Diritto del commercio internazionale/Documenti richiesti per l'export e import: differenze tra le versioni
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Nel mondo del commercio internazionale esistono dei '''documenti richiesti per l'export e import''' che vengono prodotti (chi li produce si accolla l'eventuale costo di produzione) per obbligo o meno. Nel secondo caso, non servono in base alla zona in cui si trasporta la merce o in base al tipo di prodotto esportato oppure si pattuisce la produzione durante la negoziazione tra le parti e si mette la richiesta per iscritto nel contratto di compravendita internazionale, che tipicamente è in inglese o è bilingue.
I documenti richiesti si possono raggruppare in tipologie. Sei tipologie base, che si possono prendere come un semplice modello di partenza, sono: documenti di trasporto, commerciali, sanitari, di conformità (e.g. halal e kosher), assicurativi e altro (e.g., di origine e finanziari come ad esempio le cambiali, che sono pure un
== Introduzione, UCP 600 e ISBP 745 ==
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Ci sono documenti richiesti all’esportatore/venditore e documenti richiesti all’importatore/compratore/cliente. Alcuni sono d'obbligo e/o molto diffusi, mentre altri dipendono dall'accordo tra le parti o dalle regole e leggi di singoli stati o unioni di stati in materia di import e export. Altre ancora riguardano la tipologia di prodotto. Possono cambiare nel tempo e si affiancano ai dazi e tariffe da pagare, se presenti (nelle zone di libero scambio e free trade zones non sono presenti). Questi documenti si esibiscono alle dogane durante i controlli e/o si spediscono alle banche o al compratore stesso per autorizzare il pagamento, laddove pattuito nel contratto di compravendita (che a sua volta è un documento legale ed è il più fondamentale e stabilisce gli accordi fondamentali in materia, per esempio, di
Pertanto, la produzione (che ha un costo in termini di tempo e denaro) e esibizione di documenti è un tema collegato all’export e import in generale, ai singoli ordinamenti di diritto commerciale (nazionali e/o sovranazionali), al contratto di compravendita, ai metodi di pagamento internazionali e in parte anche alle Incoterms, siccome alcune di esse sanciscono esplicitamente che le formalità doganali vanno espletate dal compratore, per esempio. Nei contratti di compravendita internazionali (di solito in inglese o bilingue e di cui esistono dei modelli standard, come quello dell’ICC), i documenti pattuiti vengono messi nero su bianco o selezionati crocettando le caselle e compilando gli slot vuoti. Nei contratti, una sezione intera è dedicata a quelli che spettano al venditore (siccome è l’esportatore, quelli necessari per l’export spettano sempre a lui a prescindere), mentre un’altra identica è dedicata a quelli che spettano al compratore. I documenti vengono solitamente rilasciati da enti governativi a cui si fa la domanda e a cui si pagano gli oneri e dal vettore/spedizioniere; in altri casi sono compilati dal venditore. Di gran parte di questi documenti esiste la versione digitale/virtuale/paperless e degli esempi di modello standard o degli esemplari da cui si possono osservare i tipici dati.
In teoria, una gran quantità di formalità procedurali da sbrigare per l'import e l'export può essere (anche) usata in senso opportunistico come barriera amministrativa per limitare l'importazione e esportazione di beni e dunque può essere usata come misura
Un gruppo di standard ICC collegata all'ambito dei documenti per l'export e import e ai
== Documenti richiesti per l'export e l'import in base alle sei tipologie ==
La descrizione sottostante dei documenti principali richiesti al compratore/buyer e al venditore/seller (Documents to be provided by the seller/buyer) non è esaustiva, non si focalizza su uno stato in particolare (anche se talvolta viene citata l'Unione Europea), non tiene in considerazione tutte le evoluzioni temporali, non tiene in considerazione tutte le fasce possibili di prodotti (tranne qualche accenno per distinguere la certificazione sanitaria da quella fitosanitaria e per introdurre il concetto di
La classificazione si basa su sei tipologie: documenti di trasporto, commerciali, sanitari, di conformità, assicurativi e altro. Tutti questi metodi si trovano nel modello standard di contratto ICC.<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/282875657_Model_Contract_for_International_Sales_Transactions_Manufactured_Goods|titolo=(PDF) Model Contract for International Sales Transactions (Manufactured Goods)|sito=ResearchGate|lingua=en|accesso=2021-02-27}}</ref>
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==== Bill of Lading B/L (polizza di carico marittima) e Seaway Bill (lettera di vettura marittima) ====
La '''
Si parte dal presupposto che, per caricare la merce sulla nave, il venditore ha firmato un contratto di spedizione con la compagnia di spedizioni legata al porto commerciale scelto tale per cui si accolla il costo di nolo della nave se questa tratta marittima è controllata da lui (se usa l'Incoterms 2020 CIF o CIP, il venditore in più deve assicurare a sue spese la merce al 110% del suo valore. L'assicurazione contro i danni da smarrimento o perimento merci, a cui si accenna di nuovo più avanti, in questi due casi è un altro documento richiesto a prescindere e da esibire. La stipulazione di questa polizza assicurativa non è responsabilità dello spedizioniere/vettore, ma del venditore). Comunque, la B/L è anche la prova dell'esistenza a monte di questo contratto. La B/L, se internazionale, di solito è in lingua inglese.
