Diritto del commercio internazionale/Prassi bancaria internazionale uniforme: differenze tra le versioni

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Un ultimo dettaglio minore di rilevanza è l’errore di ortografia/spelling: simili errori intaccano la forma ma non la sostanza del documento, tale per cui viene ritenuto conforme nella misura in cui il vocabolo è comprensibile. Ciò che invalida un documento è la mancata conformità ai termini contrattuali, alla UCP e alla ISBP (per esempio, se manca la firma in un certificato, se delle pagine sparse non si riescono a collegare, se una data o vocabolo o frase sono troppo ambigui, se mancano dei documenti pattuiti, se i dati da un documento all’altro si contraddicono, se un emendamento non è certificato, se si consegna in ritardo o all’ultimo giorno, se è elettronico e ha dei dati danneggiati o degli hyperlink non funzionanti, se non è nella lingua pattuita, ecc.).
 
La ISBP poi aggiunge che i documenti non di trasporto (quelli di trasporto sono indicati nelle UCP 600, articoli 19-25) ma comunemente usati sono la delivery note, delivery order, cargo receipt, forwarder's certificate of receipt, forwarder's certificate of shipment, forwarder's certificate of transport, forwarder's cargo receipt e la mate's receipt.
 
Nelle UCP, si aggiunge che i controlli bancari riguardano solo la conformità/compliance: un documento può essere conforme/complying ai termini contrattuali, alle UCP e alle ISBP ma essere falso o contenere dichiarazioni errate o mendaci. Le banche non hanno responsabilità riguardo alla veridicità dei documenti o delle dichiarazioni e firme in esso contenute anche perché questo compito/task non fa parte del loro dovere, come esplicitamente menzionato. Quindi, né le UCP/eUCP né la ISBP si preoccupa di questi ultimi controlli. Se il documento è cartaceo, le UCP spiegano che va sempre presentato un esemplare originale.