Indagine Post Mortem/Capitolo 7: differenze tra le versioni

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== Conclusione ==
In questo Capitolo ho discusso le obiezioni alla risurrezione di Gesù basate sulla sua natura miracolosa. Contrariamente alla definizione data da Hume di miracolo come "una violazione delle leggi scientifiche", un miracolo può essere inteso come "un evento che non sarebbe stato prodotto dalle cause naturali operanti in un determinato momento e luogo" (Moreland & Craig 2003, pp. 566-568).
 
A meno che non si assuma che non esistano cause diverse dalle cause naturali (il che pone la ''petitio principii'' contro il teismo), i miracoli dovrebbero essere considerati possibili.
 
Ehrman (2003a, pp. 228-229) obietta che, poiché gli storici possono solo stabilire ciò che probabilmente è accaduto, e un miracolo è altamente improbabile, lo storico non può stabilire che si sia verificato un miracolo. Tuttavia, Ehrman non riesce a "distinguere tra la probabilità di un'affermazione miracolosa considerata a prescindere dall'evidenza e la probabilità dell'affermazione data tale evidenza" (McGrew 2013). Inoltre, l'obiezione contro la ragionevolezza dei miracoli basata sull'apparente infrequenza dei miracoli non funziona. Mentre le infrequenze possono aiutarci a escludere certe spiegazioni naturalistiche dato che si suppone che le cause naturali agiscano in modi prevedibili e simili alla legge, si suppone che un evento miracoloso sia causato da un libero agente personale soprannaturale che potrebbe scegliere liberamente di agire in un certo modo unico solo in un'occasione speciale in contesti religiosamente significativi. Ad esempio, per confermare ciò che alcuni capi religiosi (come Gesù) hanno proclamato abbia origine divina e per rivelarsi attraverso questi eventi. Mentre Plantinga (2006) ha obiettato che il caso della risurrezione di Gesù soffre del problema della diminuzione delle probabilità, McGrew sottolinea che l'errore di Plantinga sta nell'assumere erroneamente che le probabilità delle proposizioni contestuali siano fisse (McGrew 2009, pp. 644-648 ).
 
Riguardo alla proposizione che "un'affermazione straordinaria richiede prove straordinarie", ho risposto che non si dovrebbe richiedere che l'evidenza sia straordinaria nel senso di formare una barriera epistemica invalicabile, che impedirebbe di riconoscere individui ed eventi straordinari, ma piuttosto nel senso di essere sufficienti a dimostrare l'irragionevolezza di ipotesi alternative. Quindi, se qualcuno afferma di aver visto un aeroplano, si può facilmente credere alla persona senza chiedere prove che dimostrerebbero l'irragionevolezza di ipotesi alternative, ma se la persona afferma di aver visto un alieno, allora bisognerebbe stare più attenti che si abbiano tali prove. Sebbene al momento non disponiamo di prove adeguate per escludere spiegazioni alternative (ad es. menzogna, identificazioni errate) per quanto riguarda le affermazioni sugli alieni – e in effetti in molti di questi casi abbiamo prove adeguate per dimostrare che si tratta probabilmente di una bufala, un'identificazione errata, ecc. – ciò che è straordinario nell'evidenza della risurrezione di Gesù è che, come sostenuto nei Capitoli precedenti, abbiamo prove adeguate per escludere le spiegazioni alternative in questo caso e che i resoconti della risurrezione di Gesù si verificano nel relativo contesto religioso della sua affermazione di essere divino (Loke 2017a). Ho discusso le affermazioni della resurrezione in altre culture citate dagli scettici e ho sostenuto che hanno spiegazioni naturalistiche praticabili e sono quindi disanaloghe alla risurrezione di Gesù.
 
Ho sostenuto che i miracoli sono identificabili; in particolare, rispetto alla risurrezione di Gesù, l'evidenza dell'evento insieme all'esclusione delle alternative naturalistiche e alla presenza di un contesto religioso rilevante, comportano una giustificazione epistemica sufficiente per la conclusione di una risurrezione miracolosa. Le alternative naturalistiche sono di due tipi: primo, esistono alternative naturalistiche all'evento della risurrezione; questi sono già stati considerati ed esclusi nei Capitoli precedenti. Secondo, ci sono alternative naturalistiche per l'evento della risurrezione; cioè Gesù è risorto dai morti ma non è stato causato miracolosamente, piuttosto è stato causato naturalmente, ad esempio è stata un'anomalia scientifica o è stata causata da alieni che ancora ci sono sconosciuti.
 
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== Note ==
{{Vedi anche|Serie cristologica}}