Diritto del commercio internazionale/Documenti richiesti per l'export e import: differenze tra le versioni

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{{NN|economia|febbraio 2021}}
Nel mondo del commercio internazionale esistono dei '''documenti richiesti per l'export e import''' che vengono prodotti (chi li produce si accolla l'eventuale costo di produzione) per obbligo o meno. Nel secondo caso, non servono in base alla zona in cui si trasporta la merce o in base al tipo di prodotto esportato oppure si pattuisce la produzione durante la negoziazione tra le parti e si mette la richiesta per iscritto nel contratto di compravendita internazionale, che tipicamente è in inglese o è bilingue.
 
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==== Certificato o Attestato di libera vendita ====
Il certificato di libera vendita è un documento per l'export richiesto da alcuni stati che prova che un prodotto è già liberamente commerciato nei paesi europei. Serve dunque a indicare in modo semplice e diretto che i prodotti importati hanno superato i controlli previsti nel paese da cui provengono. In Italia, viene rilasciato dalle Camere di Commercio (il certificato) e dal Ministero della Sanità (l'attestato). Alcune categorie di merce possono ricevere questo documento solo dal Ministero di Sanità. Viene solitamente richiesto per prodotti cosmetici, farmaceutici, [[Biocida|biocidi]] (e.g. disinfettanti, insetticidi e preservanti), [[Dispositivo medico|dispositivi medici]] (e.g. lo stetoscopio e il defibrillatore) e specifici prodotti alimentari (e.g. integratori e alimenti senza [[glutine]]). Per tutti i prodotti menzionati, in Italia ci si deve rivolgere al Ministero della Sanità. Alcuni degli stati che lo richiedono sono la Repubblica Popolare Cinese, Corea del Sud, Giappone, India, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Russia e Messico. In Italia, si richiede su carta intestata con marca da bollo al Ministero della Salute e dietro pagamento della tariffa iniziale (si dimostra allegando la ricevuta di pagamento in formato PDF) e invio del documento di riconoscimento valido del richiedente. Viene rilasciato per posta entro 30 giorni. Tolte le marche da bollo di 16€ (una sulla domanda e una per ogni certificato richiesto, tale per cui basta una sola operazione per più certificati), la produzione di questo documento è pari a poco più di 94€. Se si richiede alle Camere di Commercio tramite la piattaforma Cert'O (la stessa usata per il certificato di origine), per aprire la pratica bisogna avere la [[firma digitale]]. Non viene rilasciata in lingua straniera. Viene rilasciato dopo pochi giorni e vale sei mesi dalla data di emissione.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==