Diritto del commercio internazionale/Documenti richiesti per l'export e import: differenze tra le versioni
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Nel caso di spedizioni multicollo e qualora le indicazioni specifiche non siano già presenti sulla fattura, è usuale l'emissione di un documento a parte, chiamata lista di imballaggi o distinta dei colli (packing list in lingua inglese). Tale documento, che non ha carattere fiscale, contiene i dettagli in merito al singolo imballaggio (tipologia, misure e pesi) e al suo contenuto specifico, oltre ai riferimenti di mittente, destinatario e fattura a cui si riferisce.
Spesso tale documento è richiesto espressamente tra quelli necessari all'incasso di una [[lettera di credito]] ed è raccomandato nel caso di spedizioni al di fuori della [[Comunità economica europea]]<ref>{{Cita web|url=https://core.ac.uk/download/pdf/11197771.pdf|titolo=La documentazione internazionale per lavorare con l'estero|sito=CCIAA Pordenone|data=2006|accesso=7 marzo 2021|
Queste informazioni aiutano nell'identificazione dei materiali in fase di trasporto, in eventuale sede di controllo da parte delle autorità doganali, nella fase di scarico da parte del destinatario e, nel caso di furto/smarrimento, dagli assicuratori per valutare l'entità del sinistro. La lista di imballaggi può contenere anche delle foto della merce (packing list fotografica) accompagnate da codice a barre come etichettatura (barcode) che aiutano nella loro identificazione.
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==== Certificato o Attestato di libera vendita ====
Il certificato di libera vendita è un documento per l'export richiesto da alcuni stati che prova che un prodotto è già liberamente commerciato nei paesi europei. Serve dunque a indicare in modo
== Note ==
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