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==== International Consignment Note (Lettera di vettura camionistica CMR) ====
La '''lettera di vettura CMR''' (la sigla CMR deriva dall’abbreviazione di ''
Pur non essendoci dettami in merito alla sua impostazione di forma, grandezza e campi da compilare, il modello più utilizzato è quello definito dalla IRU (International Road Union) nel
Il documento si compone di almeno tre esemplari, uno per lo speditore, uno per il destinatario e uno per il vettore; nel tipo di formulario fascicolato i tre esemplari erano riconoscibili anche dal colore, rosso, blu e verde rispettivamente. Nel formulario IRU i campi di compilazione sono numerati progressivamente ed è presente l'indicazione specifica di quali debbano essere compilati da ognuna delle parti in causa.
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==== Railway Bill RWB (Lettera di vettura ferroviaria CIM) ====
La '''
==== Air Waybill AWB (Lettera di vettura aerea), versione Master e House ====
La '''
==== Warehouse receipt (Fede di deposito) e warrant (nota di pegno) ====
Nel momento in cui il mezzo del venditore (suo o di terze parti) deposita le merci in un magazzino pattuito con il compratore, con un documento si può certificare che la merce del depositante è arrivata ed è stata scaricata nel magazzino del depositario, che ha il dovere di custodirla fino al ritiro. Il documento in questione è detto "
=== Commercial documents (Documenti commerciali) ===
==== Commercial invoice (Fattura commerciale) con codice HS e dichiarazione doganale CN22 e CN23 ====
La
==== Packing list (Lista di imballaggi/Distinta dei colli) ====
Nel caso di spedizioni multicollo e qualora le indicazioni specifiche non siano già presenti sulla fattura, è usuale l'emissione di un documento a parte, chiamata lista di imballaggi o distinta dei colli (packing list in lingua inglese). Tale documento, che non ha carattere fiscale, contiene i dettagli in merito al singolo imballaggio (tipologia, misure e pesi) e al suo contenuto specifico, oltre ai riferimenti di mittente, destinatario e fattura a cui si riferisce.
Spesso tale documento è richiesto espressamente tra quelli necessari all'incasso di una
Queste informazioni aiutano nell'identificazione dei materiali in fase di trasporto, in eventuale sede di controllo da parte delle autorità doganali, nella fase di scarico da parte del destinatario e, nel caso di furto/smarrimento, dagli assicuratori per valutare l'entità del sinistro. La lista di imballaggi può contenere anche delle foto della merce (packing list fotografica) accompagnate da codice a barre come etichettatura (barcode) che aiutano nella loro identificazione.
==== Weight list (Distinta pesi) ====
La distinta pesi è un documento che indica il peso lordo e peso netto (gross weight, net weight) delle merci spedite e può essere prodotto e rilasciato dal venditore stesso o, previo accordo con il compratore, da una terza parte a cui si invia la richiesta. Questa terza parte può essere un ente ad hoc e/o un pubblico ufficiale. Se è rilasciato da quest'ultimo, per la precisione si chiama "certificato di peso". I dati indicati non devono essere in conflitto con quelli presenti negli altri documenti. La distinta pesi non è identica alla distinta colli: mentre la seconda è richiesta spesso (in particolare quando si trasporta nei container), la prima si può richiedere a parte ed è più indicata per la spedizione di massa (bulk shipment) di
=== Sanitary documents (Documenti sanitari) ===
==== Sanitary certificate (Certificato sanitario) ====
Alcune categorie di prodotti, per esempio gli animali vivi, le carni, i prodotti derivati da carni lavorate e simili prodotti (esistono variazioni caso per caso), all'esportazione devono essere accompagnate dal
Questo certificato si può trovare o indicare in sezioni del contratto di compravendita internazionale avente un titolo simile a "'''Certificate of inspection by the seller/buyer/third party'''" (Certificato di ispezione da parte del venditore/compratore/terza parte). In questo caso, spetta a una terza parte, che peraltro in partenza è una garanzia siccome il controllo avviene da un ente indipendente.
