Antologia ebraica/Destino di Israele: differenze tra le versioni

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*''Tre compagni di Daniele nella fornace''
1 Il re Nabucodonosor fece una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei cubiti, e la collocò nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. <br/>2 Poi il re Nabucodonosor fece convocare i satrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giureconsulti, i magistrati e tutte le autorità delle province perché venissero all'inaugurazione della statua che egli aveva fatto erigere. <br/>3 Allora i satrapi, i prefetti e i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giureconsulti, i magistrati e tutte le autorità delle province vennero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodonosor aveva fatto erigere. Tutti stavano in piedi davanti alla statua eretta da Nabucodonosor. <br/>4 Allora l'araldo gridò forte: «A voi, gente di ogni popolo, nazione e lingua, si ordina quanto segue: <br/>5 nel momento in cui udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, vi inchinerete e adorerete la statua d'oro che il re Nabucodonosor ha fatto erigere. <br/>6 Chi non si inchina per adorare, sarà immediatamente gettato in una fornace ardente». <br/>7 Non appena tutti i popoli ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio e di ogni specie di strumenti, gli uomini di ogni popolo, nazione e lingua si inchinarono e adorarono la statua d'oro che il re Nabucodonosor aveva fatto erigere.<br/>
8 In quello stesso momento, alcuni Caldei si fecero avanti e accusarono i Giudei, <br/>9 dicendo al re Nabucodonosor: «O re, possa tu vivere per sempre! <br/>10 Tu hai decretato, o re, che chiunque ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti deve inchinarsi per adorare la statua d'oro. <br/>11 Chiunque non s'inchina e non adora deve essere gettato in una fornace ardente. <br/>12 Ora ci sono dei Giudei, ai quali tu hai affidato l'amministrazione della provincia di Babilonia, cioè Sadrac, Mesac e Abed-Nego, che non ti danno ascolto, non adorano i tuoi dèi e non s'inchinano alla statua d'oro che tu hai fatto erigere».<br/>
13 Allora Nabucodonosor, irritato e furioso, ordinò che gli portassero Sadrac, Mesac e Abed-Nego; questi furono condotti alla presenza del re. <br/>14 Nabucodonosor disse loro: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, è vero che non adorate i miei dèi e non vi inchinate davanti alla statua d'oro che io ho fatto erigere? <br/>15 Ora, appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, siate pronti a inchinarvi per adorare la statua che io ho fatta; ma se non la adorerete, sarete immediatamente gettati in una fornace ardente; e quale Dio potrà liberarvi dalla mia mano?»<br/>
16 Sadrac, Mesac e Abed-Nego risposero al re: «O Nabucodonosor, noi non abbiamo bisogno di darti risposta su questo punto. <br/>17 Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. <br/>18 Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere».<br/>
19 Allora Nabucodonosor s'infuriò e l'espressione del suo viso mutò completamente nei riguardi di Sadrac, Mesac e Abed-Nego. Egli ordinò che si arroventasse la fornace sette volte più del solito; <br/>20 poi ordinò agli uomini più vigorosi del suo esercito di legare Sadrac, Mesac e Abed-Nego, e di gettarli nella fornace ardente. <br/>21 Allora i tre uomini furono legati con le loro tuniche, le loro vesti, i loro mantelli e tutti i loro indumenti e furono gettati in mezzo alla fornace ardente. <br/>22 Poiché l'ordine del re era perentorio e la fornace era arroventata, il calore uccise gli uomini che avevano gettato Sadrac, Mesac e Abed-Nego nel fuoco. <br/>23 E questi tre uomini, Sadrac, Mesac e Abed-Nego, caddero legati in mezzo alla fornace ardente.<br/>
