Shoah e identità ebraica/Introduzione: differenze tra le versioni

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Diversi testi di Levi e Wiesel sono discussi durante il presente studio, principalmente testimonianze dell'Olocausto, ma anche narrativa ispirata all'Olocausto come ''[[w:Se non ora, quando?|Se non ora, quando? (If Not Now, When?)]]'' di Levi e ''L'alba (Dawn)'' e ''Il processo di Dio (Trial of God)'' di Wiesel. Tutti i testi citati li propongo nella loro versione [[w:lingua inglese|inglese]] un po' per uniformità linguistica (gli autori nello scrivere, usano un totale di quattro lingue) e un po' per la facilità di reperire le edizioni integrali. Le interviste rilasciate sia da Levi che da Wiesel durante le loro carriere di scrittori sono incluse in quanto forniscono approfondimenti sulla coerenza delle loro opinioni e identità durante i cambiamenti sociali, politici e culturali che vissero all'indomani dell'Olocausto. Le interviste in cui a Levi e Wiesel sono state poste domande per le quali non avevano preparato o concertato risposte, forniscono reazioni più immediate e meno costruite dagli autori, fornendo un confronto con la forma strutturata della narrazione di testimonianza. È riconosciuto e fa parte dell'analisi dei testi, che Levi e Wiesel hanno costruito non solo identità ebraiche personali ma, nella pubblicazione della loro letteratura, anche identità ebraiche pubbliche e di deportati/sopravvissuti. Confrontando i testi letterari accuratamente strutturati con le risposte relativamente non strutturate e non programmate nelle interviste, è possibile analizzare e confrontare le identità personali e pubbliche di Levi e Wiesel. ''Se questo è un uomo'' e ''La notte'', i rispettivi primi libri di Levi e Wiesel, possono essere considerati come testimonianza della Shoah, poiché testimoniare e testificare era l'intenzione di ciascuno, e la testimonianza dell'Olocausto è il sottogenere letterario che entrambi ora rappresentano.
 
[[File:Sholem Aleichem 1907.jpg|thumb|right|150px|<small>[[w:Sholem Aleichem|Sholem Aleichem]]</small>]]
[[File:Isaac Bashevis Singer (upright) crop.jpg|150px|right|<small>[[w:Isaac Bashevis Singer|Isaac Bashevis Singer]]</small>]]
Situando Levi e Wiesel all'interno di un contesto letterario, mantenendo un quadro metodologico coerente in tutto, lo studio utilizza il concetto Est/Ovest per identificare due distinti percorsi letterari. L'analisi esplora poi le narrazioni e le traiettorie di Levi e Wiesel per posizionare i due sopravvissuti all'interno di una dicotomia letteraria Est/Ovest, all'interno della dicotomia culturale che inizialmente divide i due uomini. In questa sezione dello studio, la letteratura degli scrittori ebrei [[w:Sholem Aleichem|Sholem Aleichem]] e [[w:Isaac Bashevis Singer|Isaac Bashevis Singer]], i cui contesti culturali, identità religiose ed emigrazioni in America sono paragonabili a quelli di Wiesel, e [[Franz Kafka]], la cui opera esemplifica la moderna cultura di vita di Levi, viene discusso nel quadro della Modernità e della questione concettuale dello studio del divario Est/Ovest in Europa.
 
