Interpretazione e scrittura dell'Olocausto/Israele: differenze tra le versioni

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Il narratore, Peter Stone (orig. Stein), è un ex detenuto di Terezin e Auschwitz diventato drammaturgo. Racconta al pubblico di una commedia che ha scritto su come lui e i suoi amici, Karl, Eddy e Martha, abbiano prenotato una stanza in un hotel da qualche parte in Europa per una festa in onore del loro parente "Zio Arthur", che non vedono da molti anni. Arthur era fuggito da Praga all'inizio della guerra e poi si era stabilito in America, mentre Peter e i suoi amici erano stati internati nei campi.
{{q|Il mio dramma è molto semplice. Riguarda lo zio Arthur. Come Peter Stone abbia invitato alcuni dei suoi amici a una festa e come tutti abbiano preparato una piccola sorpresa per lo zio Arthur. Come lo abbiano spaventato. Era lo zio Arthur che diceva sempre: "Come potevano le persone entrare semlicementesemplicemente in quelle camere a gas? È difficile capire cosa sia successo lì. So chi erano i nazisti, ma è comunque difficile da capire.<ref>Danny Horowitz, {{en}} ''Uncle Arthur'', Tel Aviv: 1967, inedito, p.2.</ref>}}
I quattro sopravvissuti giocano un'elaborata beffa ad Arthur per fargli capire come la gente fosse andata come "pecore" alla propria distruzione. Uno di loro interrompe la festa vestito da ufficiale delle SS. Ordinando loro di spogliarsi, l'"ufficiale SS" ordina di consegnare i rispettivi passaporti. L'idea alla base di questo "gioco" è quella di creare le condizioni fisiche della vita in un regime totalitario. Arthur deve sentire fisicamente il "passato" se vuole capire. Quando la beffa viene rivelata a un Arthur silenzioso e nudo, se ne va: "Ma lo zio Arthur non poteva sentire quello che volevamo che lui sentisse. Naturalmente." Egli non può ammettere il legame tra sé stesso e quello delle vittime dell'Olocausto. Il messaggio di Horowitz al pubblico è chiaro:
{{q|A Gerusalemme una volta ho incontrato uno che faceva parte di un movimento clandestino in Palestina. Ora è un uomo molto importante in Israele. Lo incontrai a un cocktail party. Mi dice: "Mi fa sentir male pensare che siete andati alla morte come pecore al macello".<br/>