Gallerie di piazza Scala/V: differenze tra le versioni

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[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Abbati_Vincenzo_-_Veduta_del_monumento_sepolcrale_a_Paolo_Savelli_nella_chiesa_di_Santa_Maria_Gloriosa_dei_Frari_a_Venezia.jpg|thumb|499px|75. Vincenzo Abbati, ''Veduta del monumento sepolcrale a Paolo Savelli nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia'', 1857]]
L’opera, datata 1857 ed eseguita probabilmente per l’esposizione annuale della Regia Accademia di Belle Arti di Venezia o per l’analoga manifestazione del Regio Istituto di Belle Arti di Napoli, raffigura il transetto destro della chiesa veneziana di S. Maria Gloriosa dei Frari. Il pittore riporta sulla tela con attenzione calligrafica tutti gli elementi architettonici e scultorei e, tra questi, il monumento equestre al condottiero Paolo Savelli collocato a sinistra del portale della sagrestia. La veduta prospettica d’interni, qui animata da gruppi di figure in preghiera, rappresenta un genere privilegiato nella produzione dell’artista fin dai suisuoi esordi all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le opere di Abbati sono presto notate da Francesco I di Borbone e nel 1833 egli diviene pittore di corte della figlia Carolina, meglio conosciuta come duchessa di Berry, al seguito della quale, nel 1844, lascia la città partenopea per trasferirsi a Venezia. Qui partecipa per la prima volta all’esposizione dell’Accademia di Belle Arti presentando il dipinto Interno della cappella Minutolo del Duomo di Napoli (1844, Treviso, Museo Civico Luigi Bailo) dove troviamo una composizione e un taglio prospettico simili a quelli del dipinto in Collezione.
Negli anni seguenti Abbati alterna alle vedute dei monumenti partenopei gli interni dei luoghi di culto veneziani e la medesima chiesa raffigurata in questa Veduta è scelta come soggetto per il dipinto Interno della chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari in Venezia esposto a Napoli nel 1862, alcuni anni dopo il suo rientro da Venezia.