24 Allora il re Nabucodonosor fu spaventato e andò in gran fretta a dire ai suoi consiglieri: «Non erano tre, gli uomini che abbiamo legati e gettati in mezzo al fuoco ardente?» Quelli risposero e dissero al re: «Certo, o re!» <br/>25 «Eppure», disse ancora il re, «io vedo quattro uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senza avere sofferto nessun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio degli dèi. <br/>26 Nabucodonosor si avvicinò alla bocca della fornace ardente e disse: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, servi del Dio altissimo, venite fuori!» E Sadrac, Mesac e Abed-Nego uscirono dal fuoco.<br/>
27 I satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re si radunarono, osservarono quegli uomini e videro che sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere e che neppure un capello del loro capo era stato bruciato, che le loro tuniche non erano alterate e che essi non avevano neppure odore di fuoco. <br/>28 Nabucodonosor prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-Nego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi che hanno confidato in lui, hanno trasgredito l'ordine del re, hanno esposto i loro corpi per non servire né adorare alcun altro Dio che il loro. <br/>29 Perciò ordino quanto segue: Chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dirà male del Dio di Sadrac, Mesac e Abed-Nego, sia fatto a pezzi e la sua casa ridotta in un letamaio; perché non c'è nessun altro dio che possa salvare in questo modo». <br/>30 Allora il re fece prosperare Sadrac, Mesac e Abed-Nego nella provincia di Babilonia.
 
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*''Il grande albero, sogno di Nabucodonosor, spiegato da Daniele''
1 Il re Nabucodonosor, alle genti di ogni popolo, nazione e lingua, che abitano su tutta la terra: Pace e prosperità vi siano date in abbondanza.<br/>
2 Mi è parso bene di far conoscere i segni e i prodigi che il Dio altissimo ha fatto per me. 3 Come sono grandi i suoi segni! Come sono potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione.<br/>
4 Io, Nabucodonosor, ero tranquillo in casa mia e felice nel mio palazzo. <br/>5 Ebbi un sogno che mi spaventò. I pensieri che mi assalivano mentre ero a letto e le visioni del mio spirito mi riempirono di terrore. <br/>6 Ordinai, perciò, di condurre in mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi dessero l'interpretazione del sogno. <br/>7 Allora vennero i magi, gl'incantatori, i Caldei e gli astrologi; io raccontai loro il sogno, ma essi non poterono darmene l'interpretazione. <br/>8 Infine si presentò davanti a me Daniele, detto Baltazzar, dal nome del mio dio, e nel quale è lo spirito degli dèi santi, e io gli raccontai il sogno: <br/>9 «Baltazzar, capo dei magi, io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti mette in difficoltà. Ecco le visioni che ho avuto nel sogno: tu dammi la loro interpretazione. <br/>10 Queste sono le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto: Io guardavo, ed ecco in mezzo alla terra c'era un albero la cui altezza era grande. <br/>11 L'albero era diventato alto e robusto, la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra. <br/>12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto era così abbondante che tutti potevano nutrirsene. Le bestie dei campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura si nutriva del suo frutto. <br/>13 Nelle visioni che ebbi, mentre ero a letto, vidi uno dei santi veglianti scendere dal cielo <br/>14 e gridare con forza: "Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami! <br/>15 Però, lasciate in terra il ceppo e le sue radici, ma legati con catene di ferro e di bronzo, tra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e, come gli animali, abbia in sorte l'erba della terra. <br/>16 Gli sia cambiato il cuore; invece di un cuore umano, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi. <br/>17 Questa è la decisione dei veglianti e la sentenza proviene dai santi, affinché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole, e vi innalza il più misero degli uomini". <br/>18 Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Baltazzar, dammene l'interpretazione, perché nessuno dei saggi del mio regno è in grado di darmela; ma tu puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te».<br/>
