Indagine Post Mortem/Conclusione: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo+compl.
Riga 23:
Parimenti, come sostenuto nei Capitoli precedenti, le seguenti considerazioni sono ben stabilite nonostante la documentazione incompleta di cui disponiamo:
 
::<div style=="text-align: left; font-size: 1.3em;">⇒ '''Considerazioni storiche''':</div> ==
# La crocifissione di Gesù intorno al 30 e.v.
# Individui (compresi gli ex noncredenti [[w:Paolo di Tarso|Paolo]] e [[w:Giacomo il Giusto|Giacomo]]) e gruppi di persone (compresi gli apostoli di Gesù che lo conoscevano bene) affermarono di aver visto Gesù risorto poco dopo.
Riga 32:
# L'idea logica di "controllare" i "testimoni oculari" era presente tra loro.
# La mobilità e il ''"[[w:networking|networking]]"'' tra i primi cristiani.
# L'autore del resoconto di Matteo in merito alle guardie della tomba di Gesù non avrebbe commesso un "[[w:credibilità|suicidio di credibilità]]" inventando una storia facilmente confutabile per un suo scopo apologetico.<br/><div style="text-align: left; font-size: 1.3em;">⇒ '''Considerazioni generali''':</div>
# Nessun gruppo di persone sarebbe disposto a sacrificare tutto per ciò che non crede essere vero e ad essere condannato da Dio dopo la morte per essere stati falsi testimoni.
# Senza una corrispondente stimolazione esterna del relativo organo sensoriale, gli stati mentali interni a ciascuna persona nell'ambito di un gruppo di persone non sarebbero d'accordo su vari dettagli riguardanti la loro esperienza del mondo esterno.
# Molti casi di allucinazioni ottengono successivamente l'intuizione che la loro esperienza è allucinatoria dopo che tale esperienza è terminata.
# Nessun comune essere umano sarebbe stato in grado di far manifestare naturalisticamente al proprio corpo la "transfisicità".
# Una persona mezza morta che soffre ancora per le ferite della crocifissione non sarebbe in grado di convincere la gente che egli è il Signore risorto alla vita.
 
Qualsiasi futura scoperta che pretenda di confutare la risurrezione di Gesù richiederebbe un'altra X (ad esempio, l'ipotesi dell'allucinazione) per spiegare queste (e forse altre) considerazioni prese insieme senza comportare false conseguenze, ma ciò non funzionerebbe come mostrato nei Capitoli precedenti (ad esempio, si veda la confutazione dell'ipotesi allucinatoria nei Capitoli 3 e 6). Non sorprende quindi che le affermazioni sulla scoperta del (diciamo) corpo di Gesù si siano rivelate fasulle (cfr., ad esempio, la presunta scoperta della tomba di famiglia di Gesù a Talpiot discussa nel Capitolo 5.1.3).
== Considerazioni generali ==
 
Per quanto riguarda il problema della sottodeterminazione, è stato mostrato in questo wikilibro che il numero delle ipotesi riguardanti la risurrezione può essere ridotto a poche, e che tutte le alternative naturalistiche possono essere eliminate una volta che le considerazioni storiche riassunte in ogni Capitolo ed elencate in precedenza sono stabilite. Mentre la documentazione storica che abbiamo è incompleta e limitata, una "mancanza di accesso completo al passato non è la stessa cosa di una completa mancanza di accesso al passato" (Keith 2011), e la quantità di prove che abbiamo è già sufficiente per stabilire tali considerazioni storiche, come dimostrato nei Capitoli precedenti. Non è necessario possedere tutti i documenti storici del I secolo o conoscere tutti i dettagli degli eventi per dimostrare che le ipotesi naturalistiche sono impraticabili. Basta stabilire quelle considerazioni storiche, dato che nessuna delle ipotesi naturalistiche è praticabile come spiegazione storica dell'inizio del cristianesimo, come spiegato nei Capitoli precedenti. Sebbene in futuro possano essere suggerite nuove ipotesi o nuove combinazioni di ipotesi, ciascuna di esse può essere classificata in una delle categorie logicamente esaurienti indicate in questo mio studio e le considerazioni contro quella categoria che sono state spiegate in questo studio saranno usate contro di essa. Poiché è irragionevole pensare che qualsiasi X possa spiegare le molteplici linee di prova a sostegno della tesi della risurrezione di Gesù senza comportare altre conseguenze false, non c'è da preoccuparsi che eventuali scoperte future sosterrebbero un'ipotesi naturalistica che capovolgerebbe la conclusione che Gesù risorse.
 
