Yeshua e i Goyim/Capitolo 1: differenze tra le versioni

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Tradizionalmente gli studiosi di Gesù hanno trovato le loro fonti nei Sinottici: Marco, Matteo e Luca. L'[[w:ipotesi delle due fonti|ipotesi delle due fonti]] predomina negli studi attuali: Marco e [[w:Fonte Q|Q]] sono le fonti principali.<ref>Meadors, 1995, 1–2.</ref> Queste fonti sono usate da Matteo e Luca. La datazione della composizione dei Vangeli è un compito difficile, ma gli studiosi hanno generalmente concluso che Marco è stato scritto intorno all'anno 70, Matteo ca. 80 e.v., Luca ca. 90 e.v. e Giovanni ca. 100 e.v.<ref>Chilton, 1999, 15.</ref> [[w:Vangelo secondo Marco|Marco]], il primo Vangelo, è scritto e composto sulla base di fonti orali e/o scritte. [[w:Vangelo secondo Luca|Luca]] e [[w:Vangelo secondo Matteo|Matteo]] avevano le loro tradizioni speciali.<ref>Meier, 1991, 43-44. Evans, 1999, 4. Pertanto avremmo quattro fonti sinottiche: Q, Marco, Matteo e Luca.</ref> La questione riguardo a Q è complicata e dobbiamo ricordare a noi stessi che Q è ipotetica. Nonostante la natura ipotetica di Q, sembra molto probabile che esistesse una fonte scritta dei detti di Gesù, che chiamiamo appunto Q.<ref>Kloppenborg Verbin, 2000, 11: "Modern scholarship on the Saying Gospel Q is founded on a hypothesis. It is a venerable one... Yet the hypothesis has withstood criticism. Because it offers the most economical and plausible accounting of the form and content of the Synoptic Gospels, it continues to be by far the most widely accepted solution to the Synoptic Problem." Si veda anche Meadors, 1995, 1–2.</ref> Meier sostiene che, nello studio del Gesù storico, ci occupiamo di tre fonti principali: Q, Marco e Giovanni. Oltre a queste fonti principali egli cita "due fonti minori e problematiche": M e L. La questione se il Vangelo di Giovanni attinga occasionalmente da una fonte indipendente è controversa e ancora dibattuta.<ref>Meier, 1991, 44–45. Evans, 1999, 3–4. Se Giovanni debba essere considerato o meno una fonte indipendente è una questione di dibattito accademico. Per una discussione recente, si vedano Charlesworth, 2010, 4-10. Dunn, 2003, 40-41. Nel secolo scorso il Vangelo di Giovanni è stato ritenuto un Vangelo teologico per eccellenza, ma senza alcuna validità storica. Charlesworth (Charlesworth, 2010, 4-10) cita diversi studiosi rispettati che ignorano il Vangelo di Giovanni nel loro studio su Gesù: G. Bornkamm (''Jesus of Nazareth'', 1960, 13–14), E. P. Sanders (1985, 62; 1993, 128, 57), J. D. Crossan (''Historical Jesus'', 234, 427–432), N. T. Wright (1996, p. xvi), J. Klausner (''Jesus of Nazareth'', 1944, 125), D. Flusser (''Jesus'', 1969, pp 7-8, p. 58) e G. Vermes. Di recente, tuttavia, alcuni importanti studiosi hanno tenuto conto del Vangelo di Giovanni nei loro studi su Gesù, cfr. Charlesworth, 2010, 38–39. Alcuni dei risultati archeologici hanno suscitato interesse per il Vangelo di Giovanni, perché occasionalmente Giovanni introduce informazioni sul contesto palestinese e in particolare su Gerusalemme che sono state ratificate da recenti indagini archeologiche. Si veda Charlesworth, 2010, 32, 40-43.</ref> Quando sarà necessario, prenderò tutte queste possibili fonti in considerazione nella mia analisi.
 
I Vangeli sinottici costituiscono la base storica più importante per lo studio di Gesù. Il nostro uso del Vangelo di Giovanni e del [[Vangelo di Tommaso]] (VTom) è scarso, poiché sono chiaramente posteriori ai sinottici,<ref>Chilton, 1999, 15. Chilton chiarisce che generalmente si pensa che il [[w:Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]] sia stato scritto verso il 100 p.e.v. a Efeso e il [[Vangelo di Tommaso]] a Edessa verso la metà del II secolo.</ref> e inoltre, spesso dipendono e si basano sulle tradizioni che sono già utilizzate dai sinottici. L'affermazione che il [[Vangelo di Tommaso]] conoscesse una fonte indipendente, da cui trasse il suo materiale, è molto controversa. VTom usò molto plausibilmente i Vangeli canonici come sue fonti, ma in modo indiretto. L'affermazione che lo scrittore del VTom avesse davanti a sé un vero Vangelo canonico o i sinottici è improbabile e ingenua. Sembra, tuttavia, che lo scrittore di VTom abbia usato indirettamente i Vangeli canonici: conosceva le stesse fonti utilizzate dai Vangeli canonici in forma scritta o orale, e forse scrisse almeno in parte dalla sua memoria.<ref>Per la discussione sulla relazione tra VTom e i Vangeli canonici si veda Uro, 1998, 8-32.</ref> In particolare, i Vangeli di Giovanni e Tommaso non contengono materiale cruciale per quanto riguarda il nostro interesse principale. Evidentemente, tutti i Vangeli hanno le proprie tendenze teologiche, e quindi dobbiamo valutare singolarmente ogni brano per decidere se contiene una tradizione storica riconducibile a Gesù.
 
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== I Manoscritti del Mar Morto ==