Ci sono diversi quadri teorici che vengono utilizzati per supportare questo studio. Un quadro critico coerente a cui si fa riferimento costante è quello di Oriente e Occidente. Questo contesto costituisce una sezione significativa della discussione all'interno del wikilibro, non solo nella costruzione delle identità ebraiche di Levi e Wiesel, ma anche nei capitoli contestuali che interrogano su come questo divario ebraico tra Oriente e Occidente sia stato costruito tramite i cambiamenti della Modernità e quindi informato le identità di Levi e Wiesel. La formazione del quadro di riferimento Est/Ovest all'interno dello studio fa riferimento al contesto europeo e identifica la Germania come confine tra Est e Ovest. La Germania ha naturalmente un significato centrale in uno studio sull'Olocausto, come luogo di concepimento del nazismo. Geograficamente, la Germania diventa la sede centrale della distruzione degli ebrei, poiché gli ebrei di tutta Europa furono intrappolati nella [[w:soluzione finale della questione ebraica|soluzione finale]] dei nazisti. Socialmente e culturalmente in termini di pensiero e cultura ebraici, la Germania fu anche un luogo significativo dell'[[w:Haskalah|Illuminismo]] e dell'assimilazione ebraici. Ad est della Germania, in paesi come Cecoslovacchia, Ucraina, Polonia, Romania, Ungheria e Russia, si ottenne relativamente poco nell'assimilazione e secolarizzazione della cultura ebraica. A ovest della Germania, nel Mediterraneo, in Francia e nell'Europa centro-settentrionale, l'assimilazione e la secolarizzazione furono molto più comuni, anche se non esclusive, e l'[[w:Illuminismo|Illuminismo]] culturale del XVIII secolo produsse una cultura molto più visibile del moderno ebraismo laico. Levi e Wiesel, in quanto rappresentanti dell'ebraismo occidentale e orientale, delineano questo divario culturale. Politicamente all'indomani dell'Olocausto e della seconda guerra mondiale, la Germania segnò chiaramente il divario tra Est e Ovest con la linea fisica tra i due tracciata attraverso Berlino, precedentemente sede del governo nazista e per decenni dopo il sito del muro di Berlino, un simbolo brutale e visibile della divisione europea est-ovest.
 
[[File:Zigmunt Bauman na 20 Forumi vydavciv(Cropped).jpg|thumb|150px|right|<small>[[w:Zygmunt Bauman|Zygmunt Bauman]] (2013)</small>]]
La discussione che si svolge in merito a "dentro e fuori", si riferisce alle percezioni e all'accoglienza de "l'ebreo", sia all'interno della comunità ebraica, "dentro", sia all'esterno della comunità ebraica, "fuori". Nei tempi mutevoli discussi, le percezioni dell'ebreo come figura "altra" cambiarono e vengono qui esplorate e discusse come percezioni dell'ebreo "dal di fuori". Un argomento centrale dello studio è che l'ebraismo europeo era chiaramente diviso tra Oriente e Occidente. A causa di ciò e come è dimostrato nel confronto tra le rappresentazioni dell'identità ebraica di Levi e Wiesel, anche le percezioni e i sentimenti verso l'ebreo "dal di dentro", cioè attraverso il divario ebraico est/ovest, variano. Da "dentro", la costruzione dell'ebreo come "altro" considera come le differenze all'interno della comunità ebraica, nel contesto di questo studio tra l'Est e l'Ovest dell'Europa, abbiano creato identità ebraiche separate e "altre", qui rappresentate nella letteratura di Levi e Wiesel. Nel considerare la questione del "dentro e fuori", Levi e Wiesel vengono discussi considerando come possano essere "''altro'' dal di dentro" nel contesto ebraico, come anche "dal di fuori", cioè nelle comunità [[w:gentili|gentili]] d'Europa.
 
Discussioni critiche sulla teoria narrativa e sulla testimonianza aiutano a identificare la costruzione dell'identità ebraica e la decostruzione dell'identità dovuta all'Olocausto, con l'uso di voci autorevoli su Levi e Wiesel, sull'Olocausto e sul quadro delle filosofie della Modernità. I quadri critici utilizzati in questo studio sono quelli dell'"alterità" e dell'[[w:Orientalismo|Orientalismo]] nel contesto della Modernità. Figure autorevoli dell'"alterità" e dell'Orientalismo, rispettivamente Zygmunt Bauman e Edward Said, sono utilizzate in particolare nell'esplorazione della costruzione dell'ebreo "dal di dentro e dal di fuori". Utilizzando il lavoro di Said e Bauman, lo studio interroga come la figura de "l'ebreo" sia costruita e percepita al di fuori del mondo ebraico, come diversa, esotica, pericolosa e "altra", come dimostrato dallo sviluppo dell'antigiudaismo e ultimamente dell'antisemitismo.
 
== Note tematiche ==