Shoah e identità ebraica/Haftling A-7713: differenze tra le versioni

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{{Shoah e identità ebraica}}
{{Immagine grande|Elie Wiesel 2012 Shankbone.JPG|550px|'''[[w:Elie Wiesel|Elie Wiesel]]''' (2012) americano di origine rumena, scrittore, professore alla [[w:Università di Boston|Boston University]], attivista politico, [[w:Premio Nobel per la pace|Premio Nobel]] e sopravvissuto all'Olocaustoalla Shoah}}
 
<div style="color: teal; text-align: center; font-size: .9em;">
{{q|Da quel momento<br/>
ad ora incerta,<br/>
Quell’agonia mi torna;<br/>
e finché la mia orrenda storia non sia detta<br/>
dentro mi brucia il cuore.|[[w:Samuel Taylor Coleridge|Samuel Taylor Coleridge]], ''[[w:La ballata del vecchio marinaio|The Rime of the Ancient Mariner]]''|''Since then, at an uncertain hour,''<br/>''That agony returns,''<br/>''And till my ghastly tale is told''<br/>''This heart within me burns.''|lingua=en}}
</div>
= Narrativa, testimonianza e memoria dell'Olocausto =
{{q|Tutti intorno a noi piangevano. Qualcuno iniziò a recitare il ''[[w:Kaddish|Kaddish]]'', la preghiera per i morti. Non so se nella storia del popolo ebraico degli uomini abbiano mai recitato il ''Kaddish'' per se stessi.|Wiesel ''Night'':33|Everybody around us was weeping. Someone began to recite ''[[:en:w:Kaddish|Kaddish]]'', the prayer for the dead. I don't know whether, during the history of the Jewish people, men have ever before recited ''Kaddish'' for themselves.|lingua=en}}
È attraverso le testimonianze dell'Olocausto di Levi e Wiesel che vengono presentate più chiaramente le diverse identità dei due uomini. I diversi modi in cui Levi e Wiesel ricordano, narrano e interrogano la loro esperienza condivisa ad Auschwitz, distinguono le loro identità ebraiche mentre vengono decostruite dai nazisti. Nell'universo concentrazionario le identità culturali, nazionali e religiose di Levi e Wiesel divisero i due uomini nonostante la loro situazione comune e successivamente influenzarono le loro rappresentazioni dell'esperienza della Shoah. Levi e Wiesel non discutono in alcun dettaglio il ruolo o le loro esperienze delle donne nei campi nelle loro attestazioni iniziali e quindi la testimonianza di donne sopravvissute non è una questione significativa da sollevare in questo mio studio. Tuttavia, poiché la Teoria dell'Olocausto si è sviluppata come campo accanto alla fiorente industria letteraria della "testimonianza", le questioni della memoria femminile e della rispettiva rappresentazione letteraria sono emerse come confronto con le più prolifiche e numerose testimonianze di autori maschili in pubblicazione. La questione della testimonianza femminile e della [[:en:w:sex differences in memory|memoria di genere]] viene discussa a questo punto, includendo un aspetto ormai significativo della Teoria dell'Olocausto e offrendo un potenziale punto di somiglianza tra Levi e Wiesel poiché si trovano insieme, teoricamente, in opposizione alle donne sopravvissute.
 
La pratica religiosa e la controversa questione della fede nell'Olocausto sono esplorate in modo più dettagliato nel Capitolo successivo, ma in questo Capitolo rivisito il divario tra Oriente e Occidente e l'impegno dei prigionieri ebrei con la loro storia religiosa, continuando il confronto tra l'ebraismo dell'Europa orientale e quello occidentale. Il sistema nazista dei campi di sterminio fece crollare il divario sociale, culturale e geografico Est/Ovest "dal di fuori" dell'ebraismo, ma attraverso l'esperienza di Auschwitz e dopo la liberazione, viene esplorato il costrutto metafisico e materialista Est/Ovest per valutare se riemerge come un divario continuativo tra Levi e Wiesel. I retaggi letterari di Oriente e Occidente, quelli di Aleichem in Oriente e di Kafka in Occidente, sono da me discussi con una considerazione dei loro atteggiamenti metafisici e materialisti, e viene esplorata la continuazione da parte di Levi e Wiesel di un percorso letterario diviso tra Est e Ovest.
 
 
== Haftling A-7713: Elie Wiesel ==
[[File:Elie Wiesel age 15.jpg|thumb|150px|left|<small>[[w:Elie Wiesel|Elie Wiesel]] a 15 anni (c.1943)</small>]]
La ricerca e l'interazione con la vita e l'identità ebraiche ad Auschwitz sono molto più importanti nella letteratura sull'Olocausto di Wiesel che in quella di Levi. Fin dall'inizio della sua esperienza ad Auschwitz, un'esperienza che è rievocata in ''La Nuit (Night)'' con una forte narrazione religiosa e teologica, il ricordo di Wiesel della sua vita ad Auschwitz è strettamente connesso con la comunità religiosa e ebraica [[w:Chassidismo|chassidica]]. Provenendo da una comunità e da una famiglia con un così forte senso di identità religiosa ebraica e facendo parte dei [[w:Chassidim|Chassidim]] osservanti e devoti, è naturale che Wiesel e suo padre cerchino e si avvicinino ad altri ebrei chassidici. Wiesel è in grado di ricordare molti compagni di prigionia con i quali condivise preghiere, dibattiti e sogni di un futuro ebraico, e la sua testimonianza suggerisce che esisteva una stretta comunità di prigionieri ebrei uniti dal loro credo e identità religiosa. "Evenings, as we lay in our cots, we sometimes tried to sing a few Hasidic melodies. Akiba Drumer would break our hearts with his deep, grave voice" (Wiesel ''Night'':45).