Gesù e il problema di una vita/Capitolo 15: differenze tra le versioni

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Quest’ipotesi non trova però il favore della maggioranza degli studiosi, che ritengono che Luca abbia agito spinto da motivazioni teologiche.<ref name="carlomaria">Carlo Maria Martini, ''Il problema storico della risurrezione negli studi recenti'', Università Gregoriana Editrice, 1980, p. 132</ref>. Va, infatti, corretta l’idea, derivata da un'interpretazione semplificata degli Atti, secondo cui Gesù abbia trascorso quaranta giorni sulla Terra prima di salire al Cielo: Egli era già presso Dio e da lì si è manifestato per un certo periodo ai suoi discepoli per completare la sua predicazione e la loro formazione. La durata di quaranta giorni per le apparizioni post-pasquali è probabilmente simbolica, dato che nella Bibbia il numero quaranta è carico di simbolismi.<ref>[https://www.famigliacristiana.it/articolo/ascensione-di-gesu-ecco-le-cose-da-sapere.aspx "Ascensione di Gesù, ecco le cose da sapere"].</ref>
L'Ascensione, quindi, non va intesa come il primo ingresso di Gesù risorto nella gloria ma come la sua ultima apparizione ai discepoli, in cui si congeda definitivamente da loro lasciando spazio alla successiva manifestazione dello Spirito Santo. Secondo la Bibbia delle edizioni Paoline, per esempio: "Gesù era già salito al Padre in anima e corpo sin dalla risurrezione, Lc 24,51. cf Gv 20,17; la scena dell'ascensione, 40 giorni dopo, significa che le apparizioni di Gesù e la sua rivelazione ai discepoli sono terminate".<ref name="edizionipaoline">La Bibbia, Edizioni Paoline, 1991, p. 1675, ISBN 88-215-1068-9.</ref> In altre parole dal punto di vista di Gesù, presentato nel Vangelo, la ResurrezioneRisurrezione e l'Ascensione fanno parte dello stesso evento, perché il Risorto è già nella gloria di Dio; dal punto di vista degli apostoli, presentato negli Atti, il discorso è diverso, perché prima di iniziare la predicazione del vangelo essi dovranno maturare l'evento pasquale. Per i discepoli di Gesù, l'Ascensione è una tappa verso la Pentecoste, che concluderà il loro periodo di preparazione.<ref>[https://www.qumran2.net/parolenuove/commenti.php?mostra_id=28383 Commento su Luca 24,46-53]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.upbagnolo.it/up/liturgia/riflessioni-sul-vangelo/954-ascensione-8-maggio-2016-lc-24-46-53 |titolo=l'Ascensione |accesso=3 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180504011503/http://www.upbagnolo.it/up/liturgia/riflessioni-sul-vangelo/954-ascensione-8-maggio-2016-lc-24-46-53 |dataarchivio=4 maggio 2018 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Altre considerazioni teologiche ===
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{{q|ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato.|{{passo biblico2|Atti|1:12}}}}
La tradizione ha consacrato questo luogo come il ''Monte dell'Ascensione''.
 
== Il significato della Risurrezione ==
La risurrezione di Gesù per il cristiano non è soltanto un fatto strano ed eccezionale; è qualcosa che trabocca di conseguenze.
 
=== La risurrezione è una rivalsa ===
Immaginiamoci un uomo punito per qualcosa che non ha fatto. Viene umiliato pubblicamente e la sua reputazione, tutto ciò che rappresenta, è gettato nella polvere. Se giustizia deve esser fatta, allora egli deve essere vendicato: il verdetto deve essere capovolto e deve essere dichiarato libero da colpa. Tale visione si applica a Gesù. La croce vide un Gesù innocente trattato come un colpevole, e nella risurrezione Dio ribalta quella decisione e lo rivendica ai suoi seguaci. Facendo risorgere Gesù dai morti, Dio dichiara Gesù innocente e afferma in un azione ciò che aveva detto precedentemente a parole: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto."
 
=== La risurrezione è un'autenticazione ===
 
=== La risurrezione ha implicazioni ===
 
 
== Conclusione ==