Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Egitto-3: differenze tra le versioni

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nacque nel 1930 come parte dell'Esercito e nel '37 come forza indipendente. Attualmente ha circa 569 aerei (350 da combattimento) e 149 elicotteri, con 30.000 effettivi di cui 10.000 coscritti. Il suo QG è a Oruba, Nasr City, Cairo. Il motto 'è più in alto per il bene della gloria'). L'anniversario è il 14 ottobre, quando si svolse, nel '73, la controversa battaglia aerea di Al Mansura. Il comandante attuale è l'Air Marshal Reda Mahmoud Hafez Mohamed. I suoi aerei più importanti sono oltre 190 F-16 dei 220 ricevuti (di cui però 18 persi in incidenti e 7 messi fuori servizio). Grazie agli F-16, di cui è il 4° operatore nel mondo (dietro USA, Israele e Turchia), l'EAF è una delle più grandi e potenti aviazioni del Medio Oriente, seconda solo ad Israele e forse Arabia Saudita, nonché la più grande e potente del continente africano.
 
L'Egitto aveva uno status semi-indipendente, e un Parlamento, e questo propose la creazione di una Aviazione, così che subito si presentarono oltre 200 ufficiali candidati; ma nonostante la modesta preparazione allora necessaria, solo 3 riuscirono a diventare aviatori, nel No.4 Flying Training School, Abu Suwayer (vicino al Canale di Suez). Dopo vennero spediti in UK per completare l'addestramento. Il 2 novembre 1930 re Fuad volle la creazione di una Egyptian Army Air Force (EAAF) e nel settembre 1931, la De Havilland vinse un contratto per 10 DH. Gibsy Moth da addestramento. L'EAF muoveva i suisuoi primi passi sotto la direzione del canadese Victor Hubert Tait, che nel '34 ottenne 10 Avro 626, i primi aerei realmente suscettibili di usi militari, seguiti da altri aerei leggeri. Nel '37 l'Aviazione divenne indipendente dall'Esercito, la REAF e nel '38 ricevette anche due squadroni di Gladiator e uno di Lysander, aerei moderni per l'epoca (non più di punta nel caso dei Gladiator), e i ricognitori vennero usati fino al '48 contro Israele, con le ultime sortite belliche di questo velivolo.
 
La storia della EAF risale alla II GM e immediatamente dopo. Essa combatté soprattutto nel dopoguerra con una forza di caccia Spitfire (e più tardi anche di Macchi ordinati in Italia), Stirling e C-47 (usati anche come bombardieri) contro il nascente stato di Israele, ma non ebbe successo, pur essendo la più grande aviazione della regione. Dopo il colpo di Stato che detronizzò Re Farouk, andò al potere il Gen. Nasser che tra le altre cose dichiarò la nazionalizzazione del Canale di Suez. Da qui derivò la guerra di Suez del '56, persa militarmente, ma con un successo personale dello stesso Nasser in termini politici essendo riuscito a 'dimostrare' il nesso tra Israele e le Potenze coloniali europee. Vi fu poi la catastrofe del 1967, quando le forze aeree egiziane, nonostante la loro potenza, vennero distrutte al suolo quasi totalmente. Non andò molto bene nella guerra d'Attrito, dove gli israeliani riuscirono ad attirare in agguati frequenti gli aerei egiziani, senza molte perdite di per sé. La guerra del Kippur vide l'EAF molto più efficiente e con una certa iniziativa, specie all'inizio. Visto che l'URSS era incapace o non voleva trasferire aerei migliori all'EAF, alla fine l'Egitto si rivolse alla Francia e poi, dopo gli accordi di C.David, agli USA; la prima fornì subito una quantità di Mirage 5 e missili Magic, la seconda F-4, C-130 e dopo vari anni, gli F-16. Nel contempo l'Egitto, troppo poco avvezzo ai costi e alla modernità dei mezzi occidentali, li integrò anche con la fornitura degli F-7.