19 Allora Daniele, detto Baltazzar, rimase per un momento sbigottito e i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re gli disse: «Baltazzar, il sogno e l'interpretazione non ti spaventino!» Baltazzar rispose e disse: «Mio signore, il sogno si avveri per i tuoi nemici, e la sua interpretazione per i tuoi avversari! <br/>20 L'albero che il re ha visto e che era diventato alto e robusto al punto che la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità della terra; <br/>21 l'albero dal fogliame bello, dal frutto abbondante in grado di nutrire tutti, sotto il quale si riparavano le bestie dei campi e tra i cui rami abitavano gli uccelli del cielo, <br/>22 sei tu, o re! Tu sei diventato grande e potente: la tua grandezza giunge fino al cielo e il tuo dominio si estende fino alle estremità della terra. <br/>23 Poi il re ha visto un santo vegliante che scendeva dal cielo e diceva: "Abbattete l'albero e distruggetelo, però lasciate in terra il ceppo e le sue radici, legati con catene di ferro e di bronzo, fra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui sette tempi". <br/>24 Questa è l'interpretazione, o re; è un decreto dell'Altissimo, che sarà eseguito sul re, mio signore: <br/>25 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l'erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole. <br/>26 Quanto poi all'ordine di lasciare il ceppo con le radici dell'albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, dopo che avrai riconosciuto che il dominio appartiene al cielo. <br/>27 Perciò, o re, accetta il mio consiglio! Metti fine ai tuoi peccati praticando la giustizia, e alle tue iniquità mostrando compassione verso gli afflitti. Forse, la tua prosperità potrà essere prolungata».<br/>
28 Tutto questo avvenne al re Nabucodonosor. <br/>29 Dodici mesi dopo, mentre passeggiava sul terrazzo del palazzo reale di Babilonia, <br/>30 il re disse: «Non è questa la grande Babilonia che io ho costruita come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?» <br/>31 Il re aveva ancora la parola sulle labbra, quando una voce venne dal cielo e disse: «Sappi, o re Nabucodonosor, che il tuo regno ti è tolto; <br/>32 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare erba come ai buoi, e passeranno sette tempi sopra di te, finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole». <br/>33 Nello stesso istante quella parola si adempì su Nabucodonosor. Egli fu scacciato di mezzo agli uomini, mangiò l'erba come i buoi, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, i capelli gli crebbero come le penne delle aquile e le sue unghie diventarono come quelle degli uccelli.<br/>
34 Alla fine di quei giorni, io, Nabucodonosor, alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me. Benedissi l'Altissimo, lodai e glorificai colui che vive in eterno: il suo dominio è un dominio eterno e il suo regno dura di generazione in generazione. <br/>35 Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?» <br/>36 In quel tempo la ragione tornò in me; la gloria del mio regno, la mia maestà e il mio splendore mi furono restituiti; i miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono, io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu superiore a quella che avevo prima. <br/>37 Ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perché tutte le sue opere sono vere e le sue vie giuste, ed egli ha il potere di umiliare quelli che procedono con superbia.
 
== 5 ==
*''Il banchetto di Baldassar; Babilonia conquistata''
1 Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza. <br/>2 Mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che portassero i vasi d'oro e d'argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere. <br/>3 Allora furono portati i vasi d'oro che erano stati presi nel tempio, nella casa di Dio, che era in Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere. <br/>4 Bevvero il vino e lodarono gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.<br/>
