Indagine Post Mortem/Capitolo 3: differenze tra le versioni

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[[File:Rabbi Menachem Mendel Schneerson2 crop.jpg|120px|thumb|right|<small>[[w:Menachem Mendel Schneerson|Menachem Mendel Schneerson]], il ''[[w:Rebbe|Rebbe]]'' di [[w:Chabad Lubavitch|Chabad]]</small>]]
Ancora più importante, come affermato in precedenza, se i primi cristiani non avessero avuto tali esperienze della fisicità del corpo risorto di Gesù, una convinzione ampiamente diffusa tra i primi cristiani che Gesù fosse risorto fisicamente non avrebbe potuto iniziare. Gli scettici potrebbero obiettare che alcuni [[w:Chabad Lubavitch|Chabad]] messianisti arrivarono a credere che il rabbino ("Rebbe") [[w:Menachem Mendel Schneerson|Menachem Mendel Schneerson]] (1902-1994) fosse risorto pur senza "prove solide" (vedi Marcus 2001); in effetti, non c'era una tradizione di apparizioni di risurrezione, e i fedeli del Rebbe credevano alla sua risurrezione anche se il suo corpo è tuttora nella tomba. Tuttavia, a differenza del caso relativo alla risurrezione di Gesù, la risurrezione del Rebbe non è stata una convinzione largamente diffusa tra i suoi seguaci, molti dei quali concordano sul fatto che egli non sia risorto e stianostanno ancora aspettando la sua resurrezionerisurrezione dalla tomba.<ref>Per un'ulteriore analisi di questo caso, vedere il Capitolo 6 e il mio ''[[Messianismo Chabad e la redenzione del mondo]]''.</ref>
{{Vedi anche|Messianismo Chabad e la redenzione del mondo|Serie misticismo ebraico}}