Gesù e il problema di una vita/Capitolo 12: differenze tra le versioni

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Gesù può parlare ''in vece'' del Padre perché Lo conosce.
 
Il terzo luogo, ''Gesù è fedele alla volontà del Padre''. Quale figlio perfetto, Gesù fa esattamente ciò che vuole il Padre e dimostra perfetta obbedienza e fede. Sia durante il suo battesimo che nella trasfigurazione, Dio annuncia il Suo piacere per l;obbedienza del Figlio:
{{q|Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo!|{{passo biblico2|Matteo|3:17;17:5}}}}
 
In quarto luogo, ''il Padre ama il Figlio''. I vangeli chiaramente dimostrano che esiste un immenso amore tra il Padre e il Figlio, che è parallelo all'ammore che esiste tra genitori umani ed i propri figli. È proprio a causa di questo amore intenso del Padre che l'aver permesso la morte di Gesù è così commovente. La morte di Gesù non fu una transazione fredda e insensibile, ma un sacrificio tremendo sia per il Padre che per il Figlio.
 
Sebbene Gesù insegni ai suoi seguaci che possono conoscere Dio come Padre, egli fa una distinzione tra la sua relazione unica con Dio e la loro. Egli parla di "mio Padre" e "vostro Padre",<ref>{{passo biblico2|Giovanni|20:17}}: "Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro»."</ref> e di se stesso dicendo: "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" ({{passo biblico2|Giovanni|3:16}}).
 
=== Figlio dell'Uomo ===