Filosofia presocratica e socratica/Nascita della filosofia in Grecia: differenze tra le versioni

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La filosofia, intesa come indagine critica e razionale, appare come il «grande parto» del genio ellenico.<ref name="a21">Abbagnano, pag. 21</ref><ref name="R23">Reale, pag. 23</ref> Se infatti il sapere orientale ha un carattere religioso e tradizionalistico, riservato alla classe sacerdotale e legato a una tradizione sacra, la '''sapienza greca''' si presenta come una '''ricerca razionale''' che scaturisce dalla libertà individuale: ogni uomo libero può filosofare.<ref name="a20">Abbagnano, pag. 20</ref>
 
Si potrebbe obbiettareobiettare che i Greci abbiano sviluppato la filosofia in forme analoghe all'Oriente, così come è accaduto per la religione, l'arte, la scienza e l'organizzazione militare; tuttavia, per quanto in questi ambiti si possa stabilire quali e quanti elementi sono stati ripresi dall'Oriente, la filosofia è un fenomeno che «non solo [...] non ha presso i popoli orientali l'identico corrispettivo, ma nemmeno qualcosa che analogicamente sopporti il paragone».<ref name="R23" /> Reale tenta così di confutare le tesi di una presunta derivazione della filosofia dall'Oriente:
 
* Nessun filosofo in epoca classica accenna a una derivazione della filosofia greca dall'Oriente. Lo stesso Platone cita più volte la sapienza orientale, e i personaggi presenti nei suoi dialoghi si richiamano più volte all'autorità di un sapere molto più antico di loro; tuttavia evidenzia lo spirito pratico e non speculativo del sapere egiziano, diverso da quello greco.<ref>Reale, pag. 26</ref>