La conclusione che la risurrezione di Gesù sia un caso di certezza storica è ulteriormente supportata dal fatto che, nonostante l'intenso esame nel corso dei secoli da parte di così tanti scettici, il caso della risurrezione di Gesù ha resistito alla prova del tempo e che "nessuno storico moderno è riuscito a fornire una spiegazione più convincente" (Wright 2003). L'eminente storico del [[w:Buddhismo|buddhismo]] [[w:Paul Williams (storico delle religioni)|Paul Williams]] (2002, pp. 134–135) spiega la sua conversione dal buddhismo al cristianesimo come segue:
{{It does not seem to me that any other religion or spiritual teaching has anything so dramatic or convincing as the resurrection from the dead—''a resurrection that still seems plausible two thousand years later''—to support its claims. Buddhists (and others) sometimes talk about the wonders their spiritual heroes and heroines have done and can do. But nowhere is there a case so clearly and plausibly demonstrated as the resurrection. That, it seems to me, is a fact... Such a plausible case of resurrection from the dead by a great spiritual teacher—the only such case—when combined with the historical survival of Christianity and the palpable goodness and wisdom of many Christians, is enough for me at least to take the leap and accept Christianity.|2002, pp. 134–135}}
La conclusione di questo libro ha una serie di implicazioni significative per l'umanità e per la teologia, in particolare le dottrine della rivelazione, di Dio, di Cristo, della salvezza, della chiesa ed dell'escatologia.
 
In primo luogo, riguardo alla dottrina della rivelazione, il teologo [[w:Wolfhart Pannenberg|Wolfhart Pannenberg]] (1987, p. 135) conclude:
{{q|The historical solidity of the Christian witness [to the resurrection] poses a considerable challenge to the conception of reality that is taken for granted by modern secular history. There are good and even superior reasons for claiming that the resurrection of Jesus was a historical event, and consequently, the Lord himself is a living reality. And yet there is the innumerable repeated experience that in the world the dead do not rise again. As long as this is the case, the Christian affirmation of Jesus’ resurrection will remain a debated issue, in spite of all sound historical argument to its historicity.}}
Mentre sono d'accordo con la conclusione di Pannenberg che "ci sono ragioni buone e persino superiori per affermare che la risurrezione di Gesù è stato un evento storico e, di conseguenza, il Signore stesso è una realtà vivente", ci si può chiedere fino a che punto dovrebbe importare per la nostra valutazione della risurrezione di Gesù che "tuttavia ci siano innumerevoli e ripetute esperienze che nel mondo i morti non risuscitano". Perché, come spiegato nel Capitolo 7, queste innumerevoli esperienze indicano solo che, lasciati soli, i morti non risorgono, ma queste esperienze non escludono la possibilità che ci possa essere qualcuno là fuori nell'universo (ad esempio un alieno con un'avanzata tecnologia) o al di là dell'universo (ad esempio Dio) che ha il potere di resuscitare i morti. Inoltre, ciò che non osserviamo accadere al giorno d'oggi non implica che non sia accaduto in passato: dobbiamo comunque considerare le prove che abbiamo. Ad esempio, nessuno scienziato oggigiorno ha mai osservato un [[w:Big Bang|Big Bang]], ma quasi tutti gli scienziati credono che un evento di Big Bang sia accaduto in passato a causa delle prove del suo verificarsi. Similmente, si dovrebbe credere che Gesù sia risorto a causa dell'evidenza, poiché è stato mostrato nei Capitoli precedenti che l'evidenza storica indica che ''(I)'' c'erano persone che affermavano di aver visto Gesù poco dopo la sua crocifissione, ''(II)'' essi ebbero un qualche tipo di esperienza, ''(III)'' ciò che videro e provarono non fu causato intramentalmente ma extramentalmente, e ''(IV)'' l'entità extramentale non era un'altra persona ma lo stesso Gesù morto sulla croce. Perciò Gesù risorse. Pertanto, è "la concezione della realtà data per scontata dalla moderna storia secolare" che deve cambiare. Inoltre, ho spiegato nel Capitolo 7 che dopo che lo storico ha stabilito la conclusione che Gesù risorse, il filosofo e il teologo possono continuare a sostenere che la causa più ragionevole di questo evento è Dio. Abbiamo quindi buone ragioni per pensare che Dio si sia rivelato nella storia risuscitando Gesù dai morti. La verità della risurrezione di Gesù dunque "richiede una nuova concezione della storia e del coinvolgimento di Dio nel mondo" (Rae 2005, p. 84).
 
