Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudafrica: differenze tra le versioni

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Mesi dopo, questi sistemi divennero più noti. Data la difficoltà dell'operare in Angola senza supporto aereo e con un'aviazione nemica ben presente, si pensò ad una nuova generazione di armi contraerei. Già nel 1983 venne completato il programma di sviluppo, almeno per quanto riguarda lo studio in generale, ma dopo il 1988 il problema si ripropose. Non che l'aviazione marxista fosse molto efficace, data la quota a cui operava per stare al sicuro dalla contraerea, ma nondimeno la sua apparizione faceva prontamente smettere di sparare all'artiglieria e a dover mimetizzarsi in maniera efficace. I cannoni da 35 mm K-63, con sistemi di controllo del tiro Super Fledermaus e LPD-20 erano necessariamente lasciati il più delle volte nelle retrovie, così che solo i semoventi da 20 mm singoli, e improvvisati, vennero usati con qualche successo. Troppo poco per la guerra moderna, anche contando i materiali catturati ZPU, ZU e SA-7. Le basi sudafricane erano invece difese dai Cactus e dai Tigercat, più alcuni Bofors da 40 mm tenuti in riserva. Il tutto non convinceva per le operazioni altamente mobili e così si ritenne di sviluppare due sistemi di alte prestazioni e mobilità. Essi ebbero lo scafo ROOIKAT, il più adatto allo scopo.
 
Il primo è stato lo ZA-35, con le mitragliere Oerlikon da 35/90 mm. In pratica, è una specie di Gepard su ruote. Il peso è di 32 t, dimensioni 7,2x2,9x 3,1 m (4,7 con il radar eretto, 6 con la massima elevazione); è un grosso mezzo, ma pur sempre più piccolo del G-6 e quindi accettabile. I motore diesel V-10 ha 410 kW con trasmissione automatica a 5 marce+retromarcia, con le caratteristiche meccaniche già viste per la blindo; l'autonomia si riduce a 700 km, l'accelerazione a 30 kmh in 9 secondi, ma esiste ancora la possibilità di superare pendenze de l 60% frontale e 30% laterale, e di passare 1 m di guado, 1 di trincea (oppure 2 a bassa velocità). La torretta, come tutti i sistemi moderni, è di per una realizzazione ad alta tecnologia, che combina prestazioni, protezione e pesi in maniera ottimale: biposto, massa di 10,2 t, è quasi totalmente autosufficiente dallo stesso veicolo; i due cannoni da 35 mm sono sistemati esternamente, vi sono 460 colpi di riserva, radar in banda L, apparato optronico di mira, calcolatore balistico digitale, servomotori elettrici con una rotazione di 90° in appena 2 secondi, partendo da fermo (davvero notevole per una torre così pesante), alzo cannoni -8/+81 gradi. Esiste anche una APU da 11 kW, 30 kW come potenza di picco, che serve per tutti i sistemi e un impianto di condizionamento per mantenere tutto l'interno del vano a 25°, per aiutare a funzionare bene le attrezzature elettroniche di bordo. Tutta la torre è progettata come sistema autonomo dallo scafo, per cui potrebbe essere installata dappertutto, per esempio, sullo scafo di un qualche tipo di carro armato. Quanto al 35 mm GA-35, esso è basato sull'Oerlikon ma è stato messo a punto dalla LEW (gruppo ARMSCOR); ha meno di 200 parti ed è molto affidabile e precisa, anche perché il movimento di tutti i componenti è simmetrico all'asse della canna. Il peso è di 435 kg di cui 153 della canna, la cadenza di tiro resta sempre 550 c/min e la portata 4 km. La v.iniziale del proiettile è di 1.175 m/s, e la precisione indicata in meno di un millirad a raffica, 0,8 a colpo singolo (valori ottimi: significa che a 1 km di distanza sgarra di meno di 5 centimetri, prestazione da tiratore scelto più che da arma contraerei ad alta cadenza di tiro). L'alimentazione è doppia per colpi HE e APDS. Il mezzo che la porta è corazzato contro il 23 mm da 500 m di distanza con angolo di impatto di 30 gradi, e contro il munizionamento da 7,62 mm resiste a 50 metri (capacità assicurata, ma in pratica significa che è grossomodo immune anche a bruciapelo), oltre che resistere alle mine controcarri; ha anche lanciagranate fumogeni e un emettitore di fumo in stile sovietico (forse presente anche sulla Roiikat base). Il proiettile APCI-T perfora ben 100 mm di acciaio a 1.000 m (molto probabilmente è in realtà un APDS); i proiettili sono di concezione locale, ma è possibile sparare anche i proiettili Oerlikon; la raffica è in genere di due secondi (36 cp) e in sei il colpo arriva a 4 mila metri di distanza.
 
