudea, affinchè vediamo i tuoi giùdizi;
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indifferenza un Dio senz'anima fuori dalla terra oscura,
né di pietra, e non venerò un ornamento d'oro,
inganno delle anime
di tutti i viventi, ai quali diede il respiro, con
santi sacrifici ed ecatombi; ora lo distrusse e lo
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Ma quando gli Etiopi, abbandonando la tribià senza
vergogna
terra d'Egitto, cominceranno la malvagità, affinchè
si compiano tutte le ultime cose. Poiché essi distruggeranno
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al giovine (nuovo — appena sorto) Toro;
il Toro strappò a Capricorno il giorno del ritorno; Orione tolse alla
Libra il potersi fermare mai
(Ariete) mutò il Fato dei Gemelli; la Pleiade non
splendette più; il Dragone respinse la Cintura;
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terribile Leone ed il cane sdrucciolò dalla fiamma del
Sole; ma la forza del potente Risplendente (Brillante)
fece bruciare Acquario. Sorse
i combattenti, nella sua ira li scagliò a testa in giù sulla
Terra. Ed essi gettati rapidamente nell'acqua dell'Oceano,
bruciarono tutta la terra; il cielo restò senza stelle.
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