5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere, di fronte al candeliere, sull'intonaco della parete del palazzo reale. Il re vide quel pezzo di mano che scriveva. <br/>6 Allora il re cambiò colore e i suoi pensieri lo spaventarono; le giunture dei suoi fianchi si rilassarono e le sue ginocchia cominciarono a sbattere l'una contro l'altra. <br/>7 A voce alta il re gridò che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi, e il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno». <br/>8 Allora entrarono tutti i saggi del re, ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l'interpretazione al re. 9 Allora il re Baldassar fu preso da grande spavento, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati.<br/>
10 La regina udì le parole del re e dei suoi grandi, ed entrata nella sala del banchetto disse: «Vivi in eterno, o re! I tuoi pensieri non ti spaventino e non ti facciano impallidire! <br/>11 C'è un uomo, nel tuo regno, in cui è lo spirito degli dèi santi. Già al tempo di tuo padre si trovava in lui una luce, un'intelligenza e una saggezza pari alla saggezza degli dèi; e il re Nabucodonosor, tuo padre, lo fece capo dei magi, degli incantatori, dei Caldei e degli astrologi; <br/>12 poiché in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzar, fu trovato uno spirito straordinario, conoscenza, intelligenza e la facoltà di interpretare i sogni, di spiegare enigmi e di risolvere questioni difficili. Si chiami dunque Daniele ed egli darà l'interpretazione».<br/>
13 Allora Daniele fu introdotto alla presenza del re e il re gli disse: «Sei tu Daniele, uno dei Giudei che il re mio padre condusse qui in esilio dalla Giudea? <br/>14 Io ho sentito dire che tu possiedi lo spirito degli dèi, che in te si trova luce, intelligenza e saggezza straordinaria. <br/>15 Poco fa sono stati introdotti davanti a me i saggi e gli incantatori per leggere questa scrittura e darmene l'interpretazione, ma non ne sono stati capaci. <br/>16 Però ho sentito dire che tu sai dare interpretazioni e risolvere questioni difficili; ora, se puoi leggere questo scritto e farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo nel governo del regno».<br/>
17 Allora Daniele rispose al re e disse: «Serba i tuoi doni per te e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò lo scritto al re e gliene darò l'interpretazione. <br/>18 O re, il Dio altissimo aveva dato regno, grandezza, gloria e maestà a tuo padre Nabucodonosor. <br/>19 Per questa grandezza che Dio gli aveva dato, le genti di ogni popolo, nazione e lingua temevano e tremavano alla sua presenza. Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva. <br/>20 Ma quando il suo cuore divenne orgoglioso e il suo spirito s'indurì fino a diventare tracotante, il re fu deposto dal suo trono e gli fu tolta la sua gloria; <br/>21 fu scacciato di mezzo agli uomini e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie. Abitò con gli asini selvatici, gli fu dato da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché non riconobbe che il regno degli uomini appartiene al Dio altissimo, il quale vi stabilisce sopra chi vuole. <br/>22 E tu, Baldassar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo, <br/>23 ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Ti sono stati portati i vasi della casa di Dio e in essi avete bevuto tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine; tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie. <br/>24 Perciò egli ha mandato quel pezzo di mano che ha tracciato quello scritto. <br/>25 Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, U-Parsin. <br/>26 Questa è l'interpretazione delle parole: Mené, Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine; <br/>27 Téchel, tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante. 28 Perès, il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani».<br/>
29 Allora, per ordine di Baldassar, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu proclamato terzo nel governo del regno.<br/>
30 In quella stessa notte Baldassar, re dei Caldei, fu ucciso 31 e Dario il Medo ricevette il regno all'età di sessantadue anni.
