Scienze della Terra per le superiori/Terremoti: differenze tra le versioni

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* Il terreno e le rocce possono "rigonfiare" in conseguenza dell'aumento di volume, soprattutto se la sorgente sismica è a bassa profondità. Prima del terremoto di Niigata (Giappone) del 1964, ripetute misure geodetiche tra il 1898 e il 1955 hanno indicato deboli movimenti verticali, seguiti da un sollevamento più rapido (circa 5 cm) nel 1958-1959 entro la regione epicentrale. Questo fenomeno fu seguito da una stasi, con movimenti di piccola entità, fino al terremoto principale. Il sollevamento del suolo era confermato dal un corrispondente decremento relativo del livello marino (registrato da stazioni di misurazione delle maree sulla costa). L'entità del rigonfiamento decresceva con la distanza dall'epicentro, fino ad annullarsi a circa 100 Km.
 
La durata i questi fenomeni sembra essere relazionata con la magnitudine dei terremoti, da qualche giorno per sismi di magnitudo inferiore a 3.0, fino a intervalli dell'ordine di diversi anni per sismi di magnitudo superiore a 7.0. Tuttavia, nessuno di questi fenomeni precursori si è dimostrato affidabile da solo, perché nessuno si verifica sempre, regolarmente, prima di un terremoto significativo. La ricerca è quindi orientata all'osservazione contemporanea di più fenomeni, che si supportino a vicenda. Altri eventi indicati spesso come possibili precursori (ad esempio variazioni del livello di falda nei pozzi, luci telluriche), sia pure in apparenza spesso correlabili con l'occorrenza di episodi sismici importanti, non hanno mai dato luogo a previsioni di qualche successo. Ugualmente le anomalie del comportamento animale, spesso riferite dai media come precursori (per altro, sempre "a posteriori").
 
Va detto anche che, nell'assoluta maggioranza dei casi, <u>tutti</u> questi eventi sono stati riconosciuti "a posteriori", come possibili precursori. Questo soprattutto per la mancanza di reti di osservazione capillari e di sistemi di allertamento sismico orientati verso questo tipo di fenomeni. In altre parole: nessun governo o organismo sovranazionale ha finora investito a fondo in questa direzione, e le osservazioni riferite sono frutto del lavoro di gruppi di ricerca scientifica sparsi, o addirittura di osservatori amatoriali).