Scienze della Terra per le superiori/Terremoti: differenze tra le versioni
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Di norma, la magnitudo Richter M<sub>L</sub> è il parametro più usato nella determinazione a breve termine dell'intensità di un terremoto, ed è anche quella che viene fornita agli organi di protezione civile e ai media dopo alcuni minuti. Successivamente vengono diramati valori più affidabili ottenuti con la registrazione completa del sisma, mediante il calcolo della magnitudo momento M<sub>w</sub>. In Italia, i dati di ogni terremoto di magnitudo superiore o uguale a 2.5 vengono comunicati al Dipartimento di Protezione Civile con la massima priorità e pubblicati successivamente sul sito web dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
L’importanza del concetto di magnitudo, deriva dal fatto che essa è comunque collegata all’ampiezza e di conseguenza all’energia associata alle oscillazioni del suolo. A causa della scala logaritmica utilizzata, variazioni di 1 grado di magnitudine equivalgono a una variazione di ampiezza (e quindi di energia) di circa 32 volte. Quindi, ad esempio, un terremoto di grado
Associando le posizioni degli epicentri sismici ai valori di magnitudo è possibile redigere '''carte della sismicità''' del territorio. Queste mappe, insieme alle carte isosismiche (di intensità sismica) già esaminate, sono basilari per la '''zonazione sismica''' del territorio e la redazione di '''carte del rischio sismico'''. <br>
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