 
== 6 ==
*''Daniele nella fossa dei leoni''
1 Parve bene a Dario di affidare l'amministrazione del suo regno a centoventi satrapi distribuiti in tutte le province del regno. <br/>2 Sopra di loro nominò tre capi, uno dei quali era Daniele, perché i satrapi rendessero conto a loro e il re non dovesse soffrire alcun danno. <br/>3 Questo Daniele si distingueva tra i capi e i satrapi, perché c'era in lui uno spirito straordinario; il re pensava di stabilirlo sopra tutto il suo regno.<br/>
4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un'occasione per accusare Daniele circa l'amministrazione del regno, ma non potevano trovare alcuna occasione né alcun motivo di riprensione, perché egli era fedele e non c'era in lui alcuna mancanza da potergli rimproverare. <br/>5 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non avremo nessun pretesto per accusare questo Daniele, se non lo troviamo in quello che concerne la legge del suo Dio». <br/>6 Allora capi e satrapi vennero tumultuosamente presso il re e gli dissero: «Vivi in eterno, o re Dario! <br/>7 Tutti i capi del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati perché il re promulghi un decreto e imponga un severo divieto: chiunque, per un periodo di trenta giorni, rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. <br/>8 Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché sia immutabile conformemente alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile».<br/>
9 Il re Dario quindi firmò il decreto e il divieto.<br/>
10 Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima. <br/>11 Allora quegli uomini accorsero in fretta e trovarono Daniele che pregava e invocava il suo Dio. <br/>12 Poi si recarono dal re e gli ricordarono il divieto reale: «Non hai tu decretato che chiunque per un periodo di trenta giorni farà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?» Il re rispose e disse: «Così ho stabilito secondo la legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile». <br/>13 Allora quelli ripresero la parola e dissero al re: «Daniele, uno dei deportati dalla Giudea, non tiene in nessun conto né te, né il divieto che tu hai firmato, o re, ma prega il suo Dio tre volte al giorno».<br/>
14 Udito questo, il re ne fu molto addolorato; si mise in animo di liberare Daniele e fino al tramonto del sole fece di tutto per salvarlo. <br/>15 Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: «Sappi, o re, che la legge dei Medi e dei Persiani vuole che nessun divieto o decreto promulgato dal re venga mutato». <br/>16 Allora il re ordinò che Daniele fosse preso e gettato nella fossa dei leoni. E il re parlò a Daniele e gli disse: «Il tuo Dio, che tu servi con perseveranza, sarà lui a liberarti». <br/>17 Poi fu portata una pietra e fu messa sull'apertura della fossa; il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché nulla fosse mutato riguardo a Daniele.<br/>
18 Allora il re ritornò al suo palazzo e digiunò tutta la notte; non fece venire nessuna delle concubine e non riuscì a dormire. <br/>19 La mattina il re si alzò molto presto, appena fu giorno, e si recò in fretta alla fossa dei leoni. <br/>20 Quando fu vicino alla fossa, chiamò Daniele con voce angosciata e gli disse: «Daniele, servo del Dio vivente! Il tuo Dio, che tu servi con perseveranza, ha potuto liberarti dai leoni?» <br/>21 Daniele rispose al re: «Vivi per sempre, o re! <br/>22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni; essi non mi hanno fatto nessun male perché sono stato trovato innocente davanti a lui; e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male». <br/>23 Allora il re fu molto contento e ordinò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa; Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovò su di lui nessuna ferita, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio. <br/>24 Per ordine del re, gli uomini che avevano accusato Daniele furono presi e gettati nella fossa dei leoni con i loro figli e le loro mogli. Non erano ancora giunti in fondo alla fossa, che i leoni si lanciarono su di loro e stritolarono tutte le loro ossa.<br/>
25 Allora il re Dario scrisse alle genti di ogni popolo, nazione e lingua che abitavano su tutta la terra: «Pace e prosperità vi siano date in abbondanza! <br/>26 Io decreto che in tutto il territorio del mio regno si tema e si rispetti il Dio di Daniele, perché è il Dio vivente che dura in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. <br/>27 Egli libera e salva, fa segni e prodigi in cielo e in terra. È lui che ha liberato Daniele dalle zampe dei leoni».<br/>
28 Daniele prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano.
 
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== 11 ==
*''Conflitto fra il regno del nord e quello del sud''
1 «Il primo anno del re Dario, il Medo, io ero presso di lui per sostenerlo e per difenderlo. <br/>2 Ora ti farò conoscere la verità. In Persia sorgeranno ancora tre re; poi il quarto diventerà molto più ricco di tutti gli altri e quando sarà diventato forte con le sue ricchezze, solleverà tutti contro il regno di Grecia. <br/>3 Allora sorgerà un re potente che dominerà sul grande impero e farà quello che vorrà. <br/>4 Ma appena si sarà affermato, il suo regno sarà infranto e sarà diviso verso i quattro venti del cielo; non apparterrà alla sua discendenza e non avrà una potenza pari a quella di prima; perché sarà smembrato e passerà ad altri, non ai suoi eredi.<br/>
1 «Il primo anno del re Dario, il Medo, io ero presso di lui per sostenerlo e per difenderlo. 2 Ora ti farò conoscere la verità.
