Indagine Post Mortem/Capitolo 5: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 137:
 
== Ipotesi della rimozione da amici ==
L'ipotesi che gli amici di Gesù avessero rimosso il corpo di Gesù faceva parte della polemica ebraica riflessa in {{passo biblico2|Matteo|28:11-15}}. Rubare il corpo sarebbe stato rischioso, soprattutto vista la presenza di guardie alla tomba (cfr. ''supra''). Perché qualcuno avrebbe dovuto farlo? Nel corso dei secoli vari motivi sono stati suggeriti dagli scettici. Carrier sostiene che alcuni amici o ammiratori segreti potrebbero aver rubato il corpo con lo scopo di simulare la risurrezione per ispirare fede nei buoni insegnamenti di Gesù e per far pensare alla gente che il suo buon nome era stato rivendicato da Dio (Carrier 2005b, pp. 351 –352). Il numero dei cospiratori potrebbe essere esiguo; tra i Settanta Discepoli, per esempio, almeno uno o due di loro potrebbero essere stati disposti a intraprendere un simile complotto (Carrier 2005b, p. 352). Forse alcune tra le numerose persone che Gesù aveva guarito nel suo ministero potrebbero aver tentato il furto. Gli altri discepoli avrebbero potuto ignorare tale furto e pensare che Gesù fosse veramente risorto, disposti quindi a morire per la loro fede (Kankaanniemi 2010, p. 244). Ehrman suggerisce che forse i membri della famiglia di Gesù volevano che il corpo fosse seppellito nella tomba di famiglia (Craig e Ehrman 2006, p. 29). Carrier suggerisce che le guardie potrebbero aver preso una tangente dai ladri (Carrier 2005b, p. 358). In alternativa, un ammiratore come Giuseppe d'Arimatea potrebbe aver allestito un meccanismo segreto all'interno della tomba che rimosse il corpo. Si potrebbe anche suggerire che forse il centurione romano pagano, che era già convinto che Gesù fosse il Figlio di Dio sulla base della testimonianza della crocifissione e morte di Gesù come raffigurato da Marco ({{passo biblico|Marco|15:39}}), rubò il corpo per fingere la risurrezione poiché voleva che più persone credessero in Gesù. Forse le stesse guardie erano seguaci segreti di Gesù e rischiarono la pena capitale rimuovendo il corpo e poi denunciandone la risurrezione.
 
Tuttavia, i motivi suggeriti non funzionerebbero. Se gli amici avessero avuto motivazioni egoistiche, non sarebbero stati disposti a rischiare la vita per quella che sapevano essere una bugia (cfr. Capitolo 2). Se gli amici avessero avuto motivi "nobili", si sarebbero trattenuti dal creare una menzogna riguardo alla risurrezione di Gesù, soprattutto perché i molteplici e attestati "buoni insegnamenti" della tradizione di Gesù condannavano la menzogna (Matteo 5:37, Giovanni 8:44). Creare una menzogna su una questione così fondamentale riguardante la loro fede sarebbe anche incompatibile con la loro devozione al Dio di Israele, che anche Gesù stesso affermò, e contro la loro convinzione che il Dio di Israele punisce i bugiardi (cfr. Capitolo 2). È improbabile trovare qualcuno disposto a rischiare la sofferenza e morire per ciò che sa essere una bugia e poi essere punito da Dio per questo nell'aldilà. Gli amici avrebbero cercato altri modi più sicuri per promuovere i "buoni insegnamenti" di Gesù e il suo "buon nome". Se i membri della famiglia di Gesù avessero rubato il corpo di Gesù per seppellirlo nella loro tomba di famiglia, avrebbero saputo che Gesù non era risorto e, data la precedente incredulità dei membri della famiglia di Gesù (cfr. Capitolo 3), non sarebbe stato plausibile che si sarebbero poi uniti alla chiesa primitiva (1 Cor. 9:5, Atti 1:14) che adorava Gesù (Loke 2017a), disposti a soffrire per ciò che sapevano essere falso.
 
Inoltre, a prescindere dai moventi, rimuovere il cadavere senza essere catturati dalle guardie o scoperti da altri sarebbe stato comunque un problema. Per quanto riguarda la possibilità che il centurione romano e le guardie fossero ammiratori segreti, avrebbero saputo che lo scopo di porre una guardia in primo luogo era quello di confutare la predizione della risurrezione di Gesù. ("Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò" {{passo biblico2|Matteo|27:63}} – la storicità di questo proposito è legata alla storicità delle guardie alla tomba che ho difeso in precedenza.) Quindi, se non fosse risorto, avrebbero saputo che era davvero un impostore; in tal caso, sarebbe stato improbabile che conservassero una segreta ammirazione (se ne avevano avuta) per un tale impostore e rischiassero la pena capitale per la sua causa rimuovendone il corpo.
 
== Ipotesi della rimozione da nemici ==