Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Italia 5: differenze tra le versioni

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Quanto ai 61 carri P26/40 'motorizzati' costruiti dopo l'8 settembre 1943 (gli altri vennero usati come postazioni)ne vennero usati 28 dalla Ordnungspolizei e 20-22 dalla brigata SS Kartsjager, utilizzati per compiti prevalentemente antipartigiani, ma non si sa chi usò questi carri armati per primo, visto che i Tedeschi ne trovarono alcuni in cattivo stato<ref>Ronconi G. ''L'impiego del P.40 dopo l'armistizio'' Storia Militare Agosto 2000</ref>. Il P.40 era destinato anche a qualche evoluzione: il P.43, da approntarsi entro l'ottobre del '43, doveva pesare 30 t e avere corazze frontali spesse fino a 80-100 mm, motore tedesco a benzina da 480 hp e lo stesso armamento, per un totale di 30 t. Non venne mai completato, come nemmeno il P.40bis con armamento più potente. In particolare il cannone 75/34 degli esemplari prodotti sparava un discreto proiettile a carica cava, ed ottimi proiettili anti personale, ma già nel '42 era diventato evidente che i migliori risultati si ottenevano con cannoni ad alta velocità, in grado all'occorrenza a sparare anche proiettili a carica cava; il P.40bis e il P.43 avrebbero dovuto avere armi di questo tipo: o l'eccellente cannone contro carro-contro aereo 75/46 italiano, o il pezzo da 90 nelle varianti corta 90/43 o lunga 90/53 (il 90/71 era in studio durante il conflitto). Un'altra ipotesi d'armamento, presa in considerazione a livello ipotetico fu l'utilizzo dei Pak 40 che la Germania iniziava nel '43 a fornire all'Italia, questo eccellente cannone a tiro teso e rapido fu però mal compreso ed utilizzato dal Regio Esercito, che destinò più di metà della fornitura all'artiglieria costiera, contro sbarco, soprattutto in Grecia.
 
Un altro carro era stato realizzato, ma solo come prototipo, il ''''Sahariano'''' da 13 t, con sistema di rotolamento e progettazione generale tali da farlo sembrare un Crusader britannico, che con la sua mobilità aveva impressionato gli Italiani. La sua costruzione, però, coincise con la fine della guerra in Africa e il mezzo rimase senza seguito. Era se non altro in termini meccanici, un deciso passo avanti rispetto alle sospensioni affidabili, ma di tipo a basse prestazioni, che gli italiani avevano sui loro carri armati. L'armamento era in questo caso provvisoriamente limitato al 47 mm, in versione però con canna allungata a 40 calibri. Il dibattito su quale sarebbe dovuto diventare l'armamento standarstandard di questo carro si trascinò in maniera inconcludente e stucchevole fino all'armistizio, fu anche brevemente preso in considerazione un cannone da 75mm ad altissima velocità in studio come arma antiaerea per la marina, ma la produzione di questo pezzo, una volta avviata, sarebbe stata molto inferiore alla bisogna, visto che era destinato sia alla protezione antiaerea di alcune grandi unità in costruzione o in riarmo (portaerei, incrociatori, caccia torpediniere) sia per piccoli natanti di scorta e, soprattutto, per i porti, sempre più spesso attaccati dagli apparecchi anglo-americani.
 
==Semoventi d'artiglieria==