Gesù e il problema di una vita/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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Il primo racconto della creazione in ''Genesi'' (1, 27): «E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.», più del secondo, (''Genesi'' 2, 7-24) nel quale la donna è creata successivamente dall'uomo, attira l'attenzione degli gnostici che lo interpretano come una creazione androgina: per Marco Dio, che è Padre e Madre, creò l'essere maschile-femminile,<ref>Ireneo, ''op. cit.'', I, 18, 2</ref> mentre [[w:Teodoto di Bisanzio|Teodoto di Bisanzio]] interpreta il passo biblico affermando che "gli elementi maschio e femmina insieme costituiscono la migliore produzione della Madre Sapienza".<ref>Clemente Alessandrino, ''Excerpta ex Theodoto'' 21, 1</ref>
 
Alla grande rilevanza assunta nella gnosi dall'elemento femminile corrispondeva un ruolo importante rappresentato dalle donne nelle comunità gnostiche, anche in quelle nelle quali si era sviluppata una teologia meno radicale sotto l'aspetto "femminista", come la [[w:Marcione|marcionita]], che conosceva preti e vescovi donne, la [[w:Montano|montanista]], che sosteneva di essere stata fondata da due donne, [[w:Prisca|Prisca]] e [[w:Massimilla|Massimilla]] e la [[w:Carpocrate|carpocraziana]], alla quale apparteneva Marcelliana, che andò a insegnare a Roma<ref>Ireneo, ''op. cit.'', I, 25, 6</ref> e affermava di aver avuto insegnamenti da Maria, da Marta e da Salomé.
 
Presso i [[w:Valentino (filosofo)|valentiniani]] anche le donne erano preti e predicavano e profetavano allo stesso titolo degli uomini e il vescovo cattolico [[w:Ireneo|Ireneo]] racconta scandalizzato di [[w:Marco (gnostico)|Marco]] che eleva preghiere a Grazia, "colei che è prima di ogni cosa", a Sapienza e a Silenzio, invita le donne a profetare e permette che esse celebrino l'[[w:eucaristia|eucaristia]].<ref>''Cit.'', I, 13, 3-5</ref>