Scienze della Terra per le superiori/Terremoti: differenze tra le versioni

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== Maremoti (''Tsunami'') ==
[[File:Propagation du tsunami en profondeur variable.gif|thumb|right|verticale=1.5|Quando la profondità diminuisce, al diminuire della velocità delle onde la lunghezza d'onda diminuisce e la loro altezza aumenta.]]
Le '''onde di maremoto''' (''Tsunami'', da un termine giapponese che significa "onda del porto"<ref group=N>Questo termine deriva dal fatto che le onde di maremoto hanno una altezza tale da scavalcare le difese portuali (dighe foranee), inoltre sono amplificate dalla morfologia costiera locale e soprattutto in caso di insenature profonde.</ref>) sono onde particolarmente pericolose e distruttive, generate da un terremoto di natura tettonica o vulcanica con epicentro sottomarino o costiero (ma in principio possono essere determinate da una qualunque forte perturbazione del fondo marino o della costa, come frane di grandi proporzioni, grandi distacchi di ghiaccio da ghiacciai costieri, impatti di meteoriti, persino cause artificiali come esplosioni o cedimenti di grandi strutture umane sulla costa). Sono sequenze di onde con caratteristiche molto diverse dalle normali onde marine, generate dal vento. Si tratta di onde con '''lunghezza d'onda molto grande''' (da chilometri a centinaia di chilometri) e '''velocità elevatissime''' (fino a centinaia di Km/ora). Sono serie (''treni'') d'onde con periodo variabile da minuti a ore, che in mare aperto hanno un'altezza minima (pochi centimetri o decimetri). Quando le onde si avvicinano alla linea di riva e la profondità diminuisce, per l'attrito con il fondale, tende a diminuire anche la velocità e quindi diminuisce anche l'energia cinetica delle onde. Contemporaneamente diminuisce la lunghezza d'onda (in altre parole: con il diminuire della velocità i fronti d'onda si avvicinano tra loro, un po' come veicoli su un'autostrada quando c'è una coda). Per un fenomeno fisico (''principio di conservazione dell'energia''), l'energia cinetica si trasforma quindi in energia potenziale (che è energia "di posizione"): questo avviene aumentando l'altezza delle onde. Le onde quindi, quando si avvicinano a riva, acquisiscono una maggiore altezza che si traduce in una maggiore energia potenziale. Questa energia potenziale si trasforma di nuovo improvvisamente in energia cinetica quando l'onda si frange a riva, sviluppando tutta la sua forza d'impatto in tempi brevissimi. Ora, questo avviene per tutti i tipi di onde: però nel caso delle tsunami, con caratteristiche di grande lunghezza d'onda, l'improvviso rallentamento sotto riva provoca l'aumento dell''''altezza fino a decine di metri''' (generando veri e propri "muri d'acqua"), in grado anche di scavalcare le dighe foranee dei porti e le difese costiere, con conseguenze devastanti. L'altezza dei frangenti in questo caso conferisce alla massa d'acqua portata sulla costa della tsunami una capacità di penetrazione nell'entroterra che varia (a seconda delle caratteristiche morfologiche della costa stessa) da centinaia di metri a chilometri, con notevole capacità distruttiva. La pericolosità del fenomeno risiede anche nel fatto che la popolazione non si aspetta una inondazione a distanze significative dalla linea di costa, e viene sorpresa da un flusso d'acqua montante molto veloce e pieno di detriti, che è in grado di travolgere persone, infrastrutture, veicoli e di demolire edifici di costruzione scadente. I treni d'onde successivi di una tsunami possono arrivare separati da tempi che variano da minuti a decine di minuti (fino ad alcune ore). Non necessariamente la prima ondata è la più forte.
[[File:Tsunami-kueste.01.vm.jpg|thumb|right|verticale=2.2|Schema che illustra il comportamento di un'''onda di maremoto'' (''tsunami'') quando si avvicina alla costa. In realtà lo schema è valido anche per le onde "normali": cambia ovviamente la scala del fenomeno.]]
L'unica difesa da questo fenomeno consiste (avendo un preavviso sufficiente) nel portarsi con la massima celerità il più possibile lontano dalla linea di costa e possibilmente in posizione sopraelevata topograficamente. Se si è all'interno di edifici costruiti solidamente (acciaio o cemento armato) è necessario portarsi ai piani più elevati. Possibili indizi del prossimo arrivo di una tsunami sono:
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File:Tsunami Phuket.jpg|Terremoto dell'Oceano Indiano del 2004. L'onda di tsunami colpisce una spiaggia nella località balneare di Phuket (Thailandia).
File:US Navy 050102-N-9593M-040 A village near the coast of Sumatra lays in ruin after the Tsunami that struck South East Asia.jpg|Un villaggio della provincia di Aceh (Indonesia) devastato dalla tsunami generata dal terremoto dell'Oceano Indiano del 2004. Il mare si vede nella parte alta della fotografia, ad alcuni chilometri di distanza.
File:Tsunami 2004 aftermath. Aceh, Indonesia, 2005. Photo- AusAID (10730863873).jpg|Effetti della tsunami del 2004 sulla coata di Aceh (Sumatra, Indonesia). La devastazione si estende a tutta la fascia costiera pianeggiante, fino ai primi rilievi (non interessati).
File:Tsunami 2004 aftermath. Aceh, Indonesia, 2005. Photo- AusAID (10730592474).jpg|Aceh (Sumatra, Indonesia). Barca trascinata sopra un edificio. Tsunami del 2004.
File:Khao Lak Police Boat 813.jpg|Motovedetta thailandese trascinata nell'entroterra, a circa 2 Km dalla costa (terremoto dell'Oceano Indiano del 2004).
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