Indagine Post Mortem/Capitolo 5: differenze tra le versioni

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== Ipotesi della mancata inumazione ==
[[w:John Dominic Crossan|Crossan]] (1991, pp. 392-394, 1994, pp. 152-158) propone che il corpo morto di Gesù sia stato lasciato sulla croce o gettato in una fossa poco profonda e successivamente mangiato dai cani.
 
Contro questa ipotesi della "insepoltura", Evans sottolinea che gli ebrei avrebbero voluto tirar giù il corpo di un impiccato e seppellirlo lo stesso giorno della sua morte per evitare di contaminare la terra secondo la [[w:Torah|Torah]] ({{passo biblico2|Deuteronomio|21:22-23}}; una vittima crocifissa sarebbe stata considerata un "impiccato", cfr. il riferimento di Paolo in {{passo biblico2|Galati|3:13}}). Mentre Ehrman (2014) obietta che era pratica comune romana non permettere che qualcuno crocifisso venisse seppellito, ma di lasciare che il corpo marcisse sulla croce, Evans sostiene che la probabilità che i romani permettessero a una vittima crocifissa di essere sepolta in tempo di pace non è improbabile (Evans 2005, 2014; Magness 2006). Riassumendo le opinioni di altri studiosi, Eisenberg (2016) osserva:
{{q|In 1968 the remains of a crucified man from the first century were found in a cave northeast of Jerusalem, with a nail still embedded in the heel. The circumstances of this find suggest the man’s body was taken down soon after death because of the wealth and influence of his family (Crossan & Reed 2001, pp. 3–4, 246–247; Lowder 2005, p. 264). The discovery of this man’s remains, and the reported timing of Jesus’ crucifixion and involvement of the high-status Joseph figure, make the story of Pilate’s early release of the body plausible.}}
 
== Ipotesi "rimasto sepolto" ==