Missione a Israele/Contesti sociali: differenze tra le versioni

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Gesù, in contrasto, andò a cercare i suoi ascoltatori. Secondo i Vangeli, egli li andava a scovare, dato che non erano i primi a venire. Chiamando coloro che non lo avevano già riconosciuto – o che, forse, non ne avevano sentito parlare – egli affermò la ''sua'' autorità di pronunciare questo messaggio tramite guarigioni ed esorcismi, compiendo "azioni mirabili" e "opere potenti" (caratterizzazioni di Flavio Giuseppe e dei Vangeli); ed autorizzò i suoi discepoli a diffondere il vangelo dell'arrivo del Regno compiendo le stesse cose. Secondo la tradizione sinottica, questa strategia funzionò: quando Gesù iniziò la sua missione, la gente iniziò ad affollarsi intorno a lui a causa del suo potere di guarire. E, secondo ''Q'', egli indicò questa sua potenza, che legittimava la sua missione, anche a Giovanni, i cui discepoli chiedevano di lui a causa delle sue opere:
{{q|Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me.|{{passo biblico2|Matteo|11:4}}//{{passo biblico2|Luca|7:22-23}}}}
Forse è anche per questo che gli evangelisti presentano così tanti dei suoi primi esorcismi ambientati "nella sinagoga" dove la gente si raduna — vale a dire, di Shabbat. Poiché – di nuovo, a differenza di Giovanni Battista – Gesù incontrava gente nelle loro abitazioni usuali, l'unica volta (come ben sapeva) che si riunivano in assemblea, e quindi in grado di assistere alle sue azioni e udire il suo messaggio, era di Sabato: qualsiasi altro giorno li avrebbe trovati sparsi nelle loro varie occupazioni. Piuttosto che ritenere conflittuali le sue comparse tra assemblee in sinagoga (come i commentatori spesso ipotizzano), la sua scletascelta poteva semplicemente essere di natura pratica. Poteva innanzi tutto predicare ("entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare", {{passo biblico2|Marco|1:21}}), e poi, quando e se i suoi ascoltatori si fossero meravigliati del suo insegnamento ("Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità", v. 22), egli poteva rinforzare il suo messaggio con una dimostrazione di potenza:
{{q|Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: "Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio". E Gesù lo sgridò: "Taci! Esci da quell'uomo". E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!". La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.|{{passo biblico2|Marco|1:23-28}}}}
L'ultima frase dell'evangelista conferma che fu in questo modo che la sua fama si diffuse.