Caccia tattici in azione/USAAF-5: differenze tra le versioni

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Già nel '43 gli Alleati erano allertati sui nuovi programmi di caccia tedeschi; il 18 luglio 1944 incontrarono per la prima volta il Me.163 Komet, che scappò senza dare modo di essere ripreso. Fu quindi questo, e non il Me.262, a incontrare per primo i caccia P-51. IL 5 agosto ottenne forse l'unico grosso successo della guerra abbattendo tre bombardieri e pure 3 P-51 di scorta; il 16 un Mustang si prese la rivincita colpendo un Me-163. Molto più pericolosi furono però i Me.262, incontrati in massa soprattutto dopo l'ottobre 1944; il 7 ottobre un paio fu abbattuto da un Mustang che li sorprese al decollo e li colpì, approfittando della loro bassa velocità e della veloce picchiata con cui si era avvicinato. Come spesso accade, gli aerei più veloci sono anche meno agili e i P-51 potevano superare in manovra e virare più stretto dei Me.262, ma erano in difficoltà a impedir loro di colpire i bombardieri. I Mustang presto cominciarono a orbitare minacciosamente sulle basi dei jet tedeschi, basi facili da trovare perché i turbogetti richiedevano piste particolari. La terra battuta era fuori discussione, mentre l'asfalto, per quanto adeguato, era facilmente incendiabile dal calore dei jet, così restava solo il cemento, che a sua volta era un problema perché essendo così chiaro era facile da rilevare dai ricognitori. Così ogni campo utile per operare con i Jet comiciò a ricevere le attenzioni dei Mustang, che sfruttavano la modesta accelerazione dei Me.262 per piombargli addosso, oppure se essi rifiutavano il combattimento li mitragliavano al suolo. Ma i Tedeschi riuscivano lo stesso ad operare, pur perdendo almeno 23 aerei (tra cui i due colpiti da Urban, l'unico ad abbatterne più di uno) sulle basi, grazie alla contraerea e all'impiego dei FW-190 per la protezione dei Me.262. Alla fine della guerra usarono anche i pochi TA-152, peraltro aerei del tutto sprecati per le basse quote, dove erano forse inferiori a qualunque FW-190 essendo velivoli pensati per combattere oltre i 10.000 m.
 
Alla fine della guerra, nel solo teatro ETO vennero conteggiati ben 2.500 P-51 di tutti i tipi; incidentalmente, nonostante fossero superati e meno mumerosinumerosi, i P-51B e C erano ancora circa 1.000, e potevano vantare nell'insieme un'attività di 400.000 ore, il 36% delle 1.120.000 volate da tutti i Mustang in Europa, che a loro volta erano l'82,5% del totale sui fronti (1,357 mln di ore), a parte ovviamente le missioni in patria e per addestramento.
 
Ovviamente non erano mancati gli Assi, il primo fu il già menzionato Howard, che abbatté l'11 gennaio 1 Bf-110 di una formazione che, nonostante l'inferiorità di prestazioni, lo aveva prontamente attaccato; poi distrusse anche un '190 e due '109, dato che con l'AVG aveva già dichiarato 6,5 vittorie questo lo rese un asso (anzi, lo era già ad essere pignoli). I due più in vista furono però Don Gentile con 2 vittorie in aria e 5,8 a terra per un totale di 27,8. All'epoca erano contati come vittorie anche gli aerei distrutti al suolo, data la pericolosità degli attacchi agli aeroporti, e Gentile fu il primo in Europa che batté Rickenbacker (26 vittorie), ma non il migliore, superato da Godfrey, che come lui era della 9th AF ma che ottenne complessivamente 30,6 aerei (gli anglo-americani erano molto precisi nelle ripartizioni: ad ognuno il suo pezzo di preda).