Chimica per il liceo/Le reazioni chimiche: differenze tra le versioni

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== L’equazione chimica ==
 
Nel Capitolo La materia e le sue proprietà al paragrafo [[Chimica per il liceo/La materia#Le trasformazioni chimiche: le reazioni chimiche|Le trasformazioni chimiche]] è stato introdotto il concetto di '''reazione chimica''' (o più semplicemente ''reazione'') come trasformazione della materia in cui varia la composizione chimica delle sostanze coinvolte: una o più sostanze "scompaiono", o meglio si trasformano in una o più nuove sostanze.
 
Le sostanze che danno inizio alla reazione sono dette '''reagenti''', mentre le sostanze che compaiono al termine del processo sono dette '''prodotti'''; in altre parole i reagenti si trasformano in prodotti, che sono sostanze differenti da quelle inizialmente presenti.
 
Per rappresentare le reazioni chimiche si utilizza un'apposita simbologia convenzionale che viene definita '''equazione chimica''':
* le sostanze coinvolte sono rappresentate mediante le rispettive formule chimiche, ad esempio, l'acqua è rappresentata dalla formula H<sub>2</sub>O, la calce viva, o più correttamente ossido di calcio, dalla formula CaO, l'acido solforico dalla formula H<sub>2</sub>SO<sub>4</sub>, e così via;
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La reazione di sintesi dell'acido cloridrico (HCl) a partire da cloro (Cl<sub>2</sub>) e idrogeno (H<sub>2</sub>), ad esempio, viene rappresentata mediante la seguente equazione chimica (figura 1):
 
<big>Cl<sub>2</sub></big><small>(''g'')</small> <big>+ H<sub>2</sub><small>(''g'')</small> <math>\longrightarrow</math> 2 HCl</big>(''g'')[[File:Reagenti e prodotti.svg|centro|miniatura|800x800px|'''Figura 1.''' Esempio di equazione/reazione chimica: formazione dell'acido cloridrico (HCl) a partire da cloro (Cl<sub>2</sub>) e idrogeno (H<sub>2</sub>).]]I coefficienti stechiometrici di un'equazione chimica rappresentano il ''rapporto minimo'' tra le particelle (atomi, ioni o molecole) delle sostanze coinvolte: la reazione precedente sarebbe formalmente corretta anche scrivendo 2 Cl<sub>2</sub> <small>(''g'')</small> + 2 H<sub>2</sub> <small>(''g'') <math>\longrightarrow</math></small> 4 HCl <small>(''g'')</small> ma i coefficienti utilizzati non sarebbero quelli minimi, il che è di norma da evitare. Si noti, infine, che il coefficiente unitario (1) è sottinteso e, analogamente all'indice 1 nelle formule chimiche, non viene mai indicato.
 
La corretta determinazione dei coefficienti stechiometrici è possibile grazie al cosiddetto ''bilanciamento'' descritto nel prossimo paragrafo.