5 Il re del mezzogiorno diventerà forte, ma uno dei suoi capi diventerà più forte di lui; dominerà, e il suo dominio sarà grande.<br/>
In Persia sorgeranno ancora tre re; poi il quarto diventerà molto più ricco di tutti gli altri e quando sarà diventato forte con le sue ricchezze, solleverà tutti contro il regno di Grecia. 3 Allora sorgerà un re potente che dominerà sul grande impero e farà quello che vorrà. 4 Ma appena si sarà affermato, il suo regno sarà infranto e sarà diviso verso i quattro venti del cielo; non apparterrà alla sua discendenza e non avrà una potenza pari a quella di prima; perché sarà smembrato e passerà ad altri, non ai suoi eredi.
6 Dopo diversi anni essi si alleeranno e la figlia del re del mezzogiorno verrà dal re del settentrione per fare un accordo. Lei non conserverà la forza del suo braccio e nemmeno la sua discendenza resisterà; sarà messa a morte assieme ai suoi seguaci, ai figli e al marito.<br/>
5 Il re del mezzogiorno diventerà forte, ma uno dei suoi capi diventerà più forte di lui; dominerà, e il suo dominio sarà grande.
7 Ma dalle sue radici sorgerà un rampollo che entrerà con un esercito nelle fortezze del re del settentrione, combatterà contro di lui e ne sarà vincitore. <br/>8 Egli porterà in Egitto come preda di guerra perfino i loro dèi, le loro immagini di metallo fuso e i loro preziosi arredi d'argento e d'oro; e per diversi anni si terrà lontano dal re del settentrione. <br/>9 Questi marcerà contro il re del mezzogiorno, poi tornerà nel suo paese.<br/>
6 Dopo diversi anni essi si alleeranno e la figlia del re del mezzogiorno verrà dal re del settentrione per fare un accordo. Lei non conserverà la forza del suo braccio e nemmeno la sua discendenza resisterà; sarà messa a morte assieme ai suoi seguaci, ai figli e al marito.
10 I suoi figli, però, scenderanno in guerra e raduneranno un esercito potente. Uno di essi avanzerà, e passando si spargerà come un torrente. Poi tornerà all'attacco e spingerà le ostilità fino alla fortezza del re del meridione. <br/>11 Il re del mezzogiorno si inasprirà, moverà guerra al re del settentrione, il quale arruolerà un grande esercito che sarà sconfitto dal re del mezzogiorno. <br/>12 Egli porterà via quella moltitudine e il suo cuore si gonfierà d'orgoglio; ma per quanto ne abbia abbattuto decine di migliaia, non per questo sarà più forte. <br/>13 Il re del settentrione arruolerà di nuovo una moltitudine più numerosa della prima; e dopo un certo numero di anni egli si farà avanti con un grosso esercito e con molto materiale. <br/>14 In quel tempo molti insorgeranno contro il re del mezzogiorno; degli uomini violenti fra il tuo popolo insorgeranno per dare compimento alla visione, ma cadranno. <br/>15 Il re del settentrione verrà, innalzerà dei bastioni e si impadronirà di una città fortificata. Né le forze del mezzogiorno né le truppe scelte avranno la forza di resistergli. <br/>16 L'invasore venuto contro il re del mezzogiorno farà ciò che gli piacerà, non essendovi chi possa resistergli, e si fermerà nel paese splendido, il quale sarà interamente in suo potere. <br/>17 Egli si proporrà di venire con le forze di tutto il suo regno, ma farà un accordo con il re del mezzogiorno: nella speranza di indebolire il suo regno, gli darà sua figlia per moglie; ma il piano non riuscirà e il paese non gli apparterrà. <br/>18 Poi si dirigerà verso le isole e ne prenderà molte; ma un generale farà cessare la sua arroganza e la farà ricadere addosso a lui. <br/>19 Poi il re si dirigerà verso le fortezze del paese, ma inciamperà, cadrà e non lo si troverà più.<br/>
7 Ma dalle sue radici sorgerà un rampollo che entrerà con un esercito nelle fortezze del re del settentrione, combatterà contro di lui e ne sarà vincitore. 8 Egli porterà in Egitto come preda di guerra perfino i loro dèi, le loro immagini di metallo fuso e i loro preziosi arredi d'argento e d'oro; e per diversi anni si terrà lontano dal re del settentrione. 9 Questi marcerà contro il re del mezzogiorno, poi tornerà nel suo paese.
