Storia della letteratura italiana/Illuminismo in Italia: differenze tra le versioni

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In Italia i principali centri di diffusione dell'illuminismo sono Napoli e Milano. In entrambe le città gli intellettuali assumono cariche pubbliche e collaborano con le amministrazioni borboniche e asburgiche. A Napoli, sotto il tollerante re Carlo di Borbone sono attivi Antonio Genovesi, Ferdinando Galiani e Gaetano Filangeri. Comunque, l'illuminismo napoletano, come la filosofia vichiana, rimane quasi sempre in campo teorico. Solo più tardi molti illuministi animano la sfortunata esperienza della Repubblica Partenopea. A Milano, invece, il movimento si sforza di trovare concrete soluzioni ai problemi. Centro delle discussioni è la rivista ''Il Caffè'', fondata dai fratelli Pietro e Alessandro Verri, che danno vita anche all'Accademia dei Pugni, fondata nel 1761. Centri minori sono la Toscana (dove opera, tra gli altri, Pompeo Neri), il Veneto e il Piemonte sabaudo.
 
L'Illuminismo porta nuovi stimoli anche all'arte e alla poesia: un' importante poeta dalle idee illuministe è [[../Giuseppe Parini|Giuseppe Parini]], che satireggia la nobiltà e i suoi privilegi nel poema ''Il Giorno'', mentre nel teatro incoraggia i commediografi e i drammaturghi verso idee nuove: è il caso di [[../Vittorio Alfieri|Vittorio Alfieri]] e [[../Carlo Goldoni|Carlo Goldoni]].
 
== I mutamenti sociali del Settecento ==