Indagine Post Mortem/Capitolo 7: differenze tra le versioni

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Riguardo alla proposizione che "un'affermazione straordinaria richiede prove straordinarie", ho risposto che non si dovrebbe richiedere che l'evidenza sia straordinaria nel senso di formare una barriera epistemica invalicabile, che impedirebbe di riconoscere individui ed eventi straordinari, ma piuttosto nel senso di essere sufficienti a dimostrare l'irragionevolezza di ipotesi alternative. Quindi, se qualcuno afferma di aver visto un aeroplano, si può facilmente credere alla persona senza chiedere prove che dimostrerebbero l'irragionevolezza di ipotesi alternative, ma se la persona afferma di aver visto un alieno, allora bisognerebbe stare più attenti che si abbiano tali prove. Sebbene al momento non disponiamo di prove adeguate per escludere spiegazioni alternative (ad es. menzogna, identificazioni errate) per quanto riguarda le affermazioni sugli alieni – e in effetti in molti di questi casi abbiamo prove adeguate per dimostrare che si tratta probabilmente di una bufala, un'identificazione errata, ecc. – ciò che è straordinario nell'evidenza della risurrezione di Gesù è che, come sostenuto nei Capitoli precedenti, abbiamo prove adeguate per escludere le spiegazioni alternative in questo caso e che i resoconti della risurrezione di Gesù si verificano nel relativo contesto religioso della sua affermazione di essere divino (Loke 2017a). Ho discusso le affermazioni della resurrezione in altre culture citate dagli scettici e ho sostenuto che hanno spiegazioni naturalistiche praticabili e sono quindi disanaloghe alla risurrezione di Gesù.
 
Ho sostenuto che i miracoli sono identificabili; in particolare, rispetto alla risurrezione di Gesù, l'evidenza dell'evento insieme all'esclusione delle alternative naturalistiche e alla presenza di un contesto religioso rilevante, comportano una giustificazione epistemica sufficiente per la conclusione di una risurrezione miracolosa. Le alternative naturalistiche sono di due tipi: primo, esistono alternative naturalistiche ''all'evento'’evento della risurrezione; questi sono già stati considerati ed esclusi nei Capitoli precedenti. Secondo, ci sono alternative naturalistiche ''per'' l'evento della risurrezione; cioè Gesù è risorto dai morti ma non è stato causato miracolosamente, piuttosto è stato causato naturalmente, ad esempio è stata un'anomalia scientifica o è stata causata da alieni che ancora ci sono sconosciuti.
 
L'ipotesi dell'anomalia scientifica è fantasticamente improbabile: abbiamo una comprensione sufficiente delle leggi naturali per sapere che le persone non risorgono dai morti naturalmente. È artificioso pensare che questo evento, su miliardi di morti che si sono verificate, sia avvenuto come un'anomalia scientifica e sia associato per caso alla pretesa di una persona di essere divina e/o alla predizione in merito fatta dalla persona. D'altra parte, la risurrezione miracolosa di Gesù non è artificiosa dato questo contesto religioso. Anche se la risurrezione di Gesù avesse una spiegazione naturale che è ancora sconosciuta agli scienziati del ventunesimo secolo, dobbiamo comunque chiederci come avrebbe potuto essere conosciuta e utilizzata per risuscitare Gesù nel primo secolo e rivendicare la sua pretesa di essere veramente divino. Una tale conoscenza e capacità di manipolare le leggi naturali richiederebbe comunque un agente soprannaturale in ogni caso.
 
Cause naturalistiche alternative come alieni o cause soprannaturali alternative come i demoni sono ''[[w:ad hoc|ad hoc]]'', perché non c'è una buona ragione indipendente per credere che esista un alieno o un demone che abbia tali poteri per resuscitare i morti. Tuttavia, ci sono buone ragioni indipendenti (vale a dire le argomentazioni cosmologiche e di [[w:Fine-tuned Universe|Universo finemente regolato]]) per pensare che ci sia un Dio che ha creato l'universo con le sue leggi di natura (Craig & Moreland 2009); un Dio con tali poteri non avrebbe difficoltà a risuscitare i morti. Ci sono anche ragioni per pensare che un tale Dio interferirebbe nella storia incarnandosi e che è altamente improbabile che troveremmo le prove che già abbiamo per la vita e l'insegnamento di Gesù, come anche le prove dei testimoni della sua tomba vuota e sue apparizioni successive, se Gesù non era Dio incarnato e non risorse dai morti (Swinburne 2003, 2013a, 2013b; cfr. Cavin & Colombetti 2013).
 
Date queste ragioni, la dimostrazione che ci sono buone prove storiche per pensare che Gesù affermasse di essere veramente divino (cioè di essere dalla parte del Creatore nella divisione Creatore/creatura e di uguale ''status'' ontologico come Dio Padre; cfr. Loke 2017a) conferma — insieme alle prove storiche della sua risurrezione — la conclusione che il suo ritorno in vita fu un atto di Dio Creatore e una rivendicazione della sua proclamazione.
 
== Note ==