20 Al posto suo sorgerà un re che manderà un esattore attraverso il paese che è la gloria del regno; ma in pochi giorni quel re sarà tolto di mezzo, non nel furore di una rivolta, né in una battaglia.<br/>
10 I suoi figli, però, scenderanno in guerra e raduneranno un esercito potente. Uno di essi avanzerà, e passando si spargerà come un torrente. Poi tornerà all'attacco e spingerà le ostilità fino alla fortezza del re del meridione. 11 Il re del mezzogiorno si inasprirà, moverà guerra al re del settentrione, il quale arruolerà un grande esercito che sarà sconfitto dal re del mezzogiorno. 12 Egli porterà via quella moltitudine e il suo cuore si gonfierà d'orgoglio; ma per quanto ne abbia abbattuto decine di migliaia, non per questo sarà più forte. 13 Il re del settentrione arruolerà di nuovo una moltitudine più numerosa della prima; e dopo un certo numero di anni egli si farà avanti con un grosso esercito e con molto materiale. 14 In quel tempo molti insorgeranno contro il re del mezzogiorno; degli uomini violenti fra il tuo popolo insorgeranno per dare compimento alla visione, ma cadranno. 15 Il re del settentrione verrà, innalzerà dei bastioni e si impadronirà di una città fortificata. Né le forze del mezzogiorno né le truppe scelte avranno la forza di resistergli. 16 L'invasore venuto contro il re del mezzogiorno farà ciò che gli piacerà, non essendovi chi possa resistergli, e si fermerà nel paese splendido, il quale sarà interamente in suo potere. 17 Egli si proporrà di venire con le forze di tutto il suo regno, ma farà un accordo con il re del mezzogiorno: nella speranza di indebolire il suo regno, gli darà sua figlia per moglie; ma il piano non riuscirà e il paese non gli apparterrà. 18 Poi si dirigerà verso le isole e ne prenderà molte; ma un generale farà cessare la sua arroganza e la farà ricadere addosso a lui. 19 Poi il re si dirigerà verso le fortezze del paese, ma inciamperà, cadrà e non lo si troverà più.
 
20 Al posto suo sorgerà un re che manderà un esattore attraverso il paese che è la gloria del regno; ma in pochi giorni quel re sarà tolto di mezzo, non nel furore di una rivolta, né in una battaglia.
