Gesù e il problema di una vita/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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Secondo [[w:Eusebio di Cesarea|Eusebio di Cesarea]], all'epoca della nascita del Cristianesimo non esisteva alcun elenco, e nella sua ''[[w:Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia ecclesiastica]]'' riporta tra i settanta solo [[w:Barnaba apostolo|Barnaba]], [[w:Sostene da Corinto|Sostene]], [[w:Cefa di Iconio|Cefa]], [[w:Mattia apostolo|Mattia]], [[w:Taddeo di Edessa|Taddeo]] e [[w:Giacomo il Giusto|Giacomo, fratello del Signore]].<ref>''Storia ecclesiastica'', I, 12.</ref>
 
Due punti sorgono comunque in merito a questi Settanta. Primo, essi non erano in nessuno modo discepoli di "seconda classe". '''Il gruppo includeva anche donne''' (cfr. sezione seguente), donne che stettero ai piedi della croce di Gesù fino alla fine (a differenza di altri che fuggirono), e molte delle sue apparizioni furono agli appartenenti di tale gruppo: alle donne, appunto, a Cleopa e al suo compagno, a "più di cinquecento fratelli" come cita Paolo.<ref>Cfr. {{passo biblico2|Luca|24:1-11;13-35}}, {{passo biblico2|1Corinzi|15:6}}.</ref> Secondo, è questo gruppo più numeroso e variato di seguaci, e non i Dodici, che ci forniscono un modello di chi dovesse poi costituire la chiesa.
 
=== Le donne nei Vangeli ===
{| class="noprint" style="float:right; width:3040%; border:1px solid silver; margin-bottom: 1.5em; margin-left:1.0em; margin-right:auto; background:#ffcc80; text-align:justify; padding:2px;" cellspacing=5
| style="padding:7px; border:1px solid silver; background:#c6dbf7;"|[[File:Jesus Revolution.svg|35px]] '''GESÙ E LE DONNE'''
|-<span style="font-size: 0.9em8em;">
| La presenza delle donne nel gruppo più numeroso dei seguaci solleva il problema di Gesù e le donne.<br/>
| [...]<br/>... ''(Questa finestra viene spesso inserita nelle pagine di testo per esaminare una particolare questione o problematica, senza interrompere il flusso del Capitolo in cui appare)''<br/>
Nella cultura del tempo di Gesù, come in gran parte del mondo antico, il ruolo delle donne veniva soprattutto limitato a quello di mogli domestiche e madri. Sebbene la cultura ebraica fosse maggiormente favorevole alle donne delle altre società dell'epoca, le donne erano comunque trattate come poco più che proprietà. Flavio Giuseppe, nonostante fosse un ebreo ben istruito, riusciva ad affermare che era insegnamento della "Scrittura" che "una donna è inferiore a suo marito in tutte le cose".<ref>F. Giuseppe, ''[[w:Contro Apione|Contro Apione]]'' 2:25.</ref> (Da quale "Scrittura" Flavio stesse citando nessuno lo sa; non è certamente l'Antico Testamento.) Che tali valori negativi fossero ampiamente affermati lo dimostra la reazione di sopresa dei discepoli quando trovano Gesù che conversa con una donna in Samaria.<ref>{{passo biblico2|Giovanni|4:27}}.</ref><br/>
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Gesù tuttavia era radicale nelle sue vedute sule donne:
* I seguaci di Gesù includevano varie donne, alcune delle quali viaggiavano con lui e i Dodici. Per qualsiasi uomo viaggiare con un tale ''entourage'' in tale cultura era – ed è – quasi sconosciuto.
* Le donne ebbero un ruolo molto importante negli eventi della [[w:Pesach|Pasqua]]. I soli seguaci che stettero con Gesù alla croce, a parte [[w:Giovanni (evangelista)|Giovanni il discepolo]], furono solo donne.
* Le donne sono prominenti nei resoconti della [[w:Risurrezione di Gesù|risurrezione]]. In particolare, il Gesù risorto apparve prima a [[w:Maria Maddalena|Maria Maddalena]] e la istruì di "andare a dirlo ai suoi fratelli". Il primo testimone della risurrezione fu una donna.<ref>{{passo biblico2|Giovanni|20:11-18}}.</ref>
* Gesù insegnò alle donne, evidentemente con l'intenzione che, a loro volta, potessero insegnare. Quando Luca ci dice che Maria "sedette ai piedi di Gesù ascoltando le sue parole", egli sta usando un'espressione idiomatica per significare uno studente a cui viene insegnato da un [[w:rabbino|rabbino]]:
{{q|Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola.<ref>{{passo biblico2|Luca|10:39}}; cfr. anche {{passo biblico2|Atti|22:3}}.</ref>}}
* Gesù difese le donne. Quando gli venne presentata "una donna sorpresa in adulterio", Gesù rifiuta di condannarla e, dopo aver costretto i suoi accusatori ad andarsene, la lascia andare con un'ammonizione.<ref>{{passo biblico2|Giovanni|8:1-11}}.</ref>
* Nella cultura dedll'epoca, le donne erano considerate la fonte del peccato sessuale. Tuttavia, nel [[w:Sermone della Montagna|Sermone della Montagna]], Gesù incolpa gli uomini, non le donne, per la lussuria.<ref>{{passo biblico2|Matteo|5:27-28}}.</ref>
* Nelle sue [[w:parabole di Gesù|parabole]], Gesù fa pari uso di immagini dal mondo delle donne e da quello degli uomini, e usa le donne come modelli positivi. Pertanto, ad esempio, in una parabola su una donna che cerca una [[w:dracma|dracma]] perduta, la donna rappresenta Dio.<ref>{{passo biblico2|Luca|15:8-10}}.</ref>
* La più lunga discussione registrata nei vangeli è quella tra Gesù e la donna di Samaria.<ref>{{passo biblico2|Giovanni|4:1-26;39-42}}.</ref>
* L'insegnamento di Gesù sul divorzio è rivelatore. Nella cultura del giorno, l'uomo consederava la propria moglie poco più di un possesso/proprietà personale, e divorziarla era facile. Flavio Giuseppe poteva quindi scrivere: "In questo periodo divorziai mia moglie, poiché era dispiaciuto del suo comportamento".<ref>Flavio Giuseppe, ''[[w:Vita (Flavio Giuseppe)|Vita]]'', 76.</ref> Se un uomo divorziava la propria moglie, qualsiasi offesa o insulto veniva considerato fatto alla famiglia della donna e non a lei stessa. Tuttavia Gesù insegnò: "Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei".<ref>{{passo biblico2|Marco|10:11}}.</ref>
In un mondo che considerava le donne quali oggetti di proprietà il cui ruolo era di essere sottomesse agli uomini, Gesù le considerò come genuini esseri umani di pari valore e dignità.
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