Biografie cristologiche/Teologie multiculturali: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annullato
m Annullate le modifiche di 87.9.113.140 (discussione), riportata alla versione precedente di Eumolpo
Etichette: Rollback Annullato
Riga 87:
Di questi vari tipi di modelli antiebraici, il peggiore è l'asserzione che Gesù introduce una divinità nuova e diversa da quella rivelata dalla Torah ed adorata nella sinagoga. Tale è la versione teologico-leberazionale di quella vecchia fandonia "Dio dell'Ira" veterotestamentario contro "Dio dell'Amore" neotestamentario. Il falso dio diventa ora il "dio" (in minuscolo) dell'Ebraismo farisaico o il dio della tradizione ebraica.<ref name="Mini">Per questa sezione si vedano specialmente Roger Brooks, John J. Collins (curr.), ''Hebrew Bible or Old Testament? Studying the Bible in Judaism and Christianity'', University of Notre Dame Press, 1990, pp. 1-39; Heribert Smolinsky, "The Bible and its Exegesis in the Controversies about Reform and Reformation", in Henning Graf Reventlow & Benjamin Uffenheimer (curr.), ''Creative Biblical Exegesis'', ''JSOT'' Supplement 59, 1988, pp. 115-130; Hans Huebner, "New Testament Interpretation of the Old Testament", in Magne Saebo (cur.), ''Hebrew Bible/Old Testament'' I.1, Vandenhoeck & Ruprecht, 1996; William Horbury, ''Jews and Christians in Contact and Controversy'', T & T Clark, 2006, pp. 25-36, 200-225; Peter Richardson, "The beginnings of Christian anti-Judaism, 70-c. 235", in Steven T. Katz (cur.), ''The Cambridge History of Judaism 4: The Late Roman-Rabbinic Period'', Cambridge University Press, 2006, pp. 244-258; Anders Gerdmar, ''Roots of Theological Anti-Semitism'', Brill, 2009, pp. 29-38.</ref>
 
Kwok Pui-lan, un anglicano di Hong Kong che ora insegna alla Divinity School [[w:Chiesa episcopale|episcopale]] a Cambridge, nel [[w:MassachusettsMassachussetts|Massachussets]], identifica il "Dio che pianse sulla croce" e colui che "soffrì sotto la tradizione opprimente ebraica".<ref>Kwok Pui-lan, "God weeps with Our Pain", in Pobee & von Wartenberg-Potter (curr.), ''New Eyes for Reading, cit.'', pp. 90-95 (92).</ref> La religiosa Louise Kumandjek Tappa, della ''Union des églises baptistes du Cameroun'', evidenzia le implicazioni di questa distinzione teologica:
{{q|Gesù morì quale risultato dello scontro tra il suo Dio [''D'' maiuscola] ed il dio (''d'' minuscola] dell'Ebraismo farisaico. L'Ebraismo aveva ingabbiato Dio nelle proprie leggi e tradizioni ed i suoi ministri non potevano accettare un concetto di Dio che andasse oltre ai loro propri limiti... La crocifissione di Gesù segnò un trionfo temporale del dio patriarcale dell'Ebraismo. La sua resurrezione tuttavia provò che il suo Dio è il vero Dio. Ma purtroppo il Cristianesimo è ritornato al dio patriarcale dell'Ebraismo con sempre più zelo. Il dio della chiesa istituzionale ora detiene maggior potere perché il "clan" è diventato più potente. Il dio del clan santifica qualsiasi cosa, incluso il militarismo, la guerra. il sessismo, il segregazionismo, fintanto che serve gli interessi del clan.|Louise Kumandjek Tappa, "God in Man's Image"<ref>Louise Kumandjek Tappa, "God in Man's Image", in Pobee & von Wartenberg-Potter (curr.), ''New Eyes for Reading, cit.'', pp. 101-106 (102).</ref>}}
 
Riga 105:
Alcuni commenti estratti da un saggio di Naim Ateek,<ref>Cfr. en:wiki "[[:en:w:Naim Ateek|Naim Ateek]]".</ref> sacerdote anglicano e fondatore del "Sabeel Ecumenical Liberation Theology Center" a Gerusalemme, sono sintomatici di questa retorica.<ref name="Naim">Molti di questi esempi provengono da una relazione di Michael C. Kotzin, "The Continuing Challenge of Anti-Semistism", presentata all'International Council of Christians and Jews, 26 luglio 2005. Citazioni da Amy-Jill Levine, ''The Misunderstood Jew, cit.'', 2006, pp. 183-185.</ref> A [[w:Notre Dame (Indiana)|Notre Dame]] nel 2001, Ateek fece un discorso su "The Zionist Ideology of Domination Versus the Reign of God", identificando "Gesù Cristo, che vive nella nostra terra come un palestinese sotto occupazione", e dichiarò che "Israele ha posto una pietra più grossa, un grande masso che ha metaforicamente rinchiuso i palestinesi in una tomba. È simile alla pietra posta all'entrata della tomba di Gesù." In quello stesso anno, nel suo messaggio pasquale, Ateek proclamò: "In questo periodo di Quaresima, a molti di noi sembra che Gesù stia nuovamente in croce, con migliaia di palestinesi crocefissi intorno a Lui... Il sistema di crocifissione israeliano opera quotidianamente." Ad una funzione religiosa a Gerusalemme nell'aprile 2002, affermò: "I palestinesi sono stati condannati da Israele come nazione, condannati alla distruzione. Le accuse del popolo al potere sono sorprendentemente simili nel corso della storia alle accuse fatte contro Gesù in questa città — terroristi, malfattori, o ribelli e sovversivi. I palestinesi stanno venendo crocefissi oggi per aver rifiutato di sottomettersi alle richieste di più vaste concessioni di territorio da parte di Israele."<ref name="Naim"/>
 
La retorica è esagerata. Gesù non raccomandò ai propri seguaci di far saltare in aria i romani (e Ateek non sta raccomandando ai suoi seguaci di far saltare in aria gli ebrei ma, mettendo tutti i palestinesi insieme in un'unica categoria, rischia di dare questa impressione); i palestinesi non sono stati condannati alla distruzione. Ma Ateek non viene messo a tacere, anzi, continua a tenere conferenze internazionali presso il suo centro e partecipa e parla a riunioni presso la [[w:Università di Notre Dame|Università di Notre Dame]], il ''Center for Jewish-Christian Relations'' all'[[w:Università di Cambridge|Università di Cambridge]], la ''Lutheran School of Theology'' di Chicago, e altrove.<ref name="Naim"/> La sua retorica è inoltre subdola, poiché il suo impatto antiebraico è spesso più una faccenda di percezione. Ad una convocazione della Scuola Teologica Episcopale di Cambridge (MassachusettsMassachussets), fece una predica riguardo ai messaggi di Gesù:
{{q|[I suoi messaggi] riflettono un impegno inclusivo all'umanità del prossimo ed un ministero che ha profondità e vastità di scopi — un impegno verso i poveri, un impegno verso il ministero della guarigione, un impegno alla giustizia e liberazione degli oppressi, un impegno ad un giubileo che coinvolge la giustizia economica per tutti. Credo che queste parole abbiano costituito uno ''spostamento di paradigmi'' al tempo di Gesù, e ci forniscono la base di spostamento di paradigmi per il ministero del ventunesimo secolo.|[http://www.wrmea.org/2001-january-february/sabeel-s-rev.-naim-ateek-addresses-church-gatherings-in-seattle-and-portland.html Naim Ateek]}}