*''Profanazione del santuario''
21 «Poi, al suo posto, sorgerà un uomo spregevole, a cui non spettava la dignità regale; verrà senza rumore e s'impadronirà del regno a forza di intrighi. <br/>22 Le forze avversarie che invaderanno il paese saranno sommerse davanti a lui, saranno sgominate e anche il principe del patto sarà travolto. <br/>23 Nonostante gli accordi fatti, tradirà i suoi alleati; così affermerà il suo potere e sarà vittorioso, pur avendo poca gente. <br/>24 Mentre si sentono sicure invaderà le parti più fertili della provincia e farà quello che né i suoi padri né i padri dei suoi padri osarono fare: distribuirà preda, spoglie e ricchezze fra i suoi seguaci e mediterà progetti contro le fortezze per un certo tempo. <br/>25 Poi spiegherà le sue forze e il suo coraggio contro il re del mezzogiorno, alla testa di un grande esercito. Il re del mezzogiorno si impegnerà nella guerra con un grande e potentissimo esercito; ma non potrà resistergli, perché si ordiranno delle congiure contro di lui. <br/>26 Quelli che mangeranno alla sua tavola saranno la sua rovina. Il suo esercito si dileguerà come un torrente e molti cadranno uccisi. <br/>27 Quei due re non penseranno che a farsi del male; e, seduti alla stessa tavola si diranno delle menzogne; ma ciò non riuscirà, perché la fine non verrà che al tempo fissato.<br/>
28 Il re del settentrione tornerà al suo paese con grandi ricchezze; in cuor suo mediterà disegni ostili al patto santo e li eseguirà. Poi tornerà al suo paese.<br/>
29 Al tempo stabilito, egli marcerà di nuovo contro il mezzogiorno, ma quest'ultima volta l'impresa non riuscirà come la prima; <br/>30 poiché delle navi di Chittim verranno contro di lui ed egli si perderà d'animo. Poi riverserà la sua ira contro il patto santo, eseguirà i suoi disegni e ascolterà coloro che avranno abbandonato il patto santo. <br/>31 Per suo ordine, delle truppe si presenteranno e profaneranno il santuario, la fortezza, sopprimeranno il sacrificio quotidiano e vi collocheranno l'abominazione della desolazione. <br/>32 Egli corromperà con lusinghe quelli che tradiscono il patto; ma il popolo di quelli che conoscono il loro Dio mostrerà fermezza e agirà. <br/>33 I saggi tra il popolo ne istruiranno molti; ma saranno abbattuti, per un certo tempo, dalla spada e dal fuoco, dalla schiavitù e dal saccheggio. <br/>34 Quando saranno travolti, riceveranno qualche piccolo aiuto; ma molti si uniranno a loro senza convinzione. <br/>35 E di quei saggi alcuni cadranno per essere affinati, purificati, resi candidi fino al tempo della fine, perché questa non avverrà che al tempo stabilito.<br/>
36 Il re agirà a suo piacimento, s'innalzerà, si esalterà al di sopra di ogni dio e pronuncerà parole inaudite contro il Dio degli dèi; prospererà finché non sia finita l'ira, poiché ciò che è stato deciso si compirà. <br/>37 Egli non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri; non avrà riguardo al dio preferito dalle donne, né ad alcun dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti. <br/>38 Ma onorerà il dio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorerà con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore, un dio sconosciuto ai suoi padri. <br/>39 Egli agirà contro le fortezze ben munite, aiutato da un dio straniero. Colmerà di onori quelli che lo riconosceranno, li farà dominare su molti e spartirà fra loro delle terre come ricompensa.<br/>
40 Al tempo della fine, il re del mezzogiorno si scontrerà con lui; il re del settentrione gli piomberà addosso come la tempesta, con carri e cavalieri e con molte navi; entrerà nei paesi invadendoli e passerà oltre. <br/>41 Entrerà pure nel paese splendido e molti soccomberanno; ma Edom, Moab e la parte principale dei figli di Ammon scamperanno dalle sue mani. <br/>42 Egli stenderà la mano anche su diversi paesi, neppure l'Egitto scamperà. <br/>43 S'impadronirà dei tesori d'oro e d'argento e di tutte le cose preziose dell'Egitto. I Libi e gli Etiopi saranno al suo sèguito. <br/>44 Ma notizie dall'oriente e dal settentrione lo spaventeranno ed egli partirà con gran furore, per distruggere e disperdere molti. 45 Pianterà la tenda reale fra il mare e il bel monte santo; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli darà aiuto.
 
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<div style="color: teal; text-align: right; font-size: 0.8em;">(Testo di ''Daniele'', redatto dalle versioni CEI/Nuova Riveduta)</div>
 
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[[Categoria:Antologia ebraica|Destino di Israele]]