==== Phytosanitary certificate (Certificato fitosanitario) e lo Heat Treatment Certificate (certificato di trattamento termico) ====
Semplicemente, il
Questo certificato si può trovare o indicare in sezioni del contratto di compravendita internazionale avente un titolo simile a "'''Certificate of inspection by the seller/buyer/third party'''" (Certificato di ispezione da parte del venditore/compratore/terza parte). In questo caso, spetta a una terza parte, che peraltro in partenza è una garanzia siccome il controllo avviene da un ente indipendente.
Spesso, il certificato fitosanitario si ottiene facendosi rilasciare lo Heat Treatment Certificate, ovvero il
==== Fumigation certificate/Pest-control certificate (Certificato di fumigazione) ====
La parola “fumigation” (
=== Insurance documents (Documenti assicurativi) ===
In alcuni casi, quando il venditore stipula un'
=== Documents of compliance (Documenti di conformità) ===
==== Halal certificate (Certificato halal) e il concetto di halal VS haram ====
Il certificato '''
Questo certificato si può trovare o indicare in sezioni del contratto di compravendita internazionale avente un titolo simile a "'''Certificate of inspection by the seller/buyer/third party'''" (Certificato di ispezione da parte del venditore/compratore/terza parte). In questo caso, spetta a una terza parte, che peraltro in partenza è una garanzia siccome il controllo avviene da un ente indipendente.
==== Kosher certificate (Certificato kosher) ====
La macellazione rituale ebraica, ovvero la
Questo certificato si può trovare o indicare in sezioni del contratto di compravendita internazionale avente un titolo simile a "'''Certificate of inspection by the seller/buyer/third party'''" (Certificato di ispezione da parte del venditore/compratore/terza parte). In questo caso, spetta a una terza parte, che peraltro in partenza è una garanzia siccome il controllo avviene da un ente indipendente.
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==== Certificate of origin (Certificato di origine), la sua guida e il GSP Form A ====
Il
Un tipo particolare di certificato di origine è il GSP Form A, che viene usato negli scambi tra l'Unione Europea e i Paesi in Via di Sviluppo (PVS) inseriti in appositi elenchi (svariati di essi sono paesi asiatici, ragion per cui è molto usato in Asia). La sigla "GSP" significa "Generalised System of Preferences", letteralmente "Sistema generalizzato delle preferenze". Il GSP Form A va compilato dagli esportatori dei PVS. Con questo documento e le informazioni in esso contenute, si possono applicare le eventuali esenzioni totali o parziali dai dazi sulla merce nel momento in cui essa viene importata dentro i confini comunitari. Il GSP Form A non va utilizzato quando sono gli europei a esportare verso i PVS. Il regolamento europeo alla base del GSP Form A è il regolamento UE n. 978/2012, in vigore dal 1º gennaio 2014.
==== Export license (Licenza di esportazione/"Documento di accompagnamento esportazione" DAE) ====
La licenza di esportazione è un documento rilasciato dal governo (l'ente che si occupa del commercio internazionale, e.g. il
==== Import license (Licenza di importazione) ====
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==== ATA carnet (carnet ATA) e polizza di cauzionamento con assicurazione ====
Il
==== Certificato o Attestato di libera vendita ====
Il certificato di libera vendita è un documento per l'export richiesto da alcuni stati che prova che un prodotto è già liberamente commerciato nei paesi europei. Serve dunque a indicare in modo semplice e diretto che i prodotti importati hanno superato i controlli previsti nel paese da cui provengono. In Italia, viene rilasciato dalle Camere di Commercio (il certificato) e dal Ministero della Sanità (l'attestato). Alcune categorie di merce possono ricevere questo documento solo dal Ministero di Sanità. Viene solitamente richiesto per prodotti cosmetici, farmaceutici,
== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
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* http://www.salute.gov.it/portale/ministro/p4_8_0.jsp?label=servizionline&idMat=DM&idAmb=CLV&idSrv=R1&flag=P Presentazione dell'attestato di libera vendita (Ministero della Salute)
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