Gesù e il problema di una vita/Capitolo 16: differenze tra le versioni

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Scegliere di seguire Gesù non è una decisione banale; è una decisione che ha conseguenze per ogni aspetto della nostra vita. Dire "Sì" a Gesù vuol significare accettare responsabilità. È significativo che, in molti dei suoi miracoli, Gesù chiedesse ad altri di aiutarlo. Altri riempirono le giare d'acqua alle [[w:Tramutazione dell'acqua in vino|nozze di Cana]], altri servirono [[w:Moltiplicazione dei pani e dei pesci|pani e pesci ai cinquemila]] e altri rotolarono la pietra dalla [[w:Risurrezione di Lazzaro|tomba di Lazzaro]]. Gesù non dava spettacolo salendo sul podio: dove poteva, coinvolgeva i suoi seguaci. Alla fine, lasciò ai suoi seguaci il compito di annunciarlo a tutto il mondo. Coloro che decidono di seguire Gesù devono essere disposti ad assumere da lui responsabilità che li metteranno alla prova fino ai limiti della resistenza.
 
Dire "sì" a Gesù significa prepararsi ad una sfida. Gesù non nascose mai il fatto che seguirlo fosse ben lungi dall'essere facile eammonì che avrebbe implicato privazioni ed avversità. Nei giorni bui del 1940, [[w:Winston Churchill|Winston Churchill]] al suo popolo nella battaglia contro un nemico potente non promise "altro che sangue, fatica, lacrime e sudore". La promessa di Gesù ai suoi seguaci nella loro battaglia contro un buio più abissale è simile. La grande differenza è che, a differenza di Churchill,Gesù può garantire ai suoi seguaci una vittoria finale e una ricompensa infinita. Coloro che decidono di seguire Gesù devono essere preparati ad accettare difficoltà nonché responsabilità.
 
Esistono solo due risposte a Gesù: accettazione o rifiuto. Mi sembra chiaro.<br/>
Durante la sua vita in terra, Gesù non si impose mai su nessuno, né egli si impone ora; ci dà il diritto di dirgli "no". Tuttavia, rifiutare Gesù è la cosa più seria che possiamo mai fare; vuol dire rifiutare tutto il bene che egli ci offre ora sulla terra e tutto ciò che ci promette in cielo.
 
Accettare Gesù, porre davanti a tutto il seguirlo, vuol dire avere la propria vita trasformata permanentemente. Vuol dire accettare il suo perdono, la sua benedizione e guida e, allo stesso tempo, assumere volontariamente qualunque responsabilità e prova che egli ci possa dare.
 
Per tutte le lotte e il dolore che può portare, seguire Gesù è conoscere sia una gioia inesprimibile che una soddisfazione inesauribile.
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{{Immagine grande|Brooklyn Museum - The Lord's Prayer (Le Pater Noster) - James Tissot.jpg|800px|''Pater Noster'' ({{passo biblico2|Matteo|6:9-13}}), di [[w:James Tissot|James Tissot]]}}
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[[Categoria:Gesù e il problema di una vita|Capitolo 16]]