Shoah e identità ebraica/L'ebreo d'Occidente: differenze tra le versioni

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Cesare Levi aveva assistito alle violenze contro gli ebrei d'Oriente e, pur mantenendo un'appartenenza ai Fascisti Italiani, fu un'osservanza superficiale e non impegnativa. David Ward descrive il rapporto di Cesare Levi con il fascismo come non conflittuale e autoprotettivo: "For them, as for many others, one can imagine that the acronym PNF stood not so much for Partito Nazionale Fascista as for ‘Per Necessità Famigliare’" (2007:12).
 
[[File:Levi.jpg|thumb|240px|<small>Primo Levi – qualche anno dopo la liberazione – in visita al memoriale del [[w:Campo di concentramento di Buchenwald|campo di Buchenwald]]</small>]]
 
Fu solo nel 1938 che Mussolini, ansioso del continuo sostegno dei nazisti, attuò una legislazione antisemita simile a quella del Terzo Reich. Le sue [[w:leggi razziali fasciste|leggi razziali]] erano un'imitazione delle [[w:leggi razziali naziste|leggi di Norimberga hitleriane]] del 1935, che definivano rigorosamente gli ebrei d'Italia in base alla loro storia biologica. Mentre i fascisti furono inizialmente più severi nella loro definizione di ebreo rispetto ai nazisti, la diffusa impopolarità delle leggi razziali antisemite in Italia fece sì che molte eccezioni fossero fatte e casi trascurati, anche dallo stesso Mussolini (che aveva un'amante ebrea, la giornalista [[w:Margherita Sarfatti|Sarfatti]] - Weiss 2003:212). Lo status razziale di Levi come ebreo rese difficile il suo periodo da studente. Nel 1938 Levi frequentava da un anno il corso di laurea in Chimica all'[[w:Università degli Studi di Torino|Università di Torino]]. Le leggi razziali di quell'anno impedivano agli ebrei di frequentare le università, tuttavia poiché aveva già iniziato i suoi studi gli fu permesso di continuare e si laureò nel 1941 (Giuliani 2003:17). Compiuti gli studi in un ambiente sempre più antisemita, con l'Italia ormai impegnata nella seconda guerra mondiale e trovata una nuova cerchia di amici, molti dei quali gentili, le attenzioni di Levi si volsero all'attivismo politico e all'antifascismo. Negli anni ’40, con la capitolazione dell'Italia davanti alla Germania, sua ex alleata, Levi si unì a una banda di partigiani impegnati nella resistenza armata. Inesperto e non addestrato, ma vivendo e lavorando in un gruppo con un'ideologia antifascista condivisa, Levi forgiò una nuova identità, come un ''insider'' tra gli ''outsider''. La sua "alterità" ebraica non aveva importanza tra gli antifascisti, un'identità pericolosa quanto quella di essere ebrei. Levi continuò la sua attività partigiana fino al dicembre 1943, quando lui e il suo gruppo furono traditi e arrestati nei loro nascondigli (Thompson 2003:145). In un momento che doveva definire il resto della vita di Levi, all'arresto Levi affrontò la sua identità religiosa e qualsiasi ambivalenza che potesse aver provato al riguardo, e annunciò la sua identità ebraica, piuttosto che essere processato e punito come antifascista.
 
{{q|The soldiers who captured me were Italian Fascists. I was recognized and owned up to being a Jew, out of a silly pride. Yes it was silly, as events demonstrated later, but I wanted to make the point that not only Christians but Jews too were fighting Fascism.|Rudolf 1986, 2001:24-25}}
[[File:Levi.jpg|thumb|240px|<small>Primo Levi – qualche anno dopo la liberazione – in visita al memoriale del campo di Buchenwald</small>]]
Levi si era abituato a essere percepito come un "altro" a scuola e all'università a causa della sua identità ebraica. Aderendo a un movimento antifascista e annunciando la sua identità ebraica al momento dell'arresto, Levi, in quanto ''outsider'' e vittima del fascismo, aveva manipolato la sua identità ebraica per appartenere a un gruppo che combatteva un nemico comune. Con Torino occupata dai nazisti nel 1944 la confessione di Levi, pur affermando la sua identità religiosa, doveva condurre a un futuro e a un confronto con la crisi dell'identità ebraica in Europa che non avrebbe mai potuto immaginare.
 
 
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{{Vedi anche|Interpretazione e scrittura dell'Olocausto|Serie letteratura moderna}}
{{Avanzamento|50100%|4 agosto 2021}}
[[Categoria:Shoah e identità ebraica|L'ebreo d'Occidente]]