In secondo luogo, per quanto riguarda la [[Serie cristologica|cristologia]], la risurrezione di Gesù indica che non era semplicemente una figura umana. Come notato in precedenza, Gesù affermò di essere veramente [[Ecco l'uomo|divino nel contesto del monoteismo ebraico]]. Poiché ci sono prove per pensare che Gesù sia risorto fisicamente dopo la sua crocifissione e che un evento così significativo e miracoloso indichi che il suo ministero e le sue affermazioni sono stati divinamente giustificati, ci sono buone ragioni per pensare che Gesù non fosse solo veramente umano, ma anche veramente divino — in altre parole, [[Ebraicità del Cristo incarnato|Dio incarnato]].
{{clear}}
 
In terzo luogo, per quanto riguarda l'[[w:Escatologia (Bibbia)|escatologia]] e la [[w:soteriologia|soteriologia]], la risurrezione di Gesù è proclamata come testimonianza del giudizio divino nelle Scritture. "Poiché [Dio] ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che Egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti" ({{passo biblico2|Atti|17:31}}). Il Dio che ha risuscitato Gesù dai morti un giorno risusciterà tutti gli esseri umani, "alcuni per vita eterna, altri per vergogna e infamia eterna" ({{passo biblico2|Daniele|12:2}}). La risurrezione di Gesù è anche una conferma divina dell'affermazione fatta da Gesù di aver dato la sua vita in riscatto per molti ({{passo biblico2|Marco|10:45}}).<ref>Come notato nel Capitolo 7, la prima tradizione in {{passo biblico2|1Corinzi|11:23-26}} cfr. {{passo biblico2|Marco|14:22-25}}, indica che Gesù insegnò la sua morte sacrificale.</ref> Pertanto, dichiara la Scrittura, "se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo" ({{passo biblico2|Romani|10:9}}). La risurrezione di Gesù è la base della gloriosa speranza che coloro che credono in Gesù saranno con lui per sempre, il che è molto meglio ({{passo biblico2|Filippesi|1:23}}).
{{q|Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.|{{passo biblico2|1Tessalonicesi|4:13-14}}}}
Infine, per quanto riguarda l'[[w:ecclesiologia|ecclesiologia]], la risurrezione di Gesù è la base per pensare che egli è il Signore della chiesa e che coloro che gli obbediscono in quanto Signore e lo servono fedelmente troveranno nella vita il compimento ultimo.
{{q|Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.|{{passo biblico2|1Corinzi|15:58}}}}
{{Immagine grande|William Holman Hunt - Christ and the two Marys - Google Art Project.jpg|800px|''Christ and the two Marys'', di [[w:William Holman Hunt|William Holman Hunt]] (c.1847)}}
<div style="color: teal; text-align: left; font-size: 1.0em;">
{{q|There's no way to really preserve a person when they've gone and that's because whatever you write down it's not the truth, it's just a story. Stories are all we're ever left with in our head or on paper: clever narratives put together from selected facts, legends, well edited tall tales with us in the starring roles.|[[:en:w:Steven Hall (author)|Steven Hall]], ''[[:en:w:The Raw Shark Texts|The Raw Shark Texts]]'', p. 413}}
</div>
{{Avanzamento|25100%|277 ottobrenovembre 2021}}
 
{{Avanzamento|25%|27 ottobre 2021}}
[[Categoria:Indagine Post Mortem|Conclusione]]