Sistemi sensoriali/Uccelli: differenze tra le versioni

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I risultati suggeriscono l'esistenza di un terzo possibile magnetoricettore negli uccelli, situato negli organi lagèna dell'orecchio interno. La lagena, che si trova nei pesci, anfibi, rettili, uccelli e monotremi (ma non altri mammiferi) è definito come il terzo organo otolitico. Nei piccioni la lagena si trova alla base della papilla basilare, l'equivalente aviario dell'organo del Corti, con recettori orientati in un piano sagittale [Wu e Dickman, 2011]. La lagena è simile alle sue strutture vicine, l'utricolo e il sacculo. Tutti e tre rilevano i cambiamenti di inclinazione della testa rispetto alla gravità, il movimento traslazionale e l'accelerazione lineare per mezzo della deflessione delle cellule ciliate. In Piccioni ai quali è stata rimossa la lagena o con una piccola interferenza magnetica inserita nell'orecchio interno è stato osservato che la capacità di navigazione era compromessa, dimostrando così l'importanza della lagena per la magnetoricezione [Harada, 2002].
 
Si ritiene che la rilevazione del campo geomagnetico nella lagena, come nel nervo trigemino, si basabasi anche su composti ferrimagnetici [Harada et al., 2001]. Si ipotizza che le cellule ciliate contengano cellule ricche di ferro che percepiscono i cambiamenti del campo geomagnetico. Secondo questa speculazione un recente studio [Lauwers et al., 2013] ha rilevato strutture ricche di ferro sia nelle cellule di tipo I che di tipo II nella lagena. Questo a sua volta suggerisce che queste particelle ricche di ferro, sotto l'influenza del campo geomagnetico, possano modificare la trasduzione degli stimoli in ingresso al cervello attraverso la deflessione delle cellule ciliate portando all'apertura o alla chiusura dei canali ionici.
 
Nonostante la scoperta di possibili cellule magneto-sensoriali nella lagena interna, il percorso neurale attivato durante la magnetoricezione è ancora sconosciuto. È stato condotto uno studio con il fattore di trascrizione c-Fos, un marcatore utilizzato per evidenziare i neuroni attivati lungo il pattern di attivazione generato da un campo magnetico. Come previsto, l'attivazione è stata rilevata in aree cerebrali note per essere coinvolte nell'orientamento, nella memoria spaziale e nella funzione di navigazione. Sostenendo la teoria qui discussa, gran parte di queste regioni del cervello ha ricevuto informazioni dagli organi recettoriali della lagena, mentre l'ablazione della lagena ha portato a un numero ridotto di neuroni attivi in queste regioni [Wu e Dickman, 2011].