Storia della letteratura italiana/Ermetismo: differenze tra le versioni

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== Poeti ermetici ==
 
Nel linguaggio corrente, con "ermetismo" si indica in generale tutta la nuova lirica novecentesca, da Ungaretti a Montale, con la sola esclusione di [[../Umberto Saba|Saba]]. Come caratteristica comune a queste esperienze viene indicata la necessità di porsi come "altro" rispetto alla società fascista. In realtà, come sottolinea Ferroni, un uso così ampio del termine finisce per dare luogo a equivoci. È dunque preferibile impiegarlo per [[../Salvatore Quasimodo|Salvatore Quasimodo]], per l'opera di Ungaretti successiva a ''L'Allegria'' e per il gruppo di poeti che a Firenze alla fine degli anni trenta sviluppa una poetica influenzata dai simbolisti francesi.<ref name="Ferroni989">{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 20012003 | Einaudi | Torino | p=989}}</ref>
 
Questi ultimi si riuniscono attorno alla rivista ''Il Frontespizio'' e sono animati da un lato da un senso di inquietudine religiosa maturato all'interno del cattolicesimo militante, dall'altro dall'influenza di riviste come ''Solaria'' e dalle tensione che muovono il fascismo di sinistra. A questo si aggiunge l'attenzione per quanto accade in Europa, e in particolare per correnti come l'esistenzialismo e il surrealismo. I poeti ermetici si confrontano con intellettuali antifascisti di estrazione non cattolica, come Romano Bilenchi, Elio Vittorini, Vasco Pratolini e Alfonso Gatto.<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 20012003 | Einaudi | Torino | p=990}}</ref> Tra gli autori riconducibili all'ermetismo si possono ricordare Luigi Fallacara (Bari, 13 aprile 1890 – Firenze, 15 ottobre 1963), Giorgio Vigolo (Roma, 3 dicembre 1894 – Roma, 9 gennaio 1983), Sergio Solmi (Rieti, 16 dicembre 1899 – Milano, 7 ottobre 1981), Alessandro Parronchi (Firenze, 26 dicembre 1914 – Firenze, 6 gennaio 2007), Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997).<ref name="Baldi134">{{cita libro | autore1= Guido Baldi | autore2= Silvia Giusso | autore3= Mario Razetti | autore4= Giuseppe Zaccaria | titolo= La poesia, la saggistica e la letteratura drammatica del Novecento | opera=Moduli di letteratura | editore= Paravia | città= Torino | anno= 2002 | p=134}}</ref>
 
L'ermetismo domina la scena poetica nel decennio che precede la seconda guerra mondiale, e fa sentire la propria influenza anche negli anni successivi al conflitto. Molti poeti che inizialmente risentono di questa tendenza, proseguiranno poi la loro attività verso tutt'altra direzione (si veda il modulo dedicato alla [[../Poesia del dopoguerra|poesia del dopoguerra]]). Non mancano inoltre esperienze che prendono le distanze dall'ermetismo: un esempio è quello della raccolta ''Lavorare stanca'' di [[../Cesare Pavese|Cesare Pavese]].<ref name="Baldi134" />