Storia della letteratura italiana/Melodramma romantico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ortografia
Gian BOT (discussione | contributi)
m Bot: uniformazioni ortografiche
Riga 14:
{{vedi pedia|Gioacchino Rossini|Vincenzo Bellini|Gaetano Donizetti}}
[[File:Gaetano Donizetti (portrait by Giuseppe Rillosi).jpg|thumb|left|Gaetano Donizetti]]
Se il teatro "di parola" ha esiti modesti, ciò non significa che in Italia non sia esistita una produzione teatrale romantica. Il genere che produce i risultati più importanti, che avranno eco in tutta Europa, è il melodramma. Si tratta però di un genere molto particolare, in cui il testo letterario è solo una parte dell'opera e il linguaggio scenico si unisce alla forza della musica. Inoltre, per la sua diffusione il melodramma ha bisogno di un'organizzazione molto complessa, con centri di diffusione sparsi per la penisola. Questo genera una certa omogeneità nei gusti del pubblico, che supera i confini degli Statistati italiani.<ref name="Ferroni714" />
 
Alla fine del Settecento, con il superamento del [[../Pietro Metastasio|modello metastasiano]], si crea nel melodramma una frattura tra poesia e musica, che portava quest'ultima a imporsi sulla prima. Intanto però in Europa librettisti italiani come [[../Lorenzo Da Ponte|Da Ponte]] avevano cercato nuove forze drammatiche, in grado di generare situazioni sceniche intense, intrecci, conflitti. Nell'opera dell'Ottocento sono invece le voci cantanti a dar vita ai movimenti scenici, attraverso contrasti, sovrapposizioni, incontri. La distinzione tra arie e recitativo viene superata nel tentativo di giungere a un discorso musicale unitario. Tutte queste novità fanno sì che il melodramma diventi per lo spettatore un'esperienza di intensa partecipazione emotiva. Il libretto perde l'importanza avuta nel XVIII secolo e diventa subordinato alla musica. Tuttavia, come sottolinea Ferroni, il melodramma è importante nella storia della letteratura perché contribuisce a diffondere tra un pubblico più vasto contenuti sviluppati dalla cultura letteraria alta.<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2001 | Einaudi | Torino | p= 715}}</ref>