L'EDR-100 è il radar sviluppato dalla ESD-South, un modello avanzato con capacità TWS e ECCM, scoprendo aerei fino a 12 km di distanza e elicotteri in hovering a 6 km, nonché distinguendo tra i due tipi; un bersaglio di 2 m2 di RCS è scopribile con una percentuale dell'80%, precisione di 1 grado e 40 m in distanza, funzionamento anche con il mezzo in movimento, possibilità di innalzare l'antenna fino a 5 metri; trasmettitore in banda larga solid-state, filtro MTI, capacità di inseguire ben 100 bersagli simultaneamente (persino troppi per un sistema a corto raggio come questo), rotazione a 60 giri-min, ridotti lobi laterali, predisposizione per un IFF; la banda L è poco vulnerabile a missili antiradar e clutter e propagazioni anomale o maltempo, e persino alle tecniche stealth, nonché a detta dei tecnici della ESD, a rinnovare i dati in maniera frequente, non richiedendo complicate guide d'onda. Il sistema optronico AA-EOT è l'unico sistema base di inseguimento del bersaglio, al posto del solito radar di tiro e inseguimento; è installato in una moderna torretta con caratteristiche simili a quelle del Rooivalk; ha sistema CCD ad alta definizione, FLIR e telemetro laser, più sistema inseguimento automatico a centroide; funzionamento indipendente per sorveglianza dal capocarro, asservito al radar o inseguimento automatico. È stato sviluppato dalla Eloprto e Kentrom, sempre del gruppo ARMSCOR; le opzioni erano molte: sistema di inseguimento automatico per bordi anziché centroide, FLIR con camera termica ad ingrandimento variabile, stabilizzazione del ssitema, ecc; oppure un sistema economico con il FLIR sostituito da una LLTV; oppure ancora, rimpiazzare l'AA-EOT con l'ETS-2400, che è un FLIR più radar di inseguimento, ma che è ben più costoso. Questo è dotato di un radar in banda Ka , a funzionamento monopulse con tre canali, possibilità di ricerca indipendente e MTI; inoltre ed è interfacciato con radar 2 e 3D, con tempi di acquisizione di 3,5 sec ed elevata resistenza ad ECM e al pericolo dei missili ARM, con inseguimento automatico e portata di oltre 12.000 m (precisione 1° e 5 metri). Era poi contemplata la possibilità anche di dargli la capacità di inseguire più bersagli contemporaneamente. I tipi derivati erano l'ETR-1100 (radar), -2110 (normale), 2200 (radar, TV, laser ma non FLIR), 23000 (Flir, TV, laser). Anche qui la realizzazione è stata dovuta alla ESD-S, alla Elopro e alla M-TEK (per i sensori e i componenti della torretta). Si tratta quindi di sistemi assolutamente avanzati per l'epoca, con tutte le caratteristiche moderne desiderabili. IL capocarro aveva anche i mirini CS-300D, stabilizzato, panoramico, ricerca indipendente oppure asservita a quella del puntatore, o asservente quella del puntatore, o ancora per il tiro diretto; con alzo tra i 15 e +75°, era utile soprattutto per ingaggiare bersagli di terra.